Capitolo nove

310 16 1
                                    

Non ho mai provato un sentimento così enorme nei confronti di una persona, che nemmeno sa di sapere chi sono in realtà.
" E se non gli dovessi piacere per come sono? Se dovessi dirgli la verità, spero solo che non si allontanerà da me è così troppo perfetto. Sembra un principe uscito dalle fiabe. "
<< Mi stai ascoltando, Ethan? >> dice Gabriel versandomi un altro bicchiere di vino bianco.
<< Si certo! Continua...>> gli rispondo bevendo un altro sorso di tequila. Penso di essere arrivato al limite.
<< Stavo dicendo...quando sono arrivato a Monte Carlo, una sciagurata di nome Conny...>>
<< Aspetta...si chiamava Conny? Oddio che nome orribile! Ahaha...>> dico ridendo a crepapelle.
<< Si! E di cognome faceva Lama. Dovevi vederla, era tutta aspra e acida con tutti. Fin quando non le ho detto: " Scaccolati davanti a tutti e mettiti le mani in bocca. "
L'ha fatto e tutte le persone presenti non smettevano di ridere dall'imbarazzo. >>
Mi sentivo mancare l'aria. Non smettevo più ridere. Cavolo, non solo è uno schianto di uomo, ma è anche davvero divertente e adorabile. << Basta ti prego! Non respiro! >>
Lo stesso anche lui: non smetteva di ridere. Ha un bel sorriso.
<< Sai Ethan, mi sei mancato in questi cinquant'anni e adesso che ti ho ritrovato non ti lascerò più andare via. >> dice stringendo la mia mano.
" Oddio..." penso. Ora che faccio; che dico...! Sento le lacrime rigare il mio viso: << Non pensavo che ancora tu pensassi a me! >> la mia voce si schiarisce e bevo un sorso d'acqua. << Devo dirti una cosa! Ma ho paura che questa cosa la quale ti racconterò, ti farà allontanare da me. >> spiego trattenendo il respiro.
<< Di cosa stai parlando! Perché dovrei allontanarmi da te? >> dice perplesso.
<< Io...non sono colui che pensi! >> dico abbassando lo sguardo sul piatto pieno di briciole di pane.
<< Cosa? Non capisco. Spiegati meglio Ethan! >>
<< Io non sono Ethan Salvatore! >> ammetto.
<< Si certo...come no! Ahaha anche quando stavamo insieme, ti piaceva sempre prendermi in giro! No...non ci casco questa volta! >> dice ridendo.
<< Seriamente Gabriel! Io non sono Ethan! >> dico con tono grave.
<< Allora se non sei Ethan...chi sei? >> dice sarcastico.
<< Henrik...Mikaelson! Sono il fratello minore di Klaus, Rebekah, Elijah, Kol e Finn. Sono tornato in vita per salvare i miei fratelli e recuperare il rapporto di un tempo. >> smetto di parlare e subito dopo riprendo: << Scusami! Non ci riesco! >> mi alzo e corro dritto l'uscita sentendo Gabriel urlare ripetutamente il mio nome. " Non potevo continuare a parlare, non mi è sembrato giusto ed a malapena riuscivo a respirare bene. Mi sento un essere spregevole. Devo andarmene...non ne posso più. "
Rientrato a casa, vado dritto nella stanza da letto e cominciò a preparare la valigia: << Devo andarmene...devo andarmene! >> ripeto piangendo. Dopo qualche secondo vedo Gabriel davanti a me che mi guarda sconvolto: << Come hai fatto ad entrare? >> domando.
<< Sono bravo ad aprire la porta con un semplice ferma capelli! >> dice sbuffando.
<< Ti prego...vattene via! Lasciami solo! >> dico supplicando.
<< Non me ne vado se prima non mi spieghi cosa è successo! >> viene verso di me, mi blocca ed entrambi ci sediamo sul letto. << Perdonami se non te l'ho detto prima! >> le lacrime non smettono di scendere sul mio viso. Mi sento morire dentro. Ricomincio a parlare: << Ethan è morto sette mesi fa...salvando i suoi fratelli da una stronza cacciatrice di vampiri: Ryana Cruz. Una nostra amica, Bonnie, che è una strega ha tentato varie volte di riportarlo in vita, ma non ci riuscì, fino a quando non mi svegliai nel suo corpo. Ho spiegato tutto quanto a coloro che Ethan amava e volevano uccidermi per riportarlo in vita: ma ho raccontato loro che lui è passato oltre, nel senso che ha trovato la pace. Ma non era vero...cioè stava per farlo ma l'oscurità lo trascinò con sé. >> smetto di parlare, faccio un respiro profondo e continuo: << Ho tentato in tutti i modi di salvarlo dall'altra parte, ma non ci sono riuscito. Mi dispiace tanto Gabriel! >>
Si alza dal letto e comincia a dare pugni all'armadio, rompendolo: << No...noooo! >> urla.
Lo guardo sconfitto, deluso e pieno di rabbia; sembra disperso. Gli vado incontro e gli prendo le mani stringendole: << Mi dispiace tanto. Ma dovevi saperlo! >> gli dico piangendo. << Capisco che sei deluso e che mi vorrai accusare per la sua morte...>> mette il dito sulla mia bocca. << Non è stata colpa tua! Ma vorrei solo capire come hai fatto tu a ritornare in vita! >> esclama tenendo la testa appoggiata sulla mia spalla.
<< Quando l'anima muore, un'altra può prenderne possesso e ritornare in vita. Quando lo feci, sapevo che mi sarebbero aspettate tante cose ma ho tentato, solo per poter rivedere la mia famiglia. >> ammetto.
<< Certo! La famiglia degli originali. >> dice a bassa voce.
<< Guardami...>>dico sicuro di me. << Potrei sempre prendere un altro corpo così tu potrai seppellirlo. >>
mi guarda per un istante e dopo aggiunge: << Potrei...ma non voglio! Oramai mi sono innamorato di un'altra persona! >>
" Oddio...cosa! " il mio cuore comincia a battere più forte.
Gabriel si avvicina e mi bacia. Le nostre lingue affondano l'una verso l'altra, trattenendo tutto il mio ansimare. Mi prende in braccio e ci stendiamo sul letto togliendoci i vestiti; vederlo nudo è così bello: io invece mi copro dalla vergogna. << Ti prego...non coprirti. Sei uno spettacolo da vedere! >> dice stringendo le mie mani. Ritorna a baciarmi e io mi aggrappo su di lui, ansimando ripetutamente. Subito dopo affonda dentro me, spingendosi ripetutamente, facendomi urlare dal piacere: << Mio! >> dice ansimando e qualche minuto dopo viene dentro di me. 
<< Buona notte >> dico e l'unica cosa che ricevo è un bacio.

The Originals: Il Ritorno di Henrik MikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora