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Nina cominciò a ridere come una malata, catturando l'attenzione del suo amato assassino.
- Non puoi scappare! Ho bloccato ogni singola via di fuga, così non potrai mai più sfuggirmi! - ella si rialzó, coprendosi con un braccio la pancia col livido lasciato dal calcio del ragazzo.
- Sai che non esiteró ad ucciderti, vero? - le intimó minaccioso Jeff, mettendosi, in poche falcate, petto contro petto contro di lei.
Il suo sguardo era spaventoso dalla rabbia.
- Non te lo permetteró visto che farò in modo di farti innamorare di me! - gli disse con un sorriso malsano, inclinando la testa d'un lato.
- Non ci riusciresti mai perché non sei ancora perfetta per me. Sei troppo lontana dalla perfezione, stupida. - il suo tono era brusco e con un pizzico di vera e propria cattiveria.
- A-allora... allora... mhm... rendimi tu perfetta come te! Così poi ti piaceró taaaanto tanto! - disse allegra ella, senza scomodarsi di coprirsi con qualcosa.
- Questo significherebbe provare tante sofferenze. E obbedire a tanti ordini. Ne sei certa, stupida? - continuava a chiamarla così in modo tale da farle calare la stima nei suoi confronti, e quindi, di potersene andare senza problemi.
Era tutta una messa in scena, alla fine.
- S-sì! Sono pronta a tutto pur di farti felice, mio immenso amore! - Nina si mise a sedere sulle ginocchia, con la testa china in segno di totale obbedienza.
"Merda, non mi aspettavo questa reazione... gh, mi da piuttosto fastidio il suo modo di fare." si lamentó mentalmente il corvino, che manteneva uno sguardo gelido come il colore dei suoi occhi.
- Se vuoi... posso anche essere la tua schiavetta. Ne sarei capace! - disse ancora la giovane.
Jeff la tiró su per i capelli.
- Ghhh, ahi ahi! - squittì di dolore ella.
- Inizia col metterti dei vestiti addosso. - le ordinò con disprezzo.
La ragazza si infilò subito i suoi vestiti che erano sulla scrivania. Quando finì, si mise a cagnolino davanti al suo "padrone".
- E ora... va' a prepararmi qualcosa da mangiare. - le disse, rimettendosi a stendere sul letto.
- Preferenze? - chiese con un sorrisino.
- Fallo e basta! Non mi interessa altro. - le ordinò con sgarbatezza.
L'altra annuì contenta per poi correre in cucina.
- Mhm... il caratteraccio non sembrerebbe funzionare... meglio chiederle che cosa si aspetta da me e poi far l'esatto contrario.
Mi sembrerebbe, per ora, decisamente più logico. - Jeff si mise comodo sopra i cuscini troppo femminili per i suoi gusti.
Gli venne un brivido quando vide che c'era sul letto anche un piccolo pupazzo che lo raffigurava.
- Bha, strana questa... non ha paura di me, bensì è innamorata... ma che cazzo ha in testa quella cogliona? - si lamentó da solo.
Poté notare che sul comodino c'era anche il telecomando per una piccola TV che stava su uno dei mobili della camera.
Lo prese per accendere il dispositivo, così da poter sentire il telegiornale.
- Catturata la famigerata assassina dai poteri sovrannaturali Psicho, così chiamata dalle sue quasi vittime. - disse la donna al TG di quel momento.
L'orologio del televisore portava le 8 del mattino, ecco perché c'era quel programma in TV.
Nel reportage fecero vedere anche un video dove la ragazza veniva trascinata da vari poliziotti, incatenata e in una giacca di forza. Il dettaglio che più lo rattristí fu il volto dell'amica: aveva la bocca coperta da una maschera di ferro e i suoi occhi erano spenti, senza vita... erano d'un rosso così scuro che quasi pareva nero.
- La creatura verrà giustiziata prima del previsto: la pena di morte le verrà inflitta tra tre giorni, alle 6 del pomer- - il corvino spense la televisione.
- Non glielo permetteró. Io la salverò come lei ha salvato me.
Fosse l'ultima cosa che faccio. -.

Return Of Two KillersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora