ventotto.

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capitolo in cui è presente smut 🌼 ho segnalato i punti, stay safe please

"rimani a dormire qua, ragazzo?"
chiese suo padre, col suo solito tono schietto.

tyler fece per rispondere ma josh prese parola "sì, ho un materasso in più sotto al letto, ricordi?"

i suoi genitori si raccomandarono più volte, prima di uscire di casa.
volevano passare una sera fuori solo loro due e, poi, dovevano andare a riprendere i suoi fratelli dalla festa.
non sarebbero tornati prima delle due di notte, probabilmente.

josh portò tyler a vedere la sua camera, chiudendo la porta a chiave, come faceva sempre quando i suoi fratelli rompevano i coglioni.

la stanza era abbastanza grande, considerato che in un angolo vi era un batteria di dimensioni medie.

tyler si guardò intorno, sorridendo
si avvicinò alla batteria, osservandola da vicino e complimentandola con josh.
aveva dei bei colori, le varie parti dello strumento erano decorate con adesivi di teste di alieno e teschi rossi su sfondo nero.

josh si mise a sedere stancamente sul letto, osservandolo.

"scusa per i miei genitori," disse, portandosi una mano alla nuca "a volte sono proprio... pesanti"
"non ti preoccupare, a me sono sembrati simpatici" esclamò il ragazzo prendendo in mano le bacchette, rigirandosele fra le mani.

ci furono qualche momento di silenzio, poi la voce di tyler risvegliò dai suoi pensieri il ragazzo.

"perché non hai detto ai tuoi che cosa abbiamo fatto venerdì sera?" disse, quasi con un tono da cuore spezzato, osservando lo strumento.

l'altro sospirò, "non gli dico sempre tutto, anzi," abbassò lo sguardo, muovendo i suoi piedi sopra al tappeto "la maggior parte delle volte non si accorgono nemmeno di me" le ultime parole uscirono fuori sottoforma di risolino.

tyler lo guardò con uno sguardo comprensivo, restando però in silenzio.

dalla tasca posteriore dei jeans tirò fuori un piccolo pacchetto di sigarette, guardando josh per avere una conferma se si potesse furmare dentro la camera.

l'altro lo guardò, facendo spallucce "basta che tu apra un po', " sorrise appena. "puoi buttare la cenere qua" disse indicando un piccolo contenitore sopra il comodino, riempito di trucioli di matita e carta straccia.

il moro si avvicinò alla finestra, tirando appena su il telaio. si accese la sigaretta ed espirò il fumo verso l'esterno.

qualche secondo più tardi, si avvicinò a josh.

fermandosi davanti a lui, in piedi, distante un paio di passi

"perché hai detto a tuo padre quella cosa, prima?" parlò con un tono che josh non aveva mai sentito provenire dalla bocca di tyler "vuoi davvero che rimanga?" la sua voce era bassa, roca

si avvicinò ancora al ragazzo, che lo osservava, quasi inerme "m-mi piacerebbe, e-e poi non sap--" non riuscì a trattenersi dal balbettare, ma, in fin dei conti, come poteva pensare lucidamente quando aveva tyler così, vicino?

il moro lo interruppe, mettendosi a sedere, lentamente, sopra le sue gambe

si guardarono negli occhi per degli infiniti secondi

josh si sentiva scoppiare, non aveva mai avuto qualcuno così vicino

riusciva a sentire il rossore sulle sue guance farsi più intenso ogni istante che passava.

"perché non hai voluto baciarmi, l'ultima volta?" parlava con un tono grave, dissoluto "ti piaccio, josh?" ad ogni parola la sigaretta ballettava, muovendosi insieme alle sue labbra e liberando un piccolo filo di fumo.

i loro visi erano veramente vicini, riusciva a sentire la sua colonia sovrastare il puzzo di fumo.

josh mosse la testa velcemente, annuendo, imbarazzante come un bambino di sei anni.
a quella risposta, tyler, si sistemò meglio sulle sue gambe, facendo quasi gemere il ragazzo, inesperto e nuovo di tutta quella situazione.
ridacchiò, sentendo la sua voce

si tolse la sigaretta di bocca, lasciando uscire una grande nuvola di fumo bianco

TW// smut
se non volete leggere, potete saltare alla fine del capitolo 🌼

la poggiò, poi, alle labbra di josh, facendogli prendere un tiro.

quando allontanò la cicca da entrambi, fece congiungere le loro labbra, baciando il ragazzo lascivamente.
iniziò piano, sentendo le labbra inesperte di josh muoversi titubanti.
si allungò verso il comodino, senza staccarsi da lui.
spense velocemente la sigaretta e tornò nella posizione di prima, portando una mano nei capelli di josh.
quando si staccarono, entrambi rossi ma per motivi diversi, rimasero a guardarsi per dei lunghi momenti
"vuoi davvero farlo, josh?"
l'altro annuì, questa volta molto più sicuro

con le mani che gli tremavano, iniziò a sbottonare la camicia di tyler
togliendogliela di dosso e buttandola sul pavimento.
tyler approvò quel gesto, sorridendo a trentadue denti

gli tolse la maglia, gettandola insieme alla camicia.

tyler spinse lentamente josh, facendolo stendere sul materasso.
gli sbottonò i jeans, lasciandolo in boxer.

il moro si alzò in piedi, spogliandosi a sua volta.
salì a cavalcioni su di lui lo baciò.
il ragazzo sotto di lui mugolava, accarezzando il suo corpo.

tolto anche l'ultimo indumento, entrò dentro tyler, lasciando che un verso di piacere uscisse dalla sua bocca.

i due corpi si muovevano insieme, liberando, all'unisono gemiti e suoni al limite dell'osceno.
josh si godottea vista che aveva, il corpo snello di tyler, col suo petto e braccia piene di tatuaggi, che si muoveva sopra di lui, gli occhi socchiusi e la bocca aperta alla ricerca di aria.

quando il moro raggiunse l'apice, dalla sua bocca uscì un sonoro gemito, più forte degli altri e più acuto.
la voce del ragazzo non fece durare molto di più josh, che lo seguì pochi istanti dopo.

i due rimasero così per un paio di minuti, sudati e coi muscoli stanchi in tensione.
tyler si accasciò accanto a lui, con la testa sopra il suo petto.
il respiro irregolare di entrambi era l'unico suono della stanza, un effimero paragone, considerando i rumori immorali che la popolavano qualche istante prima.

//puttana tyler is my fave tyler
long ass chapter ma ve lo meritavate

POWER BOTTOM!TYLER È LA MIA COSA PREFERITA OKAY BHO SCUSATEMI NON SCRIVO MAI SMUTT

røck 'n' røll suicide || jøshler Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora