Il Nuovo Compagno Di Classe||Gennaro Raia

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Mi svegliai in anticipo.
Quando ritornai in stanza Genn si era già svegliato.
-buongiorno-
Disse con voce rauca guardandomi
-buongiorno-
Gli dissi io
-devo andare a casa mia, ho tutta la roba lì-
-va bene, andiamo-
Presi il mio zaino con me, non mi andava poi di ritornare di nuovo in casa.
Quando entrammo a casa sua, vidi sua madre mentre piangeva venire verso di Genn e abbracciarlo.
E stessa cosa fece il resto della famiglia.
Lo stavano tutti abbracciando.
Quando sciolsero l'abbraccio, sua madre disse
-eravamo tutti così preoccupati per te-
-mamma sto bene-
-ho dormito dalla mia ragazza-
Mi presentai a tutti.
-menomale che stai bene, avevo così paura-
-mamma basta sto bene-
Dopo aver detto questa cosa tutta la famiglia se ne andò a farsi i fatti propri.
Andammo in camera sua.
Lui prese dei vestiti e disse
-vado a farmi la doccia, faccio presto-
-va bene, muoviti-
Dopo dieci minuti aveva già finito.

Lui mi prese per i fianchi e disse
-ti amo-
Neanche il tempo per dirgli qualcosa che ci stavamo già baciando.
Ad un tratto la porta si aprì
-Genn comunque...-
Noi ci staccammo e guardammo chi fosse .
Era sua madre.
-scusate-
E chiuse la porta.
-che figura di merda-
Dissi io
Lui iniziò a ridere.
-andiamo a fare colazione?-
Chiese lui
-si-
Presimo la nostra roba e la appoggiamo in sala. Entrammo in cucina e ci fecimo un panino alla Nutella. Mentre mangiavo il panino venne sua madre verso di noi e disse
-siete bellissimi insieme-
Io diventai tutta rossa.
-grazie-
Le dissi.
-sei veramente bella, mio figlio non ha dei gusti così orribili alla fine-
Ero diventata rossa anche più di prima.
-mamma smettila, guarda sta per morire ed io ho bisogno di lei-
Stavo per morire veramente ora.
Mi sentivo bruciare le guance, Genn venne verso di me e mi abbraccio. Sua madre disse
-va bene vi lascio soli-
e se me andò
-Ti amo-
Mi sussurrò all'orecchio
-anche io- gli dissi io.
Ero follemente innamorata di Genn.

Guardammo l'ora e notammo che dovevamo andare a scuola.
Presimo la nostra roba ed uscimmo.
-Oggi sará una lunga giornata a scuola dato che probabilmente le prof e il preside vorranno ucciderci-
Gli dissi
-Vabbe' ma siamo insieme-
Quando arrivammo a scuola tutti erano giá in classe, quando entrammo ad accoglierci c'era il preside.
-oh bene, oggi non siete scappati-
Disse lui
-venite con me, anzi no camminate davanti a me dovete andare nel mio ufficio non vorrei mai che scappaste come ieri-
Quando arrivammo nel suo ufficio ci fece sedere su due sedie difronte alla sua scrivania, da sotto di essa io e Genn ci tenevamo la mano. Lui ci guardava tutto incazzato.
-avete qualcosa da dire a riguardo  quello che è successo ieri? Anzi no vi dò cinque minuti per pensare una risposta-
E se andò.
-che cazzo diciamo ora?-
Domando Genn
-chiediamo scusa, funzionano sempre-
-solo scusa? dovremmo fare un discorsone-
-mi inventerò qualcosa al momento-
Arrivò il preside
-allora parlate-
-ci scusi tanto per la cosa che è successa ieri, non so cosa ci sia preso...siamo solo degli adolescenti... facciamo cose e poi ce ne pentiamo, e noi ce ne siamo pentiti molto...ci scusi-
Gli dissi
-va bene va bene per questa volta ve la siete cavati, potete andare-
Quando fummo fuori dal suo ufficio Genn mi guardò
-cosa?-
Gli chiesi mentre scendevamo le scale per andare in classe
-davvero te ne sei pentita?-
-ma coglione era per levarci quel vecchio dalle palle-
Quando fummo davanti alla porta della nostra classe lui disse
-ti crederò solo quando mi bacerai-
E poi si avvicinò a me, ci baciammo.
-ho detto di andare in classe non di fare queste cose-
Disse il preside
Noi ci staccammo e bussammo alla porta, quando sentimmo avanti aprimmo.
Ci guardavano tutti male, noi andammo verso i nostri posti.
Ero appena arrivata a scuola ma non vedevo l'ora che arrivasse la quinta ora per andarmene.