Lotta coi cuscini

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Alessio e Luca hanno passato l'intero pomeriggio al bar a mandarsi occhiatacce, un po' mi sono sentita in colpa per aver praticamente scombussolato il pomeriggio anche agli altri.

"Mia scusa, so che l'hai presa male, non volevo rovinare l'atmosfera al bar oggi, non era mia intenzione credimi, ma vedere quello con un'altra poi... mi dà sui nervi, non sa cosa ha perso" Alessio si scusa con me per l'ennesima volta e non capisco se ciò che dice lo pensa sul serio.

Non è il tipo che si pente delle sue azioni anzi, sono sicura lo dica perché sa quanto mi abbia dato fastidio che mio cugino e il mio ex

Non siete ex, non siete mai stati sul serio insieme

Oh giusto, mi da fastidio che mio cugino e il ragazzo che frequentavo si mettano a dare spettacolo davanti ai miei amici lanciandosi frecciatine come ragazzini immaturi

"Mia, allora?" Alessio richiama la mia attenzione

"Allora cosa?"

"Mai una volta che mi ascolti quando parlo, ti dicevo... se uscissi con Cristiana e tu riconquistassi Luca? Non è una cattiva idea"

"No, non è cattiva, è pessima, non ti farò mai uscire con quella, non ti sacrificherai in questo modo per me"

"Beh sacrificio insomma, l'hai vista, è una bella ragazza e poi devo uscirci qualche volta non sposarla"

"No!"

Alessio mi guarda intimorito e solo ora mi accorgo di aver alzato troppo la voce

"Scusa, non volevo farti arrabbiare, cercavo di aiutarti"

Sale in camera lasciandomi lì come una stupida sul divano e nello stesso istante rientra mia madre, perfetto!

La saluto e le chiedo un aiuto per far pace con Alessio, sa essere molto orgoglioso quando vuole, non mi vorrà parlare con molta facilità.

"Una cheesecake"

"Cosa?"

"Lui le ama, mi perdonerà" Ale è come me, ama il cibo sopra ad ogni cosa, lo conquisterò con una torta

Ahahha auguri

Corro in cucina e preparo tutto, adoro cucinare quasi quanto adoro mangiare e dopo pochi minuti metto il tutto in frigo e raggiungo Alessio in camera per scusarmi e proporgli un patto di pace.

Busso alla porta ma non ricevo risposta, prevedibile, stiamo parlando di quel presuntuoso, orgoglioso, suscettibile... antipatico, di mio cugino

E bello, gentile, alto e muscoloso

Si, anche bello gentile alto e muscoloso okei.

Apro la porta e appena metto piede nella stanza mi arriva un cuscino in faccia, questa è dichiarazione di guerra mio caro!

Lo prendo e avanzando lentamente nel buio cerco di scovare il suo nascondiglio, è un gioco che facciamo da quando eravamo piccoli, lotte di cuscino con tanto di nascondigli improbabili ma ho sempre vinto io e sarà così anche oggi.

Mi nascondo dietro l'armadio e cerco di scoprire dov'è ma sta volta si è superato, non riesco a trovarlo

Magari se io..

"Mi arrendo, mi arrendo, esci fuori hai vinto" dico mettendomi in centro alla stanza, so con certezza che in questa stanza c'è solo un cuscino quindi se ce l'ho io lui non è armato.

"Sicura?" Dice Ale prima di uscire dal nascondiglio

"Si vieni fuori" lo vedo uscire dal letto e non riesco a placare le risate, come ci è entrato là sotto? Non è più un bambino

"Ah ridiamo? Sono felice che tu sia così euforica e io che pensavo fossi qui per scusarti" mi dice avvicinandosi lentamente, troppo lentamente, c'è qualcosa sotto ne sono sicura.

"Si infatti volevo scusarmi e ti ho preparato una sorpresa di sotto sai, per farmi perdonare"

Alessio sussurra qualcosa mentre continua ad avvicinarsi a me

"Cosa? Cosa hai detto Ale?"

"Ho detto" e ormai vicino a me "Che anche io ti ho preparato una sorpresa" e un attimo dopo, grazie a una forte cuscinata, mi ritrovo a terra.

Idiota

Lo sento ridere a crepapelle

"Accendi sta luce, c'è poco da ridere, mi sono fatta male"

Ora vedi!

"Cosa? Oddio scusa Mia" corre ad accendere la luce e mi soccorre "Che hai?"

"Non so, mi fa male la spalla, credo di essermela"

"No no, va tutto bene, fa vedere, vieni qui" mi prende in braccio portandomi sul letto per controllarmi la spalla e appena si distrae prendo il cuscino e glielo tiro in faccia per poi piegarmi in due dalle risate

"Oddio scusa cugino, dovevo vendicarmi, non mi fa male la spalla tranquillo"

"Sei una scema, mi hai fatto prendere un colpo Mia" mi abbraccia così forte che fatico a respirare, lo sento singhiozzare. "Sai quanto tengo a te, non farmi più uno scherzo simile, sono morto di spavento"

Gli alzo un viso per poterlo guardare in faccia e quando vedo che una, due, tre lacrime scendono sul viso mi sento tremendamente in colpa.

Mi si spezza il cuore vederlo cosi, non so cosa dire, cosa fare... Se lui mi avesse fatto uno scherzo simile come minimo lo avrei preso a pugni pur consapevole di fargli a malapena il solletico

"Ale"

"Mmm"

"Scusami"

"Mmm mmm" risolleva il viso e vedo, con sollievo, che non ci sono più lacrime.
"Potrei odiarti a vita per questo sai? Hai la minima idea di quanto mi sia spaventato, di quanto tenga a te? Hai la minima idea di quanto odi in questo momento essere tuo cugino? Vorrei baciarti e farti capire quanto bene ti voglio ma non posso...
Ti prego Mia vattene, ho bisogno di stare solo"

"Ma Ale io"

"Ti prego"

Ho deciso di accelerare i tempi di aggiornamento (università permettendo), per​ completare presto questa storia
Baciii

MIA (Fragola e Limone)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora