Dakota quel giorno sembrava particolarmente contenta. Anche quando la prof. Shepard l'aveva interrogata lei non aveva perso il suo sguardo gioioso. Forse aveva scoperto qualche nuova canzone ed era entrata in fissa, oppure aveva ottenuto una borsa di studio. Comunque quel pomeriggio era decisamente felice. Brooke stava giocherellando con il suo ciondolo, mentre Dakota le riversava addosso un fiume di parole interminabile. Non la ascoltava, aveva troppo sonno, la notte prima non aveva dormito molto una volta arrivata a casa. Sentiva le palpebre pesanti e le girava la testa, quella mattina si era imbottita di caffeina, ma a parte che farle venire la nausea non aveva contribuito molto.
-Mi stai ascoltando?- La voce di Dakota le arrivò da lontano, e rimbombò nella sua testa per alcuni secondi prima che riuscisse a formulare una frase di senso compiuto:
-Ehm.....no, veramente no. Che stavi dicendo?
-Volevo sapere se la principessa ha voglia di un Frozen Yogurt da Tania's.
La ragazza fece un gesto d'assenso con la testa e si diresse verso la Yogurteria.
Tania's faceva lo Yogurt più buono di tutta Creekhood, era un chiosco bianco a strisce azzurre addobbato da una moltitudine di sfavillanti lucine colorate e con alcuni tavolini bianchi all'esterno.
Dopo aver mangiato si sedettero in un parco lì vicino a chiacchierare e a prendere il sole. Faceva parecchio caldo, e quando finirono gli argomenti di conversazione Brooke aprì il suo inseparabile zaino a motivi tribali e ne tirò fuori alcune tempere, dei pennelli e alcune tele. Dakota e lei passarono il resto del pomeriggio a dipingere, e alla fine ne uscirono entrambe sporche di tempera e accaldate.
-Vieni a casa mia? - suggerì Brooke - verso le sei e mezzo mia madre dovrebbe essere fuori e mia sorella ci farà compagnia. Dakota acconsentì, e le due si avviarono.
La serratura scattò, la porta si aprì e tutto quello che venne dopo accadde lento e ovattato. L'odore ferroso del sangue si era diffuso in tutta la casa, riempiva le narici di Brooke e le arrivava fino alla bocca dello stomaco. Le girava la testa e proseguiva a tentoni verso il salotto. Lì il fetore si fece più denso, sua madre e lo zio Jonatan erano seduti sul divano; sembravano bambole di pezza dallo sguardo vacuo. Erano morti. Gli strilli spaventati di Dakota le arrivavano lenti e pesanti, quasi venissero da un'altro posto. In un'angolo giaceva un ciondolo da cui pendeva un cristallo bianco insanguinato. Chloe. Le lacrime rigavano il volto di Brooke, sua sorella, che fine aveva fatto? Da lontano le arrivò la propria voce, diceva qualcosa a proposito di andare a chiamare qualcuno. Poi il buio, la sua vista si appannò offuscata dalle lacrime e il mondo si spense.
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Il Gatto Nero
AdventureBrooke è una ragazza indipendente che ama vagabondare nelle campagne vicino alla sua città. Ma sono ormai anni che cerca di scappare dalla sua famiglia e di girare il mondo. Un giorno però ci riuscirà e attraverso i suoi viaggi verrà a scoprire un s...