The Originals: Il Ritorno di Henrik Mikaelson

Capitolo undici

" Oramai è tutto sprecato! " penso ad alta voce. Sono passate due settimane stando con Hayley e ancora non abbiamo trovato gli ingredienti adatti per salvare i miei fratelli.
<< Non dire così! Vedrai che li salveremo! Ci deve essere un modo oppure qualcosa in grado di farli svegliare! >> dice Hayley tranquilla.
<< Vorrei tanto sapere che medicinali prendi per stare tranquilla! >> dico sarcastico.
<< Ho passato tutta la mia vita a immaginare come avrei potuto conoscere la mia famiglia, quando mi sono resa conto che già ho una famiglia. Ho Hope, Klaus, Rebekah, Elijah, Kol, anche se lo sto conoscendo adesso e Freya. Questa è la mia famiglia. Perciò non essere sarcastico, basta avere un po' di speranza! >> afferma.
<< La mia è andata a farsi fottere tanto tempo fa! >> dico guardando dal finestrino della macchina.
<< Come...è stata la vita dall'altra parte? >> domanda curiosa. << Cioè...come sei finito lì? >>
<< Beh...il tempo lì non scorre mai! Ogni innocente che hanno ucciso i miei fratelli, veniva versato su di me. Sentivo ogni dolore. Era terribile! >> affermo sentendo ancora i brividi. << Ero solo! Anche se c'erano mia madre, Finn, Kol e Michael, mi sentivo lo stesso solo! Non sono orgoglioso di avere avuto questa famiglia, ma è pur sempre la mia famiglia! " Sempre e per sempre " cara Hayley! >>

<< Già...la vostra promessa! >> afferma facendo un piccolo sorriso nervoso e poi continua: << A causa di questa promessa molte persone sono molte, compreso Finn. >>

<< Cosaa? Finn era vivo? >> dico sboccando.

<< Si e...indovina chi l'ha ucciso? >> mi domanda come sa già sapessi la risposta e in effetti avevo già un sospettato numero uno: Marcel.

Non le rispondo per non dover ricominciare a sentirmi male. Da quando sono tornato in vita, non ho fatto altro che piangere e piangere di continuo. Ora capisco cosa vuol dire avere le emozioni amplificate ma non sapevo che mi avrebbero portato al punto di uccidermi. Ho tentato il suicidio al meno quattro volte in cinque mesi e la cosa stava diventando davvero pesante. Mi sentivo come se fossi fuori posto ed è vero, dopotutto questa non è la mia epoca ma dovevo tornare in vita, dovevo farlo per loro, per salvarli da Marcel.

<< Come siamo silenziosi! >> dice Hayley usando un tono sarcastico. << Il gatto ti ha mangiato la lingua? >> mi domanda sorridendo ed io a sua volta sorrido pure come uno stupido. E' davvero simpatica e credo che diventeremo molto presto amici.

<< Credo di sapere dove siamo! >> dice ad un tratto lei. Sembra essere preoccupata.

<< Dove? >>

<< Qui ci sono tutti i lupi mannari. >> afferma guardandomi. << Sento ogni loro piccolo passo. Dobbiamo andarcene altrimenti...>> si ferma facendo l'inversione di marcia.

<< Altrimenti? >> dico nervoso.

<< Sentono odore di vampiro e non se ne andranno finché non avranno ucciso la loro preda. >>

'' Buon inizio di settimana Henrik! '' penso ad alta voce e Hayley sbuffa.

<< Non preoccuparti, conosco una strada secondaria che loro non potranno prendere! >>

<< Perchè? >> domando curioso.

<< E' pieno di strozza lupo. Un piede lì dentro e ti ritrovi morto. >> dico imboccando la strada secondaria.

<< E tu come farai? >> mormoro borbottando.

<< Sono un ibrido! La parte vampira di me annienterà quella del lupo. >>

E' davvero una donna forte lei. Pur conoscendola non molto bene, sa cosa vuole e non ha paura di affrontare il pericolo. Sembra Rebekah. Dio quanto mi mancano. Ogni carezza, litigio, abbraccio, tutto nella mia mente si fa strada di ricordi e questo mi rattrista molto. Non sanno che qualcosa molto presto cambierà per sempre nelle loro vite. Ho paura e penso che tutti sapranno la verità e mi odieranno ancora prima di avermi amato del tutto. Sento che è così. Possiamo essere fratelli, provare compassione per ognuno di noi ma in fondo sappiamo di essere dei mostri e quando ci arrabbiamo, non esce la parte umana ma solo quella del mostro. Perchè è così, siamo dei mostri che succhiano sangue umano al giorno e uccidiamo coloro che tracciano il nostro cammino. L'ho visto in loro quando ancora ero dall'altra parte. Siamo dei mostri.