- Bhe... gira voce che il Demone Animalesco abbia divorato ben trenta guardie in soli dieci secondi!
Alcuni dicono che aveva spalancato una bocca piena di denti aguzzi, nera e grande quanto la tua testa e che aveva tantissimi tentacoli come quelli delle piovre, ma che in realtà erano serpenti neri che bloccavano le guardie e il Demone Animalesco li mangiava in due soli bocconi.
Altri dicono che non abbia serpenti per tentacoli, ma che i suoi occhi rossi impietrivano le vittime e poi li mangiava come alici fritte, diventando sempre più grande.
Si dice che poi abbia guardato in faccia il direttore e detto "Io Sono Dio".
Non so se sia vero o no, ma questo è ciò che ho sentito. - gli raccontò l'uomo, a cui venne la pelle d'oca.
Jeff lo guardò un attimo per poi mettersi a ridere come il pazzo che era. L'altro lo guardava piuttosto perplesso.
- Perché ridi? - gli domandò, non capendone il perché.
- Perché non ho mai sentito una tale cazzata in tutta la mia vita! - continuava a ridere a crepapelle, lacrimando quasi e tenendosi la pancia.
- Allora è tutto falso? Ma come?! - si stupì egli.
- Semplice: lei è una ragazza come me. Solo che ha gli occhi rossi, i denti seghettati e ha per davvero i tentacoli neri. Ma mai direbbe "io sono Dio" o stronzate del genere! E poi, sì, lei è una vorace... ma mai potrebbe divorare ben trenta uomini in dieci miseri secondi! - il corvino si asciugó le lacrime e tornò a guardare il compagno di cella.
- Ah, è così quindi... - commentò l'altro.
Il ragazzo gli annuì.
- Mhm, senti... tu sei un assassino come me o no? - gli domandò il ragazzo.
- Sì sì... vendevo organi illegalmente. - lo informò.
- Bene, allora puoi farti dare la mia stessa pena! Se domani andiamo insieme da lei, possiamo anche scappare via!
Psicho può teletrasportarsi ovunque lei voglia, perciò evaderemo senza alcun problema. - gli spiegò Jeff con allegria.
- Questo è il piano d'evasione più folle che io abbia mai sentito.
Tanto folle... che potrebbe funzionare! - esclamò convinto il carcerato.
- Grande! Ma promettimi che dopo condurrai una vita onesta e lontana dal crimine, chiaro? - si raccomandó il giovane.
- Certo, sgorbietto. - l'uomo gli arruffó i capelli, divertito.
- Hey! Io avrei un nome, sai? Sono Jeff. - si presentò, sistemandosi nervosamente i capelli ancora umidi a causa del bagno di qualche momento prima.
- Io, invece, sono Jack.
Piacere, compare. - gli strinse fortemente la mano. Jeff riuscì senza problemi a ricambiare la stretta, con lo stupore di Jack.
- Allora, Jack. Fatti scortare dal direttore e lì digli della tua situazione e che ti vuoi far giustiziare. Digli che vuoi farti giustiziare domani e per divoramento. Okay? - gli spiegò con cura il ragazzo.
- Certamente... mhm. Mi faccio notare picchiandoti? - gli chiese l'uomo.
- Bhe... non troppo. Ti prego, non mi va di morire. - egli accettò, anche se non di buon grado.
Jack lo afferrò per le spalle e lo sbattè al muro, iniziando a gridare come una belva e prendendo a pugni il corvino.
Stranamente, Jeff non avvertiva alcun dolore, ma per render più realistaca la scena, gridava per aiuto.
Le guardie arrivaronó immediatamente e scortarono bruscamente il carcerato.
Tutto stava andando secondo i piani.
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Return Of Two Killers
FanfictionJeffry Woods, creduto morto a causa del fratello maggiore Liu, viene recuperato da una strana e inquietante ragazza di qualche anno più piccola a lui: la somiglianza tra i due è a dir poco traumatizzante. Riuscendo a scamparle, si metterà in viaggio...