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Qui fuori c'è troppo freddo..meglio se rientro.

Mentre cammino verso il mio zaino con dentro le chiavi della mia pupa e il cellulare, Marcus mi sbarra la strada.
"Freya, tutto bene?" Mi chiede dolcemente.

Marcus è il mio allenatore da ben 9 anni.
Quando venni qui per la prima volta, avevo solo 7 anni e lui ne aveva 22.
Rimasi affascinata, non più di tanto.

", ovvio"
"Come mai non ti sei fatta sentire? Strano!"
"Eri troppo occupata a pensare al combattimento contro Alan"
"No, non è vero."
"Oh si."
"No. Evapora."

Dicevo, non ero affascinata più di tanto..ma era ed è un bel ragazzo.
Ha dei capelli castani ricci che gli ricadono sulla fronte, degli occhi color cielo e dei lineamenti perfetti. Per non parlare degli addominali.
Si è preso cura di me da quando ho messo piede qui e continua a farlo.
Costantemente.
È come un fratello maggiore per me.
Solo che non lo do a vedere.
Per lui, io lo considero come un semplice allenatore che ha allenato una bambina troppo rabbiosa.
Ma si sbaglia.

Mi ripresi dai ricordi e lo guardai impassibile rispondendo semplicemente: "Sì, perché non dovrebbe?"
"Beh, prima di iniziare il combattimento avevi un'espressione strana. Come se avessi ricordato qualcosa di doloroso..." quasi sussurrò mentre diceva queste parole.
"Ripeto Marcus. Non c'è niente che non va. Ora, se permetti, devo andarmene."
gli rivolsi uno sguardo fermo, in modo tale capisse che non era giornata.
Sbuffò rumorosamente.
"Va bene, sta attenta Freya."
Mi diressi verso la mia borsa e successivamente allungai il passo verso l'uscita.
Finalmente fuori.

Salì sulla moto e sfrecciai verso casa.
Percorsi con la mente tutta la giornata.

Il risveglio di mio padre.
Lui che mi diceva di non fare casini a scuola.
Il rientro in quell inferno.
Elizabeth.
Quel ragazzo, Matt mi pare.

"Se lo vedo lo distruggo."
"Come se non l'avessi fatto."
"Quello era niente!"
"Come se lasciarlo a..."
"NON ERA MEZZO MORTO!"
"Hai le tue cose?"
"Ti soffoco di notte."

La mia "fuga".
La palestra.
La rabbia.
Quel ragazzo insopportabile.
Alano (?)

"Alan"
", ok"

Il combattimento.
Marcus.

Cazzo, mi rinchiuderanno in un manicomio se faccio così ogni giorno.

Arrivata a casa, controllai l'orario.
20:00

Non male iniziare con 6 ore di palestra!

"FREYAAAAA!"
Appena sentì quest urlo, gettai un grido.
"EEEEEH" risposi, mentre la figura di mio padre faceva capolino in cucina.
"Quale parte di "non combinare casini" non di è chiara?" Disse abbastanza calmo. Cazzo. È incazzato nero.
"Non so di cosa tu stia parlando..." tentai in vano di sembrare impassibile.
"Lo sai di cosa sto parlando. Ti rendi conto che hai picchiato il ragazzo di Elizabeth?!"
Sbiancai.
Bett un ragazzo? Ma cosa cazzo..?
"Ma non era il suo ragazzo."
Mi guardò sorpreso e poi rispose: "Oh si che lo era. Lo conosco anch'io, si chiama Matt..no?"
No aspetta..Elizabeth mi ha nascosto di avere un ragazzo?
"Ma la stava molestando!"
"Non la stava molestando!"
"Lei piangeva per divertimento allora? Oppure per piacere? "
"NON TIRARE FUORI CERTI ARGOMENTI FREYA." Sbuffò per poi aggiungere: "...comunque, Elizabeth si era fatta male durante gli allenamenti con le cheerleader e Matt cercava di "aiutarla"
"Ma Elizabeth non me l'ha detto!"
"Aveva paura della tua reazione!"
"Quale cazzo di reazione! A me non me fotte niente di lui né della vita sentimentale di Elizabeth! Non mi importa di nessuno, cazzo!"
Detto questo, ripresi le mie chiavi e mi diressi verso il porticciolo.
Avevo bisogno di stare sola.




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