Ho bisogno di te

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MIA'S POV

Vuole che resto? Cosa mi deve dire?

Di colpo mi viene in mente il gesto di oggi ai tavolini quando con la mano mi ha fatto il segno "dopo"

Leila e Fede se ne sono appena andati "Fate i bravi" ci raccomandano

"Stanotte mio padre e mio fratello non tornano, sono da mio zio"

"Ah io in realtà pensavo di dover andare via dopo cena"

"Beh" i suoi occhi sono così verdi e lucidi "mi dispiacerebbe restare solo"

"Non dirmi che un ragazzo come te ha paura?" scherzo ma subito me ne pento, sul suo volto c'è della malinconia

"Mia" ha una voce tremante "voglio parlarti di mia madre e non mi va di rimanere solo dopo averlo fatto" abbassa lo sguardo "quando parlo o sento parlare di lei mi capita spesso di fare incubi la notte stessa"

Non volevo lasciarlo solo ma dovevo avvertire mia madre, sto per prendere il telefono quando Luca mi prende la mano e sento dei brividi per tutto il corpo

"Ti prego Fragola, resta, ho bisogno di te"

"Resterò ma devo avvisare mia madre"

"Certo, io nel frattempo preparo il letto"

Prendo il telefono e chiamo mia madre

"Mia finalmente che fine hai fatto?" non era arrabbiata, solo preoccupata

"Si scusa mamma sono da Leila ci stavamo organizzando per i libri da comprare ma si é fatto tardi senza che ce ne accorgessimo, stanotte posso restare qui? I suoi tornano domani e lei non é particolarmente coraggiosa"

"Ma certo tesoro, salutami Leila e buonanotte"

"Buonanotte mamma, ti voglio bene"

"Te ne voglio anch'io" odio mentire a mia madre ma non mi avrebbe fatto dormire da un ragazzo che ho visto solo due volte

"Tutto okei?" mi chiede Luca dalle scale "resti con me?"

"Certo" annuisco "ora prepariamo cena dai"

Dopo aver cenato Luca apre il divano-letto che ora è un letto a due piazze

"Scusa, magari non sarai a tuo agio a dormire con me, se vuoi ho preparato anche il letto in camera di mio fratello"

"Dormirò volentieri con te se mi prometti di non approffittarti di me" sorrido

"Bene ora salta su" mi incita "abbiamo molto di cui parlare"

Siamo entrambi sdraiati su un fianco, uno di fronte all'altro

"Prima che inizi vuoi qualcosa da bere o da mangiare"

"No Luca grazie, sono apposto così"

È così gentile, è una scoperta , quando l'ho visto la prima volta al bar mai avrei pensato che in realtà dietro a quel ragazzo così bello ed estroverso si nasconde un animo così gentile e fragile...

"Sai" inizia "mia madre é morta partorendo Marco, lui ha 8 anni, quando se n'é andata io ne avevo solo 12" fa una pausa si vede che non è facile per lui parlarne "Quando il dottore ci informò che solo uno tra mia madre e Marco sarebbe sopravvissuto io avrei scelto la mamma e penso anche mio padre ma mia madre ci supplicò di prenderci cura di Marco e di lasciar andare lei"

Dai suoi occhi scendono le prime lacrime, gliele asciugo delicatamente e gli prendo la mano

"I primi anni furono devastanti mia nonna materna ci aiutó molto, a 12 anni non sapevo come crescere un bambino e mio padre era caduto in una forte depressione. Io in Marco vedevo la causa della morte di mia madre, non gli volevo bene, non me ne prendevo cura finché.. Ti sembrerà assurdo, sognai mia madre lei mi disse che viveva in Marco e che amava i suoi due figli e avrebbe voluto che si volessero bene" si gira verso il muro per non farsi vedere piangere

"Ei" gli metto una mano sulla spalla "non credere che piangere sia da femminucce, io sono qui per te"

Si rigira e continua "ora io e Marco ci adoriamo sai, io mi prendo cura di lui, é tutta la mia vita... E anche mio padre sta meglio" a quel punto finalmente sorride e nel frattempo gli scende un'ultima lacrima...

Non so cosa mi prende e lo bacio proprio lì dove la lacrima si è posata, vicino alla sua bocca. Lui sembra sorpreso ma poi ricambia baciandomi su una guancia e poi sull'altra poi mi accorgo che il suo sguardo è posato sulle mie labbra. Vede che lo sto guardando e mi guarda anche lui, stavolta negli occhi...
Mi perdo dentro quel verde così profondo sembra che i miei occhi castani si siano uniti ai suoi verdi e stiano facendo l'amore..

Dopo quella che sembrava un'infinità torniamo coi piedi per terra e inizio a parlare io

"Sono felice che ti sia aperto con me, non sai quanto l'ho apprezzato... Se vuoi ora ti racconto la mia di storia"

"Mi farebbe davvero piacere Fragolina" mi bacia sulla fronte "hai detto che i tuoi hanno rotto subito dopo la tua nascita, che é successo?"

"Già, io ho pochissimi ricordi di mio padre, solo qualche foto che mia madre non volle buttare.. Mio padre ha sempre avuto un carattere violento, aggrediva mia madre per sciocchezze e una volta se la prese pure con me"

"Come con te? Quanti anni avevi?"

"Non so dirti con certezza, so solo che ero nel passeggino.. Io e mia madre eravamo appena tornate da una passeggiata quando mio padre tornò da lavoro nervoso..."

È doloroso ricordare quelle cose, io per fortuna ero così piccola che non ricordo nulla sono stati mia madre e mio nonno paterno a raccontarmelo... Lui è sempre al nostro fianco non é affatto come suo figlio.

"Se la prese con mia madre, diceva che doveva muoversi a preparare cena ma erano solo le 17 e c'era tempo... Lei gli rispose che l'avrebbe fatto dopo avermi cambiato... Lui..." sto tremando e Luca se ne accorge perché mi stringe a sé

"Stai tranquilla, continua appena te la senti"

"Prese mia madre per un polso e con la forza la portó in cucina ordinandogli di cucinare all'istante poi si avvicinó a me e..."

"Shhh non continuare se non te la senti"

"Ero piccola non ricordo nulla ma è davvero una cosa orrenda" prendo coraggio e continuo "lui si avvicinò a me, mia madre stava urlando di lasciarmi stare e proprio mentre mio nonno che abitava al piano di sotto arrivò mio padre fece cadere il passeggino con me dentro"

Sto cercando di non scoppiare in lacrime, devo essere forte.. Luca chiude la mano a pugno, è arrabbiato, molto

"Mio nonno aveva visto tutto così lo prese e lo buttò fuori di casa, gli disse che se sarebbe tornato lo avrebbe ammazzato"

Guardo Luca ma il suo sguardo è fermo su un punto della parete e stringe sempre più la mano... Gliela apro e incrocio le nostre mani.. Se ora avesse stretto avrebbe fatto male anche a me ma qualcosa mi dice che non mi farebbe mai del male.

"Non si é più fatto vivo, io e mia madre siamo felici ora e mio nonno è sempre al piano di sotto e ci protegge"

"Da ora ti proteggeró anch'io Mia" mi stringe ancora di più a sé, poggio la testa sul suo petto e mi addormento.

MIA (Fragola e Limone)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora