Fragola e Limone

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Ed ecco che arriva il lunedì, i corsi sarebbero iniziati alle 9 così sul gruppo di whatsapp io Leila Fede e Luca ci siamo messi d'accordo sul vederci alle 8 al bar.

Io e Luca siamo i primi ad arrivare

"Eii fragola" mi saluta

Fragola? E da quando mi chiamavo fragola io?

"Fragola?" gli chiedo

"Si fragola, ricordi il tuo gelato?"

"Ah quindi tu saresti limone?"

"Limone a sua disposizione" scherza ed intravedo un sorriso malizioso, immagino a cosa stia pensando

"Eh se volessi essere io Limone? Sono una ragazza acida"

"No tu sei fragola perché ogni volta che ti guardo diventi rossa come una fragola"

A questa poi, io rossa?

Scoppia a ridere e io con lui.

Quello che gli ho detto peró è vero, sono acida soprattutto coi maschi, per via di mio padre...
Mia madre lo cacció di casa anni fa per via del suo carattere violento, é per questo che vivo sola con mia madre... Lei é la mia famiglia e io sono la sua.

"Tutto bene fragolina?" mi chiede Luca vedendomi pensierosa

"Si scusa ero con la testa fra le nuvole! Guarda ci sono Fede e Leila" cambio argomento

Facciamo colazione e ci dirigiamo verso l'aula

"Con cosa iniziamo?" chiede Federico

"Abbiamo economia aziendale fino alle 11" risponde subito Leila sorridendogli, quei due non me la raccontano giusta.

Entriamo in aula e Leila si siede nella prima metà dell'aula perché non vede bene da lontano, noi la seguiamo e ci sediamo.
Poco dopo arriva il docente, un uomo sui 40 anni molto affascinante, ci illustra il modo in cui avrebbe svolto il corso e la modalità dell'esame

"Detto ciò iniziamo, chi di voi ha già avuto a che fare con la partita doppia?" chiede il docente

Io e un'altra gran parte (un centinaio) della classe alziamo la mano, Luca mi guarda stranito "Ma che è? Io al liceo non l'ho fatto"

"Eh caro roba da ragionieri" scherzo

Il professore stava spiegando le basi della partita doppia quando Luca mi sorride e io ricambio poi mi sussurra all'orecchio "Fragolina sei tutta rossa"

Istintivamente mi copro la faccia dall'imbarazzo e scherzando gli dico "bello di mamma chi te lo dice che sono diventata rossa per te e non per qualcun altro?"

Non so se é solo una mia impressione ma mi sembra di aver visto un velo di malinconia ma poi ride e mi tranquillizzo anch'io.

Prendo una penna e inizio a scrivere tutto quello che il professore dice, mi giro poi verso Luca e lo vedo malinconico.

Quando si accorge che lo sto guardando mi sorride... Eh no caro stavolta non mi freghi, agisco d'impulso, lo prendo da un braccio e lo trascino fuori dall'aula, ci dirigiamo verso alcuni tavoli e guardandolo gli chiedo cosa ha, lui ovviamente fa finta di nulla ma glielo leggo negli occhi, erano tristi... malinconici

Non so cosa mi prende, non dovrei farmi i fatti suoi ma glielo chiedo comunque "È per tua madre vero?"
Vedo i suoi occhi diventare lucidi, forse era arrabbiato...

Cazzo. Perché non sto mai zitta?

Mi sto per scusare quando Luca mi abbraccia.

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