venti.

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josh spostò di poco il cappuccio dalla testa e guardò il suo piccolo orologio da polso, distrattamente.
le lancette segnavano mezzanotte e un quarto.

cazzo, era davvero così tardi?
il tempo era passato troppo in fretta.
fortuna che era un venerdì sera

freddoloso com'era, tirò su di nuovo il cappuccio della felpa.
continuò il suo discorso, riprendendo a parlare della sua batteria
non aveva mai parlato così tanto a qualcuno nella sua vita, forse
lui e tyler stavano discutendo dei vari strumenti musicali da mezz'ora oramai

teneva lo sguardo basso, mentre parlava, ad osservare i vari sassolini e fili d'erba ai piedi della panchina.
riusciva a percepire lo sguardo di tyler attraverso la stoffa della felpa, fisso su di lui.

arrossì, tyler era davvero particolare, si spinse a dire che era davvero bello.

sapeva di essere bisessuale, ma poche volte si era ritrovato ad apprezzare così tanto la bellezza maschile.

detto ciò, non poteva non arrossire quando si ritrovava a parlare da solo, con un ragazzo come tyler ad ascoltarlo vicino a lui.

alzò lo sguardo e si girò a guardare il ragazzo.

la loro vicinanza lo fece arrossire ancora di più, divenne così rosso che il suo vecchio colore di capelli al confronto non era nulla.

si schiarì la voce, vedendo che tyler non osava allontanarsi di nemmeno un millimetro.

c'erano appena un paio di centimetri fra i loro nasi

fu tyler a muoversi per primo, si avvicinò lentamente, così piano che josh giurò di sentirsi svenire per l'eccitazione.

sentì le labbra fredde del moro sfiorare le sue, che al contrario erano calde come il fuoco, probabilmente come le sue guance.

rimasero così una manciata di secondi, tyler che si muoveva sulla sua bocca, lento e lascivo, e josh che si sentiva scoppiare.
non aveva mai fatto nulla del genere, non si era nemmeno mai seduto così vicino a qualcuno.

ma che cazzo stai facendo?

non lo conosci neanche

magari è tutta una pagliacciata e lui ed alex se la rideranno

è tutta una finta organizzata da loro due, ti pareva che ti chiedesse davvero di uscire?!

smettila immediatamente finisci con questa cazzata.

josh riemerse dai suoi pensieri.
si staccò di colpo, lasciando tyler sorpreso.
quando il moro riaprì gli occhi lo fissò con uno sguardo da cucciolo bastonato.

"s-scusami tyler, i-io non posso.." si alzò "a-abiti qui vicino hai detto? b-bene, buonanotte" disse frettolosamente, scendendo a grandi passi la collinetta ed avviandosi verso la macchina.

"no, fermo, josh aspetta!" esclamò tyler, anche se l'altro era troppo lontano per sentirlo.
il ragazzo si prese la testa fra le mani, alzandosi in piedi.
tirò persino un calcio alla panchina, urlando una bestemmia.
aveva davvero rovinato tutto, era forse sbagliato?

josh salì in macchina e poggiò la fronte sul volante, esasperato.
voleva urlare, ma dubitava che la sua voce potesse arrivare a tanto.

bravo, hai fatto bene

adesso riportaci a casa


// il mio capitolo preferito so far!!!

røck 'n' røll suicide || jøshler Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora