Capitolo sei

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" Dove mi trovo! Mi sembra familiare questo posto! Eccetto una porta bianca in fondo al corridoio. Faccio lunghi passi da vedere cosa si nasconde dietro la porta quando vengo assalito da un vampiro. " Mi sveglio di scatto nel letto e buio e capisco che sono nella mia stanza.
" È stato solo un sogno! " ripete di continuo il mio subconscio.
Noto che la luce del soggiorno è accesa, mi alzo dal letto nel tentativo di non fare rumore e quando mi avvicino, Marcel è ancora disteso sul divano che dorme. " Proprio non vuole starmi lontano! Non l'ho sopporto! "
Vado in cucina a prendere un bicchiere d'acqua e mi affaccio dal balcone per ammirare il gusto di New Orleans di notte: << È magnifico! >> dico a bassa voce.
<< Si lo so! >> dice Marcel dietro le mie spalle.
Soprassalto e mi giro verso di lui: << Oddio Marcel...! >> dico alzando gli occhi.
<< Che c'è? Ti ho spaventato? >> mi tira verso di sè e mi stringe forte. Sento mancarmi l'aria, riesco a respirare a malapena e i sui muscoli...oddio i suoi muscoli sono così forti! Ma che dici...Henrik agisci!
<< No non mi sono spaventato! >> dico cercando di liberarmi dalla sua presa. Quando ci riesco, entro dentro e vado a sedermi nel divano. Lui mi segue e si divarica sopra di me: << Devo ammettere Henrik che hai degli occhi magnifici! >>  dice facendomi un sorriso.
" Cosa? " La mia faccia diventa rossa dall'imbarazzo: << Senti Marcel...non sono stupido! Ti comporti così solo perché stai cercando delle informazioni per poter sapere cosa ci faccio qui, nella tua città e se proprio vuoi sapere...sono tornato in vita per i miei fratelli! Mi mancavano e adesso sono qui per ritrovarli. E tutti i miei indizi portano a te, mio caro! Ti ricordo che ami Rebekah! Mia sorella. >> dico alzandomi dal divano. << E se non ti dispiace...vattene da casa mia! Vorrei poter dormire. >> vado ad aprire la porta.
Lui fa un piccolo sorriso e aggiunge: << Assomigli molto a tua sorella. Sai bene perché sono qui...voglio che tu te ne vada da questa città altrimenti...>> smette di parlare.
<< Altrimenti cosa Marcel? Mi ucciderai? Mi seppellirai come hai fatto con gli altri vampiri? Mi torturerai? O meglio mi darai un morso e morirò con il tuo veleno dentro il mio organismo! >> dico affrettando.
<< Come fai a sapere tutto questo? >> domanda incuriosito.
<< Sai il detto: tieni stretti gli amici e ancora più stretti i nemici, caro Marcel. Ho visto cosa sei capace di fare, ma ti dirò una cosa, attraente ragazzo...IO NON HO PAURA DI TE! adesso se non ti dispiace...vattene da casa mia! >> tengo ancora aperta la porta di casa. Mentre se ne va, gli cade dalla tasca un foglio: Mia adorata Rebekah...
Oddio è una lettera scritta apposta per mia sorella! Oh...che cosa romantica.
La ripiego e la conservo dentro il carillon.
Spengo le luci del soggiorno e vado dritto in camera mia, notando sopra il comodino il libro d'incantesimi di Esther. Ho, una certa, paura a toccarlo. L'ultima volta ho avuto una visione. Eppure sono curioso di sapere se ho ancora i miei poteri.
Mi volto verso la pianta appoggiata al muro e pronuncio l'incantesimo: "Phesmatos Incendia"
Ed ecco che la pianta prende fuoco. Agito le dita e le fiamme si spengono.
Non posso crederci, ho ancora i miei poteri.
Ma com'è possibile? La mia magia dovrebbe essere persa da quando ho deciso di voler diventare un vampiro originale eppure li ho ancora.
Qui c'è qualcosa che non quadra. Devo scoprire cosa mi stia succedendo: se questa è una buona cosa oppure no. Ho un brutto presentimento: qualcosa di oscuro sta facendo strada, qui, New Orleans.

The Originals: Il Ritorno di Henrik MikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora