ventidue.

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josh fissò lo schermo del cellulare, la conversazione con tyler ancora aperta.

sospirò pesantemente, si sentiva una persona di merda per le sue azioni.

lascialo perdere,
tanto lo conosci appena, non perdi molto

stai zitto, non voglio sentirti

diede un'occhiata all'orologio, erano le due e dieci

aveva inviato la sua risposta all'una e quarantacinque, ma tyler lo aveva visualizzato quasi subito e adesso il suo ultimo accesso risaliva a un minuto dopo il suo messaggio

gli occhi iniziarono a fargli male, ma non sapeva stabilire se fosse la stanchezza o le lacrime.

vuoi piangere? di nuovo?

il suo respiro si fece pesante e ben presto iniziò a singhiozzare.

piagnucolone

bloccò lo schermo del telefono e lo butto malamente sul comodino.
i singhiozzi aumentarono, facendo scendere copiose lacrime.

josh poggiò la testa sul cuscino, fissando il soffitto.
era attraversato da spiragli di luce, provenienti dalla serranda della finestra semi aperta, che creavano nella stanza una penombra che lasciava intravedere i colori di alcuni oggetti.
pianse tanto, addormentandosi poi stremato e con un mal di testa assurdo.

debole

røck 'n' røll suicide || jøshler Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora