BREEANNA
Non pensavo di essere quel tipo di ragazza, quella ragazza che convince gli altri che sta bene quando in realtà é morta dentro.
Mi é crollato il mondo addosso, ma io rido fingendomi felice.
Devo riuscire a perdonare anche me stessa, con Noah sono stata troppo buona, mi sono fatta mille problemi per non ferirlo, l'ho ascoltato, giustificato per i suoi comportamenti strani, per tutte le volte che mi ha allontanato, ho anche avuto i sensi di colpa quando a sbagliare era lui.
Ma è valsa la pena?
Ci ho provato a non affezionarmi a Noah, a non restare delusa, a pensare meno agli altri e più a me stessa, ma poi alla fine non cambio mai.
Tra meno di una settimana andrò a Raleigh, finalmente la mia vita cambierà radicalmente.
In questi giorni non sono uscita molto, avevo paura di incontrare Noah, Beaufort non é una città molto grande e i locali che frequentiamo sono gli stessi.
Vi svelo un segreto, dal giorno del mio compleanno, ovvero fine luglio, ad adesso inizio settembre ho controllato incessantemente il suo accesso su whatsapp.
Fissavo con speranza che quella parola 'online' si trasformasse in 'sta scrivendo', e di notte crollavo, era l'unico momento dove non dovevo fingere, crollavo in silenzio e testimoni erano solo le pareti della mia camera.
Poi mi alzavo la mattina, fingendo di
star bene.Oggi quella parola online, si é trasformata in sta scrivendo, non vi so dire cosa ho provato in quei pochi secondi, so solo che avevo gli occhi pieni di lacrime.
*So che non sono nella posizione di chiederti favori, ma ho un disperato bisogno di parlare con te, dobbiamo risolvere questa situazione da vicino.
Non riesco ad andare avanti, ti prego Breeanna, possiamo incontrarci?*Ho fissato questo messaggio per tanto tempo, i miei polpastrelli non riescono a digitare nessuna parola, il mio cervello non sa che fare e il mio cuore batte all' impazzata.
L'ultima volta che l'ho visto é stata la sera del ballo di fine anno, dopo Molly ha detto davanti tutta la scuola che Noah mi aveva tradita ripetutamente con lei.
Mi sono arrabbiata non per l'umiliazione che ho dovuto subire, ero già abituata a questo, anche James aveva fatto una cosa simile, mi sono arrabbiata perché avevo chiesto una cosa a Noah, avevo chiesto sincerità e lui mi ha mentito.
Vorrei incontrarlo, vorrei parlarci e sfogarmi, voglio farlo sentire in colpa per tutto il male che mi ha fatto, ma ho paura, ho paura che quando lo rivedrò dimenticherò questi mesi in cui ho sofferto e lo bacerò come se nulla fosse, perché é proprio questo quello che fa Noah, ti fa perdere completamente la testa e non ti fa ragionare in modo razionale.
Rileggo per la milionesima volta il messaggio, mi sembra un messaggio pensato e non scritto di getto,chissà da quanto tempo pensava di mandarlo, chissà cosa stava facendo mentre digitava quelle parole, chissà se é stato consigliato da qualcuno o è stata una sua idea.
Devo pensare anche io alla risposta.
Cosa devo scrivere?
Devo rispondere subito? Oppure devo ignorarlo?Decido di chiamare Chloe, mi da sempre buoni consigli, ma questa
volta mi dice "Segui quello che ti dice il cuore, non posso dirti io quello che devi fare, posso solo dirti di fare quello che ti senti e di pensare alle conseguenze delle tue azioni"Non mi é stata proprio di aiuto ma cosa posso pretendere, devo decidere io, e così dopo varie analisi, dopo che ho mordicchiato tutte le unghie, decido di rispondere
*Si, non sei nella posizione di chiedere favori, ma anche io devo vederti per risolvere questa faccenda!*
La sua risposta é immediata.
*Ci vediamo alle 5 al parco, va bene?*
*Ok* digito e le mie mani tremano al solo pensiero!
Ho passato il resto della giornata a decidere cosa indossare, cosa dire, come comportarmi.
Ho deciso di non prepararmi un discorso e di non iniziare a girare film mentali, ascolterò prima le sue parole e poi dirò quello che mi dice la testa, sempre in conflitto con il cuore.
