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Jeff annaspava, sudato e ancora rosso.
- Che cosa stavi facendo?! - lo sgridó Psicho con le guance scarlatte, tenendosi su la canotta che stava per cadare.
- Eh...?! E-era solo un... sogno? - egli scosse la testa, mettendosi una mano sulla fronte.
- Non so che cazzo stavi sognando, ma... ti dico solo che mi hai baciato per tutta la notte! Per fortuna n-non sulle labbra... - ella guardò giù, arrossendo ancor di più. Continuava a tenere una mano sul cuore, come per controllarne il battito.
- D-davvero?! Oh, ehm... scusa? Gha, che imbarazzo... - l'ultima frase quasi la disse a sé stesso.
Si portò una mano dietro la nuca, sorrisendo imbarazzato e nervoso.
- È che... come dire... ho fatto un sogno piuttosto... "particolare". - le spiegò, senza guardarla.
La castana lo guardò di sfuggita per poi ridacchiare e tirarlo di nuovo su sul divano.
Erano spalla a spalla, entrambi imbarazzatissimi ma anche divertiti dalla bizzara situazione.
- Dimmi tutto, allora! Ora sono curiosa! - esclamò ella, prendendogli il mento e girandolo verso di lei. Gli sorrideva confidente.
- A-ah, non se ne parla! - protestó l'altro, colorandosi nuovamente di rosso fiammante e cercando di non guardarla per non ravvivare i ricordi del suo sporco sogno.
- Già l'ho capito che era maliziosa come fantasia, quindi ora devi solo dirmi i dettagli! Eddaiiiii!!! - lo supplicava come una bimba, abbracciandogli un braccio e facendo gli occhioni.
Il corvino sospirò, guardandola con un sorrisetto rassegnato.
- Bhe... e-era su... di... te. - si strinse subito tra le spalle, non volendo sapere la reazione dell'amica.
- Per favore, non ammazzarmi ora! - squittì lui, quasi nascondendosi coi capelli.
Senza che il ragazzo la notasse, ella ridacchió sorrisendo maliziosa. Lo prese per i laccetti della felpa e se lo tirò a sé, baciandolo a stampo sulle labbra con forza, senza fiatare.
Il corvino sbarró gli occhi dallo stupore, sorridendo.
Si staccarono in qualche secondo: la creatura lo guardava con uno sguardo che traballava tra la fiducia e la malizia.
- P-perché quel... - fu bloccato da un sorriso di bontà della giovane.
- Mhm? - la guardava stranita: perché sembrava così felice?
"Crede che io sia innamorato di lei?! E LEI RICAMBIA?! ...merda." pensò precipitoso il killer, allontanandosi da lei.
- ... FINALMENTE NESSUNO POTRÀ DIRMI PIÙ CHE SONO BRUTTA! - gridò di gioia, saltando in piedi sul divano e saltando.
- FANCULO HATERS! - esultó, facendo un balzo per atterrare sul pavimento in modo perfetto, anche se si rimise a saltellare.
Jeff si mise a ridere senza contenersi.
- Che te ridi? - la "bambina" smise di saltellare, rimettendosi a sedere, ma sulle gambe dell'amico.
- Oh bhe, che diiiire... stai saltando da mezz'ora come una molla.
È un beeeelliiiiissimo spettacolo~ - ridacchió ancora, guardandole per un attimo il seno e poi lei, sorridendo perverso.
- Ha ha ha. La prossima volta, allora, non fare il bambino: credi che io non ti abbia sentito gemere e supplicare come se ti stessi violentando? - incrociò le braccia, facendogli la linguaccia.
- Infatti, l'hai fatto. Nel sogno l'hai fatto per davvero.
Mi hai fatto bua anche, gneee! - anche lui le fece la linguaccia.
Si misero a ridere come per dire "Ma quanto siamo deficienti?".

Return Of Two KillersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora