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-Perché giudico le persone senza conoscerle-

-Anch'io mi comporto così...-

- e ti reputi una persona di merda?-

- Sì... ma non solo per questa cosa...-

- e per cos'altro?-

- non importa-
Sussurrai.

- L'altra volta mi sono messo a prenderti per il culo anche se non ti conoscevo-

Disse riferendosi a quella volta dove rideva con i suoi amici di me.

- lo so...-

-era da tanto che non ridevo così...-

Dopodiché sentì dei singhiozzi.

- Genn?-

I singhiozzi si fecero sempre più forti.

Accesi la luce ed andai verso di lui

Mi sedetti, per terra, accanto al suo letto.

- Genn?-

Dissi avvicinandomi alla sua faccia che era coperta dalle sue mani.

Gli presi le mani e le spostai dal suo viso.

Lui si sedette e se le rimise in faccia, e continuò a piangere.

Mi alzai da dove ero seduta prima e mi misi di fianco a lui.

Feci la stessa cosa che avevo fatto prima, presi le sue mani che aveva messo sul suo volto e questa volta invece di spostarle e basta le presi tra le mie mani, in questo modo non poteva rimettersele in faccia.

-Genn, smettila di piangere.-

Dissi lasciandoli le mani per poi asciugare le lacrime con il dorso della mia mano.

- Vuoi parlarne?-

Lui scosse la testa.

- Okay, è tardi... se te la sentirai me lo dirai domattina-

Mi alzai per andare a dormire

-Resta ancora un po' qui, accanto a me-

Disse quasi in un sussurro.

Mi girai e lui mi guardò con una faccia supplichevole.

-okay-

Gli dissi

Mi rimisi dov'ero seduta prima.

In realtà non so perché non ho fatto finta di nulla.
In realtà non so perché mi sono preoccupata per lui.
In realtà non so perché sono venuta a consolarlo.
In realtà non so perché gli ho asciugato le lacrime.
In realtà non so perché non sono andata a dormire.
In realtà non so perché sono qui, ora, accanto a lui.
So solo una cosa.
Sentivo di dover fare queste cose.
lo guardai, aveva ricominciato a piangere.

-Genn..-

Lui mi guardò e dopo di che si catapultò tra le mie braccia.
Ricambiai l'abbraccio.

-Grazie...-

Disse a bassa voce, era talmente bassa che a malapena avevo sentito cosa aveva appena detto.
Restammo in quella posizione per non so quanti minuti.
Iniziai a sentirmi stanca, decisi di chiudere gli occhi per un attimo.
Mi addormentai.
Verso pomeriggio, quando mi svegliai, vidi che ero sdraiata accanto a Genn e lui aveva il suo braccio attorno la mia vita.

Delicatamente la tolsi e mi alzai, lentamente per paura di svegliarlo, mi misi sul mio letto e cercai di riprendere sonno.

-Oh, levati dal mio letto, scemo-
Aprì gli occhi, era Alex.
Genn si alzò barcollando e si mise sul tappeto.
Ormai non avevo più sonno perciò mi alzai.
Andai in bagno a farmi una bella doccia.
Una volta che uscì Alex mi disse
-stasera vengono due miei amici, se vuoi puoi restare con noi a fare la scema-
-Certo-
Dissi ridendo.


Il Nuovo Compagno Di Classe||Gennaro RaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora