Capitolo Quarantuno - Orbita lunare

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NOAH

"Esci con Bree stasera?"

"No mamma, prima mi ha chiamato e ha detto che resterà con Liam.."

"E a te sta bene che trascorra tutto questo tempo sola con lui?"

"Ieri in spiaggia c'ero anche io e c'erano anche gli altri ragazzi.. oggi Bree voleva restare sola con lui e per me va bene. Avevo immaginato questa estate diversa, ma mi sento un egoista solo se ci penso"

"Perché?"

"Perché Liam non potrà più trascorrere un'altra estate con lei, mentre io potrò farlo per il resto della mia vita.. Ogni volta che sono vicini provo una gelosia e una rabbia con me stesso perché non devo provare ciò che provo! Non so se mi spiego mamma"

"So che per te é difficile vedere la ragazza che ami starsene tutti i giorni con un altro, ma Bree é così, é sempre stata una ragazza generosa, gentile, sempre pronta ad esserci nel momento del bisogno"

"Mi sento un egoista quando penso di volerla tutta per me. Mi danno fastidio così tante cose, ad esempio stasera sono andati da un tatuatore, Bree ha sempre odiato i tatuaggi invece era tutta felice di averne fatto uno, ed io non c'ero a tenerle la mano se sentiva dolore, c'era Liam!"

"Perché non organizzi una serata solo con lei?"

"Ci ho provato, ma non vuole mai lasciare Liam da solo, lui le dice anche di andare a casa, ma lei non vuole. Ieri addirittura é rimasta a dormire da lui, anche se erano arrivati gli amici di Liam da Raleigh.."

"Non é facile per Bree.. devi metterti nei suoi panni.."

Mi fa sempre bene parlare con mia madre, non so come ma trova sempre le parole giuste, vorrei essere un genitore presente come lei.

Quelli di Liam non hanno più cercato il loro figlio, non sono ancora a conoscenza del tumore, in realtà non sanno nemmeno che si trova qui a Beaufort.

Delle volte dobbiamo soffermerci a pensare a quanto siamo fortunati, ho una famiglia unita, frequento la facoltà dei miei sogni, ho al mio fianco Bree e inoltre ho degli amici stupendi.

Liam ha sofferto molto, ha perso una persona importante, non sa cosa vuol dire vivere in una casa felice e piena d'amore, merita di avere la mia ragazza accanto perché é da quando lei é entrata nella sua vita che ha ripreso a sorridere.

Il telefono sul comodino vibra, é Bree, anche se non siamo spesso insieme mi aggiorna su ogni suo spostamento, controllo l'orologio, sono le undici, ma quanto tempo sono stato sul letto a pensare? Non ho nemmeno cenato!

"Piccolo"

"Amore mio, é successo qualcosa?"

"Nono, qui va tutto bene. Non ti sembra l'ora di dormire?"

"Non ci riesco, forse sarà per il caldo"

"Ci credo! Hai la finestra chiusa!"

"Ma come fai a.." Mi affaccio e la vedo mentre agita la mano nella mia direzione.

Scendo le scale frettolosamente urlando 'É qui!', mi viene incontro e ci baciamo come non facevamo da tempo.

"Non dovevi dormire a casa di Liam?"

"Diciamo che mi ha cacciata fuori, ma sono rimasti Andrea ed Hope. Scusa se in questi giorni ti ho trascurato, ho già chiesto scusa a Chloe per essermi dimenticata di andare con lei a comprare le ultime cose per il parto.. Sono una persona orribile!"

Non riesco a smettere di baciarla, ci sediamo in giardino senza staccarci nemmeno per un secondo.

"Mi sei mancata tanto.."

L'amore é una cosa semplice 2 |Libro Secondo| IN REVISIONE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora