La brughiera era vasta, sconfinata, si estendeva per chilometri e chilometri senza che si riuscisse a vederne la fine. Poche collinette rocciose interrompevano il monotono paesaggio. Stesse cose, stessi colori. L'arancione tendente al rame, alternato al giallo fieno e al verde scuro erano i colori dominanti. Un ruscello tanto secco quanto grigio e triste percorreva l'interminabile brughiera, dando l'idea di una sottile ferita dolorante. In più faceva caldo. Il sole, una gigantesca palla di fuoco lontana miliardi di chilometri, sembrava riversare tutto il suo calore sulle teste di cinque ragazzi, stanchi e assetati. Will e Jules camminavano in testa alla compagnia, seguiti da Brooke, immersa nei suoi pensieri e da Nina e Glicerina, che tanto era magro sembrava quasi sul punto sciogliersi sotto il sole cocente.
-E allora io gli ho detto: non puoi cucinare una torta senza il lievito, ma... va tutto bene?- Jules rivolse uno sguardo preoccupato a Will, che lo guardò a sua volta con sguardo sorpreso, un po' perché era la prima volta da quando avevano iniziato a camminare che smetteva di parlare, e anche perché era stato colto nel bel mezzo di un pensiero.
-Si, si... Scusami non stavo ascoltando, cosa dicevi a proposito dei dischi in vinile?- Julian fece roteare lentamente le palle degli occhi. -Quello è stato circa un quarto d'ora fa. Lascia stare... comunque volevo chiederti, dove le hai pescate?- disse, alludendo alle ragazze. -Le ho conosciute ieri sera, erano appena arrivate sull'isola e così abbiamo fatto amicizia.-
-Belle amicizie che fai, soprattutto quando hanno gli occhi azzurri...-
-Pensavo che a te piacessero verdi.- ribatté Will. -Infatti. Gli occhi blu sono più sui tuoi di standard...- rispose Jules, e le labbra di Will non poterono fare a meno di incurvarsi in un timido sorriso.Poteva davvero fare così caldo in Scozia? Nina asciugò l'ultima goccia di sudore dalla fronte e inspirò profondamente. Quando aveva accettato di unirsi ad una compagnia così sgangherata? E soprattutto perché? Anche se a dir la verità Glicerina e Julian non erano niente male, anzi erano piuttosto simpatici. D'altro canto, in Will c'era qualcosa che non la convinceva, forse i modi gentili, forse l'inaspettata accoglienza, ma non le piaceva neanche un pochino.
-Da quando fa così caldo in Scozia?- chiese, dando voce ai suoi pensieri. -Secondo me è colpa del riscaldamento globale, magari tra qualche centinaio di anni in Scozia vivranno pantere, leoni, magari perfino gli struzzi!- rispose Glicerina, alimentando in Nina un già molto forte desiderio di morte. -Come no! Magari si elvolverà qualche nuova specie, tipo dei cani con sette gambe o dei koala giganteschi.- Glicerina annuì con fare concitato. -Ascolta, anziché fondare assurde teorie ti andrebbe di dirmi tra quanto arriveremo?- Nina non era molto abituata a camminare e le facevano male le gambe. -Beh, dovremmo essere arrivati, vedi questa collinetta rocciosa? Dovrebbero essere proprio qua dietro.-Brooke superò la parete di roccia che aveva accanto. Davanti a lei si aprì uno scenario magnifico; un ampio laghetto di acqua azzurrissima e limpida era circondato da spigolose roccie color carbone, il sole e le nuvole si specchiavano sulla superficie e una leggera brezza la increspava leggermente. Tre cascate scaturivano da una spaccatura nella roccia e si tuffavano nel lago.
-Vogliamo fare un bagno?- Propose Will.
Trascorsero il pomeriggio giocando nell'acqua e tuffandosi dalle rocce. In lontananza sorgevano delle montagne nerissime che si stagliavano contro il cielo. Will ebbe l'occasione di conoscere meglio Nina e Brooke, quest'ultime legarono con Jules e Glicerina.
Durante le ore successive Brooke si scordò di tutto. La sua famiglia, la sua fuga, sua sorella, le sue paure, parvero scomparire dietro le risate e il divertimento di quel pomeriggio. Amava la sensazione che le dava l'acqua; si sentiva libera, fresca.
Si tuffò sott'acqua e rimase ad osservare gli ultimi raggi del sole che filtravano attraverso la superficie; l'acqua era dipinta d'oro e blu scuro. Guardò verso il cielo. Le nuvole erano ormai scure, illuminate debolmente dalla fievole luce dorata che il sole emanava stancamente. Era ora di andare.
Uno alla volta uscirono dal lago, stanchi, bagnati e sorridenti. Il vento soffiava sulla pelle, dava i brividi.
Dopo tanto tempo Brooke era davvero felice e spensierata, quell'acqua poteva davvero essere miracolosa?
STAI LEGGENDO
Il Gatto Nero
AventuraBrooke è una ragazza indipendente che ama vagabondare nelle campagne vicino alla sua città. Ma sono ormai anni che cerca di scappare dalla sua famiglia e di girare il mondo. Un giorno però ci riuscirà e attraverso i suoi viaggi verrà a scoprire un s...