Mancano quindici minuti alle 5, salgo nel mio Pick up blu, il mio gioiellino ancora non mi ha abbandonato, ricordo quando andammo insieme a comprarlo.
Sono nervosa e prima di partire stringo forte le mani sul volante, do' un'ultima controllata ai capelli (ho appena passato la piastra, ma già non sono come io vorrei ), il trucco é perfetto, i vestiti sono in ordine, ho deciso infine di indossare una maglietta nera molto semplice, un pantalonico di jeans e le scarpe nere.
Sono dell'idea che non bisogna tornare con qualcuno che ci ha tradito o fatto del male solo per la paura di non riuscire a vivere senza, io sapevo fin dal primo momento Noah come fosse, mi avevano avvertito tutti, anche lui.
Non badavo alle parole, ma alla voce del mio cuore e ai suoi occhi, ero l'unica a vedere qualcosa di buono in lui, forse mi sbagliavo.Il parco é vicino casa, quindi sono un po' in anticipo, decido di intrattenermi accendendo la radio e andando alla ricerca di una canzone decente, la prima che trovo é Hello di Adele, spengo subito la radio, é una bellissima canzone, adatta anche a questo momento, ma é troppo malinconica e mi mette angoscia, ne ho già abbastanza!
Mi guardo intorno e vedo la sua A3 parcheggiata sull'altro lato della strada e scendo dall'auto, è arrivato prima di me.
Nel tragitto per raggiungere la panchina, il luogo del nostro "primo incontro" penso a tutti i baci, tutte le pomiciate e tutte le risate fatte in quell'auto, mi passano delle scene davanti agli occhi ed é difficile trattenere le lacrime.
Noah non deve vedermi così!
Devo riprendermi e ci riesco solo quando finalmente vedo lui, seduto sulla nostra panchina con un fascio di girasoli tra le mani.Il cervello sta andando in tilt, é ancora più bello di come lo ricordavo, oddio quanto l'ho amato e quanto lo amo.
Ma quando andrò avanti? Mi è bastato poco per cadere di nuovo nella sua trappola, non ho la forza per voltare pagina, pensavo di averlo fatto, ma evidentemente non è così, ho detto a tutti che ero andata avanti, ma le altre pagine era bianche e vuote, c'era qualcosa che non andava ma nessuno se ne accorgeva, è come se avessi lasciato un segnalibro nella pagina dedicata a Noah.
Con passo lento lo raggiungono, lui si alza di scatto, mi viene incontro porgendomi il fascio di fiori, é imbarazzato e nervoso come me.
"Finalmente ti rivedo Breeanna.. mi sei mancata tanto.. Questi fiori sono per te, come simbolo di 'scusa', anche se scusanti non né ho. Perdonami per tutto quello che ho combinato.. per tutti i casini, per tutti i dispiaceri, per tutti i dolori che ti ho causato."
Allungo il braccio per prendere i fiori, alzo la testa e lo guardo fisso negli occhi, i suoi occhi azzurri mi catturano all'istante, come la prima volta che li ho visti, quando ci scontrammo ai distributori, e ci riempimmo di parole.
"Accetto i fiori, e accetto le tue scuse, ma non ti perdono, non ci riesco!"
Eccoci, nel parco dove un anno prima ci siamo incontrati, era un appuntamento "al buio" per le ripetizioni di matematica e letteratura, entrambi non sapevamo chi fossimo, si può dire che in questo parco é cominciato tutto, è cambiata la mia vita, il mio futuro, ora invece, siamo alla resa dei conti.
Sono pronta per ascoltare quello che ha da dirmi, sono pronta a rispondere e restare sui miei passi, senza seguire il mio cuore e le emozioni che mi suscita Noah.
Cosa succederà nell'incontro tra Breeanna e Noah ?
Scusate se non è molto lungo il capitolo, mi rifarò nel prossimo.
Kiss :-*
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L'amore é una cosa semplice 2 |Libro Secondo| IN REVISIONE.
Genç Kız EdebiyatıSequel di " L'amore è una cosa semplice. |Primo Libro| Tutti diciamo bugie, lo facciamo perché abbiamo paura di quello che potrebbero pensare gli altri, paura di quello che potrebbero scoprire, anche se siamo convinti che non dovremmo farlo e per m...