Jeff la afferrò per entrambe le spalle con una forza immane, che neanche lui ricordava di avere.
- Dimmi, ora: vuoi vivere o vuoi morire? - domandò il ragazzo, dondolando il capo prima a destra e poi a sinistra, come per indicare le due opzioni.
- Heh, hai solo 10 secondi e poi ti ammazzo senza pensarci due volte~ - ora era lui a fare lo psicopatico di turno, ciò che in realtà era da anni ma che teneva nascosto.
Nina tremava come una foglia, terrorizzata che il ragazzo che tanto amava adesso la stesse minacciando di morte.
- ... v-vivere... ma con te! - protestó ella, cercando di abbracciarlo come se potesse salvare la situazione.
Ma quello non era certo un film d'amore dove un abbraccio può sistemare tutto. Oh no, quello era la fottuta vita reale.
E questa è bastarda, a volte. Come questa.
- Oh oh! Hai scelto di morire? Va beeeenissimo per me! - esclamò egli con una leggera risatina sadica, sbattendo la sua nuova vittima al muro.
Non aveva nessun coltello lì vicino, perciò la doveva strangolare a sangue freddo.
La ragione di Jeff si era appena spenta e per Nina era la fine.
- G-gha! Lasciami, Jeff! T-ti prego!
Io ti amo! - supplicó la ragazza, tentando di liberarsi.
- E solo perché mi ami io ti dovrei lasciar andare?
E per chi mi hai preso? Haha, certo certo, sono un gentleman che libera le signore se queste "confessano" il loro amore. Va' convinta. - la prese in giro, già stringendo la presa al collo bianco di lei che stava lacrimando per la delusione e il terrore.
Il killer sorrise in modo così malvagio che faceva venir la pelle d'oca al solo sguardo.
La corvina si dimenava come un serpente, volendo liberarsi. Se solo avesse avuto il suo coltello, ora sarebbe già libera.
- ...OK! T-TI FARÒ ANDAR V-VIAAAA!!! - gridò di paura la povera, rossa per la mancanza d'aria.
L'altro sorrise soddisfatto, lasciandola ed allontanandosi da lei, mettendosi le mani nelle tasche e guardando la ragazza rimettersi in piedi.
Nina si massaggiava il collo livido, gemendo e ghignando di dolore.
- T-ti mostro... l-l'uscita... - iniziò a piangere a dirotto, singhiozzando e emettendo versi di tristezza assoluta.
Jeff non si lasciò minimamente sfiorare, non provava nulla per quella stupida ragazza. Per lui era semplicemente una tizia che aveva letteralmente perso il senno per lui, nient'altro.
Ella smise di massaggiarsi e di piangere, ora stava giusto lacrimando in silenzio.
- Fammi strada, allora. - le ordinò, ancora divertito dalla sofferenza che provava la giovane.
L'altra annuì debolmente, uscendo dalla stanza.
Jeff afferrò un pancake al volo da mangiare per poi mettersi a seguirla.
"Psh, le cose si ottengono solo con le cattive, ormai... che schifo. " pensò schifato il giovane, guardandosi attorno e osservando l'appartamento in cui viveva la ragazza.
Era un semplice appartamento, disordinato e sporco: nell'aria si poteva sentire l'odore pungente di sangue.
Nina lo portò davanti alla porta d'ingresso, mantenendo lo sguardo inchiodato al pavimento. Dalla felpa, cacciò fuori un mazzo di chiavi e aprì il portone.
- Ecco qui. P-puoi andare, ora. - balbettó ella. Tirò su col naso.
Gli ridiede anche il coltello prima che se ne andasse.
Jeff le scompiglió i capelli ancora bagnaticci e le fece un sorrisino.
- Bhe, sei piuttosto determinata. Vanne fiera. - le disse con dolcezza, cancellando totalmente la sua parte pazza: pareva tutt'altra persona.
Uscì dall'appartamento, alzandosi il cappuccio per nascondersi.
Nina sorrise felicissima.
- Sarò sempre dalla tua parte! - esclamò contenta, salutandolo con la mano per poi chiudere la porta a chiave.
- Pazzoide... - commentò divertito egli, uscendo dal palazzo in cui si era ritrovato.
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Return Of Two Killers
FanfictionJeffry Woods, creduto morto a causa del fratello maggiore Liu, viene recuperato da una strana e inquietante ragazza di qualche anno più piccola a lui: la somiglianza tra i due è a dir poco traumatizzante. Riuscendo a scamparle, si metterà in viaggio...