IX

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Canzone Capitolo: Love You GoodBye ; One Direction

If tomorrow you won't be mine.
Won't you give it to
me one last time.
Oh, baby
let me love you goodbye

E così, quel gran pezzo di merda di Dio, ha deciso di giocarmi un brutto - bruttissimo - scherzo.

In fondo mi sono sempre lamentate del fatto che non viaggiavo.
Cosa posso chiedere di più se non un bel viaggetto di andata (e forse di non ritorno) per l'Europa?
Va bene, tralasciando il fatto che il ritorno non è assicurato, perché nemmeno la mia vita è assicurata.

Ma dai!, se mio padre ha resistito alla Prima Guerra io posso resistere alla seconda eh!

Cioè, più che altro ci spero.

E oggi la voglia di rimanere nel letto si fa più acuta, e credo anche mi madre non voglia venire qui a svegliarmi, tanto meno Miss Elizabeth.
E allora mi devo alzare da solo, con le ginocchia che sbattono, e le lacrime che stanno per scendere mi alzo.
Lo zaino ingombrante già pronto, e io devo andare.
Con i saluti non sono bravo, quindi si, mi sono vegliato un'ora prima, mi farò dare uno strappo da Niall e ciao ciao.
Non voglio vedere la mamma piangere, o ste minchiate varie.

Vorrei vederlo prima di partire, ma è difficile, anzi, impossibile che succeda e allora entro nella macchina di Niall che è arrivata silenziosamente nel mio vialetto.

La macchina non va troppo veloce, non come il solito perlomeno, e stiamo zitti.
Perché per la prima volta non c'è davvero niente che si possa dire.

E poi delle urla, io lo sento il mio nome urlato, non sono mica pazzo, perché, infatti Niall frena, e me lo ritrovo dietro la macchina.

Lì, tutto sudato con solo una canottiera e dei calzoncini corti.

«Lou! Senza salutarmi te ne vai? Che gran bastardo.», sputa guardandomi mentre scendo dalla macchina.

Poi mi si avventa, non preoccupandosi del fatto che dentro la macchina ci sia il mio migliore amico - Che crede io sia etero.
Mi tocca i capelli, li tira, poi le mani passano per la mia faccia e la tasta morbosamente, però gli occhi li tiene chiusi.
Non mi guarda, non con gli occhi almeno.
Credo lui stia studiando la mia anima.

Le mani sul collo, callose ma morbide e forti, e il mio collo stretto nei singhiozzi che non rilascio.

«Prometti. Prometti che tornerai.», mi sussurra 'ste parole sulle labbra bagnate dalle lacrime.
Con il fiato caldo e dolce che mi inumidisce bocca, occhi, e riscalda la mia gola chiusa.

Io non prometto manco a mia madre di non finire la torta che prepara, figuriamoci promettere di non morire.

Ma annuisco frettolosamente e premo al fronte contro al sua; e allora spalanca gli occhi e mi guarda.
Stiamo a fissarci senza parlare.

Le sue mani sul mio collo, eppure io lo sento dappertutto.

«Oh Lou... Come puoi farmi questo.», lo dice così, mi fa male sentirlo triste sa'.

Le sue labbra che toccano la mie ma mai davvero.
E non mi interessa di Niall là dentro la macchina, e allora mi ci tuffo dentro, in tutto quell'amore, che è assurdamente nato in poco tempo.

Piangiamo e singhiozziamo e mordiamo, il sangue che macchia le labbra, ma non ci interessa.
Le sue mani sul collo e le mie sulle sue guance morbide.
Poi tiro i capelli lunghi e ci stacchiamo.

«Questo non è un bacio d'addio coglione!», lo urla indietreggiando, allontanandosi da me.

«Haz..io-»

Si tappa le orecchie, «dimmelo quando torni.», fa così e poi «vattene!» a mammet'.

Ma me ne vado davvero.
Che mi giro indietro ad ogni passo, e lui sta lì, inginocchiato sull'asfalto a guardarmi, con le mani sulla pancia, mentre le lacrime scendono in fretta.
Si dondola, e le mani stringono il tessuto della sua canottiera.

«Vattene Louis!», lo urla con rabbia, come se mi odiasse.

E allora entro nella macchina e non mi giro più, ma io lo so.
Lui sta lì ad aspettarmi.


n/a
CORTISSIMO MA DEVO.
AMATEMI PER L'AGGIORNAMENTO BITCHES

Adiaforía ( Larry Stylson )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora