La giornata è trascorsa un po' troppo velocemente.
La maggior parte del tempo l'ho passato osservando la varietà di piante e di animali morti sparsi un po' qua e là e analizzando quest'ultimi.
L'altra metà del tempo ho pensato alle ultime 48 ore.
Troppe cose in soli due giorni.
Ah, inoltre la mia giornata è stata riempita dai graziosi sguardi omicidi di Cassandra.
Questa crede che tra me ed Alan ci sia qualcosa, perché si sono sparse delle voci sul fatto che mi abbia portato in braccia dormiente fino a qui.
Che razza di coglioni.
Dov'è Hitler quando serve?Comunque adesso sono qui nella mia tenda con Bett e sono abbastanza indecisa sul fatto di raccontarle di Matt e di cosa stava per fare.
"Devi dirglielo, testina. Se succedesse a lei una cosa del genere?"
"NO!"
"Allora fallo!"
"Ma.."
"Niente ma!
"Ok.""Bett" la richiamo.
"Sì, dimmi" mi risponde con un sorrise che farebbe sciogliere un'iceberg alto 300 metri.
"Devo raccontarti una cosa." Iniziai.
"Riguarda Alan?" Risponde con gli occhi luccicanti e un sorriso furbo.
"No, riguarda Matt." Rispondo rigida.
"Oh." Fa una pausa ma poi continua.
"So che mi dirai che non ti ispira fiducia e che è un'idiota. Ma, non lo conosci come lo conosco io. Io..io credo di amarlo. A-almeno un pochino.."
Rimango di pietra a queste parole.
Ora cosa faccio?
È per il suo bene.
È per il suo bene."Matt ha cercato di darmi un cazzotto in pieno viso, perché non gli ho voluto chiedere scusa per come l'ho trattato a tavola, sta mattina. Per fortuna è arrivato Alan e l'ha fermato in tempo, altrimenti avrei metà faccia gonfia." Dico tutto ad un fiato.
"Non..non credo sia un ragazzo da frequentare. Devi lasciarlo Bett.
Non voglio che ti succeda la stessa cosa, se non peggio. Ti prego.."
Le lacrime le stanno rigando il viso in una maniera indescrivibile.
Si alza tremante dal sacco a pelo ed esce correndo dalla tenda.
Resto immobile e non tento neanche di seguirla, sarebbe inutile.
Bello, un'altra notte in bianco.Mi alzo e mi dirigo verso il laghetto, mi mette tanta tranquillità e mi aiuta a pensare.
Mentre sto per entrare all'interno di quel recinto naturale, mi accorgo di una figura nella penombra.
So chi è.
È seduto sull'erba, che osserva l'acqua muoversi a causa del vento.
I suoi capelli mossi danzano una danza esotica.
I suoi occhi sono diventati di un grigio opaco, come se l'oscurità in lui avesse preso il sopravvento.
La mascella è leggermente contratta e tutti i muscoli sono tesi, come se da un momento all'altro dovesse combattere.Perché mi intriga così questo ragazzo?
Perché non riesco a stargli lontana?"Perché?" Mi giro intorno per vedere ci abbia domandato perché, ma non c'è nessuno.
Mi giro e sono davanti ad Alan in ginocchio e gli sto accarezzando la guancia.
Ma cosa?Strano gli occhi e cerco di allontanarmi, ma non ci riesco perché vengo fermata dalla sua mano.
Al suo tocco sento dei brividi percorrermi tutta la schiena.Sarà il vento.
Ci guardiamo negli occhi per una quantità di tempo infinita.
Poi parla.
"Perché siamo così oscuri dentro che forse speriamo di poter essere lo spiraglio di luce l'uno dell'altro.." sussurra, per poi continuare.
"Ma due oscurità come le nostre non potranno trovare la luce. Mai." Conclude toccando e fissando le mie labbra intensamente.
"Appunto perché siamo così uguali, sappiamo come non far affogare l'altro ancora di più nella sua oscurità." Dico con un filo di voce.Da dove mi sono uscite queste parole?
Io..io non le penso.
Io non posso interessarmi ad Alan.
Non posso..
Non..posso.."Ma forse hai ragione tu. Due oscurità insieme, creeranno solo un'altra oscurità intorno a loro. Fanno soffrire chiunque. Ma loro stessi più di chiunque altro." Dico fissandolo negli occhi.
"Perché non ti apri a me Freya?"
"Per lo stesso motivo per cui non lo fai tu."
"Vorrei farlo, ma non posso. Ti farei scappare via."
"Perché?"
"Perché ho fatto cose che nessun ragazzo dovrebbe fare."
La mia curiosità va oltre il limite.
Non posso chiedergli di più.
Perché non lo vorrei neanch'io.
Decido di stare lì, a fissarlo.
Desiderando quelle labbra su di me, più di ogni altra cosa.
Ma non arrivano e non arriveranno mai.Mi alzo e vado via, lasciando là da solo.
Credo che sia meglio ignorarlo per un po' , così non sarò tanto stupida da interessarmi a lui.Cerco di dormire, ma invano.
Chiudo gli occhi, ma improvvisamente sento aprirsi la cerniera della tenda.
Mi giro di scatto e rivedo Alan.
Ha il fiatone e i capelli tutti scompigliati.Che visione.
Chiude la tenda dietro di sé e si catapulta sopra di me, come se fossi la sua preda.
Poi sussurra:
"In tutta la mia vita ho commesso un milioni di errori Freya, ma non mi sono mai pentito. Ma se devo pentirmi di qualcosa nella mia vita, fatta di inganni e bugie, voglio che sia questa." Finito il suo discorso, si fionda sulle mie labbra.
E un bacio così intenso, ma così dolce..quasi come se ne avesse bisogno.
Metto le mani nei suoi capelli e li accarezzo, sono così morbidi.
Ci stacchiamo entrambi con il respiro irregolare.
Ma decido di parlare comunque.
"Q-questo non doveva succedere. Niente di questo doveva succedere!"
"Non succederà più. Stanne certa.
Era..solo un test." Risponde con lo sguardo spento e un sorriso malizioso.
"Volevo vedere se mi trasmettevi qualcosa in più delle altre, ma come vedo, sei uguale a tutte quelle là fuori.
Uguale a Cassandra. Mh...immaginavo di meglio."
Non ci posso credere.
Non sta succedendo davvero.
Prima che esce dalla tenda, prendo tutta la forza che ho in me per non piangere e gli tiro un pugno dritto in viso.
Facendolo uscite così definitivamente dalla tenda e dalla mia vita.Freya, mai fidarsi delle persone.
MAI!
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Our skinny love
ChickLitFreya, una ragazza diversa dalle altre. Una ragazza con un carattere di ghiaccio. Ha solo due amori: la boxe e la sua moto. Con gli anni si è creata un muro, troppo grande e resistente per essere distrutto. L'unica persona all'interno della sua vi...