Brooke indietreggiò, il mare le arrivava fino alle ginocchia, sopra gli stivali di gomma gialli e le inzuppava i pantaloni. La barchetta di legno veniva trascinata dalle onde verso il largo e presto sarebbe scomparsa del tutto. Will se ne stava immobile davanti alle due ragazze spaventate e sconvolte, il suo bulldog correva sulla sabbia bagnata abbaiando di tanto in tanto.
-Tu....- Brooke disse esitante. -Tu sei quello che mi ha mandato questa lettera?- E tirò fuori dalla tasca una busta bagnata e stropicciata. Will sembrò non capire. -No, io non so nemmeno chi voi siate.- Nina lo guardò sospettosa. - Perché dovremmo dirti chi siamo? In fondo potresti anche essere un pazzo, e comunque non ci saresti d'aiuto.- Will accennò un sorriso. -Hai ragione potrei essere un pazzo e potrei farvi sbranare da Dexter.- Indicò il suo bulldog.-Andiamo...in quale universo vivete? In quello di James Bond? E per quanto riguarda il fatto che non vi sarei utile, beh.. non ci giurerei, in quella grotta ho viveri coperte e fuoco. È quello che posso offrirvi se mi dite chi siete.-
Le ragazze si guardarono a lungo, sembravano dialogare col pensiero. -Io sono Brooke, e lei è Nina.- Will sorrise e fece cenno di seguirlo.
Si ritovarono all'interno di una grotta, somigliava molto a quella che frequentava Brooke a Creeckhood.
Will le fece accomodare su due sacchi a pelo che aveva di riserva, passarono la serata mangiando mashmellows e chiacchierando. Si scoprì che Will viveva in una casa poco lontana con due suoi amici, il suo sogno era di diventare un naturalista e si era trasferito in Scozia per studiare alcuni tipi di alghe. Le ragazze però erano restie a raccontare il vero motivo della loro visita, e si limitarono ad evitare l'argomento. Quando il cielo iniziò a tingersi di uno sfumato viola scuro, Nina annunciò che sarebbe rimasta sveglia tutta la notte, dopotutto non si fidava di quel ragazzo. Però non durò molto, a metà della serata crollò e Brooke la avvolse nel suo sacco a pelo. Will si addormentò poco dopo. Nel frattempo, la notte aveva ricoperto ogni cosa di un buio denso e silenzioso, una sottile stellata vestiva il cielo come un pizzo scintillante e una leggera nebbiolina aleggiava sopra le onde illuminata dalla luce argentea della luna.
Brooke chiuse gli occhi inalando l'umida aria salmastra, e lasciandosi cullare dallo sciacquio delle onde, si addormentò.
Era l'alba, le nuvole erano tinte della luce dorata e rosea che emanava il sole. Will era inginocchiato dentro l'acqua, una leggera brezza gli pettinava i riccioli albini.
Brooke si avvicinò.
-Buongiorno, hai dormito bene? Nina è andata ad esplorare la costa, non dovrebbe essere lontana se vuoi puoi raggiungerla.- La voce di Will risuonava più acuta, distaccata,eterea. Brooke mosse qualche passo verso di lui. I suoi riccioli erano sempre più vicino quando si girò. I suoi occhi erano neri e dilatati, le sue mani lunghe munite di sottili artigli, la sua pelle era bianca,pallida e la sua bocca piegata in un ghigno, quasi perverso. Ma dietro tutta quella lucentezza c'era qualcosa di sbagliato, lasciava intravedere un'anima nera e marcia. Brooke lo fissò per qualche secondo prima di rendersi conto che le sue bianche mani erano coperte di sangue, l'acqua intorno a lui era densa e scarlatta. Più avanti giaceva il cadavere di una ragazza. Orripilata, superò Will e corse verso il cadavere che spostò per poterlo vedere in faccia. Le labbra erano carnose e delicate, pallide chiazzate di leggerissimi lividi, e colorate solo da un rivolo di sangue vermiglio. I lunghi capelli ramati scendevano morbidi lungo il corpo, solcato da lunghi tagli profondi.
Chloe.
Brooke lanciò un grido, un raccapricciante grido di dolore. Si sentiva come se una profonda ferita, ormai cicatrizzata, si fosse all'improvviso riaperta. Will canticchiava sommessamente e rideva. L'acqua si era tramutata in denso sangue scarlatto, il cielo non era più rosato ma bensì nero pece. La scogliera era coperta di crepe da cui scendeva lento un liquido verde petrolio. Brooke si guardò il petto: un paio di mani le avevano aperto uno squarcio dall'interno. Erano sporche e nere. Lo squarcio si allargò sempre di più e ne uscì Chloe, sporca e grondante di sangue nero. Brooke si guardò intorno ma le si era appannata la vista, cadde a terra sopraffatta dal dolore che le aveva procurato le ferita nel petto, e l'ultima cosa che vide furono le nuvole bianche che sembravano aleggiare invariate sopra quel mondo sporco e corrotto.
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Il Gatto Nero
AdventureBrooke è una ragazza indipendente che ama vagabondare nelle campagne vicino alla sua città. Ma sono ormai anni che cerca di scappare dalla sua famiglia e di girare il mondo. Un giorno però ci riuscirà e attraverso i suoi viaggi verrà a scoprire un s...