"D-DIVORATO?!" pensò terrorizzato Jeff, guardando con ansia il direttore.
- Hai sentito bene. Divorato.
È una nuova pena che consiste nell'esser gettato in pasto al... - il direttore non osava pronunciare il nome di chi lo dovesse mangiar vivo.
- Mhm... agenti, uscite. Lasciatemi solo col ragazzo - ordinò l'uomo.
- Ma, signore... -
- E non aggiungete altro. - concluse seccamente.
I cinque poliziotti abbandonarono la stanza.
Il corvino guardava il cinquantenne stranito e confuso. Stava fremendo dal terrore che mai aveva provato in vita sua come in quel momento.
- ...gettato in pasto al Demone Animalesco. - disse infine il direttore.
- Quale creatura, signore? - domandò il giovane.
"Non sarà mica Psicho?!" pensò con orrore il povero arrestato.
- È stata cattutata qualche giorno fa. Sembrerebbe trattarsi di una ragazza che i civili chiamano anche "Psicho".
Verrà utilizzata come pena di morte per i serial killer come te o per prigionieri politici o di guerra che MERITANO di morire.- gli spiegò.
- Come "sembrerebbe"? Vuol dire che non la conosce? N-non si trova qui...? - iniziò a far mille domande, volendo una risposta in più fretta possibile.
- No. È troppo pericolosa per tenerla nella prigione, ma comunque questo non dovrebbe interessarti.
Del resto, non credo che vorrai morire così atrocemente... no? - gli chiese il direttore con uno sguardo indecifrabile.
- ... sì. Decido la pena di morte per divoramento.
Sono anch'io un serial killer, come ha detto lei... perciò marito di morire come tale, no? - il ragazzo sorrise malvagiamente.
Aveva capito che la polizia non era a conoscenza della loro collaborazione e quindi che sarebbe riuscita a farla evadere.
"Che grande notizia! Finalmente la potrò rivederla e scapperemo viaaaaaaaaa!" pensò con uno briciolo di speranza.
- Ragazzo, ti sto facendo scegliere una pena meno dolorosa e tu- -
- Non cambierò idea. - dicendo ciò, Jeff concluse il tutto e da lì in poi non parlò più.
- Come vuoi...
Guardie, portatelo in cella! Domani dovrà esser condotto in un luogo speciale. - tuonò il direttore.
I poliziotti entrarono di corsa e presero in malo modo il giovane carcerato e lo guidarono in cella.
Il carcere di Alcatraz era un luogo da incubo: si sentivano grida disperate, bestemmie ed insulti e rumori artificiali di ogni tipo.
Il corvino si turbó non poco per colpa di quei suoni tanto irritanti e sgradevoli all'udito.
"Merda... mi sarà impossibile dormire...
Posso chiedere a qualcuno di farmi svenire..." pensò egli, ma poi guardò sbadatamente in una cella dove... c'era in corso una vera e propria orgia.
"COME NON DETTO, RIMARRÒ SVEGLIO PER IL RESTO DELLA NOTTATA IN UN ANGOLINO.
Non voglio che mi portino via la purezzaaaaaaaaaa! " si lamentó il poveretto, diventando verde in viso per lo schifo.
Non che avesse qualcosa contro i gay, ma era che sembravano delle bestie e... il sangue era ovunque, porco schifo.
- Ecco qui, ragazzino. Fatti la tua ultima dormita. - gli disse uno degli agenti, sbattendolo bruscamente in cella.
Il ragazzo si sistemó i vestiti e si guardò velocemente ai lati.
- Ooooh, abbiamo un nuovo arrivato qui. Dimmi, chi sei? - la voce d'un uomo gli parlò alle spalle.
Jeff deglutí.
"Come dice un vecchio detto: se ti ritrovi con quattro palle, il nemico lo hai alle spalle.
GHAAAAAAAAAAAAAA!!! " stava morendo dentro di sé.
Si voltò per vedere un possente uomo dai capelli rasati e la pelle chiara, con lo sguardo che poteva ammazzare chiunque.
- Merda... -.
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Return Of Two Killers
FanfictionJeffry Woods, creduto morto a causa del fratello maggiore Liu, viene recuperato da una strana e inquietante ragazza di qualche anno più piccola a lui: la somiglianza tra i due è a dir poco traumatizzante. Riuscendo a scamparle, si metterà in viaggio...