I due ragazzi erano nell'auto di Joey, che guidava sull'autostrada verso San Francisco.
D'improvviso, il cellulare di quest'ultimo prese a squillare ed egli rispose.
- Pronto? -.
Jeff stava sul sedile accanto al guidatore, zitto e muto per non farsi sentire al telefono.
- Hey, dove sei? È ora di pranzo! - gridò una voce femminile.
- Scusa, Sasha. Sto accompagnando un amico a San Francisco. - le rispose con calma.
"Sasha? Mhm, sarà di certo la sorella o la fidanzata." pensò il corvino, che con le mani grattava leggermente nervoso la cintura di sicurezza.
- A San Francisco?! E quando torni, scusami?! - squittì ancora la ragazza dell'altra parte della cornetta.
- Tra qualche ora. Per le 16:00 dovrei già esser a casa. Non preoccuparti. -
- SCEMO, GUARDA CHE NON TI PREPARERÒ PIÙ IL PRANZO! - ella attaccò, arrabbiata.
- Wow, l'ho sentita da qui. - commentò il corvino, parlando a bassa voce.
- Hehe, mia sorella è una vera peste. Ma che ci posso fare! - scherzó Joey, con un sorrisone.
"Allora pensavo bene... hehe, non sbaglio mai~ " si complimentó da solo, quel narcisista.
- Piuttosto... ho letto e sentito che tu avevi un fratello maggiore, dico bene? - gli domandò, posando il cellulare al suo posto e prestando attenzione alla strada.
- Bhe... sì. Ma non ne voglio parlare... - tagliò corto il killer.
Lo feriva nel profondo il fatto che lo avesse tradito così ingiustamente.Davvero gli faceva assai male al cuore il solo pensarci.
- Mhm, capisco... e questa tua amica... è la ragazza paranormale di cui parlano tutti? - domandò ancora, curioso.
- Se intendi Psicho, allora sì. Vado da lei per liberarla... - gli rispose, sempre leggermente nervoso.
- Sai vero che ti sarà praticamente impossibile? - commentò scontento per l'inquietante amico.
- Lo so, lo so... ma ci voglio provare. Non la posso abbandonare così, non dopo ciò che abbiamo passato insieme... - nel dire quelle parole, sospirò pensando ai vecchi tempi.
Di ricordi belli ce n'erano assai, però gli pesavano sulla coscienza.
- Ci tieni davvero tanto a lei... non è che hai una cotta, eeeeh? - scherzó il moro, ridacchiando.
- N-no! Affatto! Siamo s-solo amici!!! - gli rispose imbarazzatissimo, diventando rosso come un pomodoro.
- Hahah! Ceeeertamente~ - continuò a prenderlo in giro, ridendo.
Jeff lo guardò con astio, ma solo per un momento perché poi anche lui scoppiò a ridere.
Erano una bella coppia d'amici. Era grazioso e dolce vederli scherzare così come se si conoscessero da sempre.
Dopo delle ore, i due arrivarono finalmente a destinazione.
Erano le 13:47.
- Grazie ancora per il passaggio, eh! - Jeff salutò l'amico con una stretta di mano.
- Grazie a te per tutto, amico. - Joey gli sorrise ancora.
- Ultima domanda: dove vivi precisamente? - gli domandò incuriosito il corvino.
L'altro esitò nel dargli una riposta, ma poi volle fidarsi di lui e così glielo disse.
- Sulla 45sima strada, accanto alla chiesa. Mi trovi lì, perché? - era comunque un pochino turbato per la domanda.
- Sai com'è... mi farebbe piacere venirti a trovare. Posso, no? - fece un sorrisino da cucciolo pur di convincerlo.
- Bhe... certamente, mi farebbe piacere. Ora vado, però.
Buona fortuna per salvataggio di Psicho! - egli rimise in moto l'auto per tornarsene a casa.
- Grazie, anche a te con tua sorella! - gli disse Jeff per poi correr via, cercando un posto all'ombra.
Joey guidò via di lì, contento di aver aiutato colui che aveva salvato la sua cara sorellina Sasha.
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Return Of Two Killers
FanficJeffry Woods, creduto morto a causa del fratello maggiore Liu, viene recuperato da una strana e inquietante ragazza di qualche anno più piccola a lui: la somiglianza tra i due è a dir poco traumatizzante. Riuscendo a scamparle, si metterà in viaggio...