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Mi prendo un attimo per calmarmi.
Cioè, questo qua mi dice di togliermi dai coglioni?
Ora mi sente.

"Sai non è sordo"
"Giuro che ti strozzo"

"Cosa hai detto?" La mia voce è ferma e i miei occhi sicuramente non fanno trapelare nessuna emozione. Ne ho la conferma quando smette di girare per la palestra e sposta il suo sguardo curioso verso di me.
"Ho detto: LEVATI DAI COGLIONI"
Lo uccido.
Rido. Rido di gusto.

"Sembrerai pazza.."
"Fotte sega"

"Chi sei tu per dirmi di andarmene?" Sorrido beffarda.
"Alan McKenzie" risponde duro guardandomi dritto negli occhi.
"Non mi sembra di averti chiesto come ti chiami."
Mi guarda sbigottito, forse ha qualche neurone fuori posto.
"Mi sembra che tu non abbia capito bene chi sono, ragazzina."
"Fidati non lo voglio nemmeno sapere, coglione"
Il suo sguardo è pieno di rabbia.
Non mi ero accorta di essere tanto vicino a lui..sono praticamente a tre passi da lui.
Lo guardo passibile, per fargli capire che con me non attacca.
Sta per aprir bocca, ma viene anticipato da Marcus.
"Oh bene, vi siete già conosciuti?" Domanda speranzoso.
"Chi? Io e quale persona?" Domando ironica.
"Senti..meglio che moderni il linguaggio con me, ragazzina" trae respiri molto profondi, come per mantenere la calma.
Pfffff, che ragazzo irascibile.

"Da che pulpito viene la predica, ah!"
"Io non dico ad una persona sconosciuta di togliersi dai coglioni!"
"Giusto. Tu gli salti addosso lasciandolo mezzo morto sul pavimento!"
"Non era mezzo morto, cazzo!"

"Freya? Ci sei?" Marcus mi risvegliò dalla mia trans.
"Mh..si dimmi."
"Ho appena detto che oggi ci saranno dei combattimenti misti, ovvero maschio e femmina." Mi spiegò.
"Ok, e quale sarebbe il problema?"
"Ci sono dei nuovi iscritti, tipo Alan e quel ragazzo là giù." Mi fece segno con la testa verso le macchinette, dove era appoggiato un ragazzo abbastanza alto e muscoloso quanto basta. Aveva i capelli biondi e gli occhi scuri. Mh, okay.
"Ripeto: quale sarebbe il problema?"
"Nessun problema Freya. Solo che tu combatterai con uno di loro."
Lo guardai sbigottita.
"Cosa?! No, non ci penso proprio. Non combatto con i novellini."
Dicendolo guardai beffarda Alano o Alieno o come cazzo di chiama.

"Quel figo della madonna si chiama Alan"
"Mh, dovrebbe interessarmi?"
", perché...perché si!"
"No, fottiti"

Lui ricambiò con uno sguardo omicida.
"Marcus, posso combattere io contro di lei?" Chiese sfidandomi.
Aspetta.
COSA?
"NON SE NE PARLA PROPRIO." Alzai il tono della voce, forse un po' troppo.
"Che c'è? Paura di essere battuta da un novellino, ragazzina?" Mi sorrise. Che sorriso odioso.
"Paura di un coglione come te?" Risi.
"Neanche per idea. Quando si combatte?"
Marcus ci guardava intimorito, forse perché mentre ci parlavamo man a mano ci avvicinavamo sempre di più, fino a respirarci uno in faccia all altro.
Blea.

"Se blea. Intanto ti piace quello che vedi"
"Neanche per sogno, niente ragazzi. BLEA!"

"Ragazzi andateci piano, è solo per riscaldamento!" Ci ripetè Marcus per la 19264829101 volta.

"Ragazzina, sicuro che non vuoi ritirarti?"
"Sicura come la tua faccia di culo." A questa risposta si incazzò visibilmente.
Ma chissene.

Chiusi gli occhi, cercai di non pensare a niente.
Ma la mia testa ha sempre un punto fisso.
Perché l'ha fatto?
Perché mi ha lasciata da sola?
Perché mi ha abbandonata?
Perché sento questo odio verso il mondo che invece dovrebbe essere contro di lei?
Perché cazzo!

Aprii gli occhi, forse troppo di scatto, perché vidi Marcus sussultare.
Vidi anche Alano balcollare..ma sarà impressione mia.

Iniziamo.

Successe tutto troppo in fretta.
Io che tiro pugni sul suo volto.
Lui che li schiva.
Io che lo prendo al centro della pancia.
Lui che mi fa cadere sul ring.
Infine, l'ultima mia mossa.

Due pugni in pieno viso e un pugno nella pancia, per poi finire sopra di lui a cavalluccio.
Mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai: "Questo per avermi mancato di rispetto e per avermi chiamato ragazzina, novellino" .
Detto questo mi diressi fuori dal ring e anche fuori dalla palestra.
L'aria fredda mi colpì all'istante.

Ma cosa cazzo era successo là dentro?

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