Affondò la testa nel cuscino più grande e morbido, iniziando a pensare ad un piano per salvare l'amica.
- Merda... e ora come faccio? Se fossi io al suo posto, lei non ci metterebbe niente a salvarmi...
E invece io sono qui con una stalker del cazzo e lei è in balia di chissà quali merde in carcere...
Devo fare qualcosa e al più presto... maga- - si bloccò quando vide che Nina era tornata in camera con un vassoio di pancakes e con una tazza di succo di frutta. Lo poggió sul letto, davanti a Jeff che era tornato a sedersi.
- Senti, Nina... che cosa ti aspetti da me? - le domandò col tono del tutto neutro e privo di emozioni.
La ragazza si fermò a fissarlo, allargando un sorriso malsano che andava da orecchio a orecchio.
- Bheeeee, mi aspetto che tu sia un gran figo, freddo e senza cuore ma che in realtà è un tenerooooone! In pratica, un peluche esplosivo.
E tu sei così, veeeero??? - gli spiegò, sempre gracchiando con la sua voce a paperella. Era insopportabile!
Il corvino roteó gli occhi, non potendo credere che esistessero ragazze così stupide come lei.
- ...no. Non sono affatto così.
Che cosa te lo fa pensare? - egli si alzò dal letto piuttosto rapidamente, infatti l'altra indietreggió per paura che la potesse attaccare.
- I-io... lo penso e basta. Insomma... h-ho letto la tua storia e successivamente la tua c-creepypasta e... non so... mi sembravi così... - Nina si strinse tra le spalle gracili, mettendo le mani dietro la schiena e abbassando lo sguardo. A momenti avrebbe cominciato a piangere.
- Pff, devi conoscere la persona per dire com'è, non la sua storia.
Ed è stupidissimo da parte tua comportarti così con me.
Sono pur sempre un assassino e tu una ragazzina priva di buon senso. - la sgridó. Man mano che parlava, si sentiva ardere dentro come un rogo.
La corvina se ne stava zitta. Vedeva che il suo sogno stava andando in frantumi in pochi minuti. Tutto ciò che credeva di lui si stava distruggendo come uno specchio per terra.
- I-immagino tu abbia r-ragione... - finalmente, dopo anni, le stava tornando quello sputo di ragione che aveva perso per colpa di Jeff.
Adesso sì che si sentiva una vera sciocca.
- Vedo che l'hai capito, finalmente. Quindi, se vuoi farti una vita normale finché puoi, fammi andare per la mia strada. - le disse, leggermente più calmo.
- È che poi... io rimarrò... sola... e non voglio! - ribattè infantile Nina, incrociando le braccia e sbuffando.
Jeff assunse un'espressione tra il persuasivo e il cattivo. Mise una mano al fianco e l'altra la fece cadere mollemente dietro di sé.
- Cosa? Non vuoi farlo con le buone? Allora dovrò ricorrere alle cattive... - dicendo ciò, il killer avanzò pericolosamente verso di lei.
Nina, senza accorgersene, stava tremando e il suo sguardo diveniva sempre più spaventato man mano che l'altro le si avvicinava.
Aveva capito che non aveva una singola chance con lui. Sarebbe finita col morire dopo esser stata usata come una pezza.
Ma comunque non voleva abbandonare quella speranza che a stento viveva nel suo malato cuore.
- ... potrò s-seguirti...? - chiese ella sussurrando, alzando di pochissimo lo sguardo per supplicarlo.
Ma gli occhi del giovane parlavano chiaramente: non voleva nessuno a parte la sua migliore amica.
- No, Nina. Non puoi. -.
STAI LEGGENDO
Return Of Two Killers
FanfictionJeffry Woods, creduto morto a causa del fratello maggiore Liu, viene recuperato da una strana e inquietante ragazza di qualche anno più piccola a lui: la somiglianza tra i due è a dir poco traumatizzante. Riuscendo a scamparle, si metterà in viaggio...