Capitolo tredici

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Cari lettori, sono molto contento che la mia storia vi stia piacendo e per ricordarmi di voi, questo capitolo sarà diverso rispetto agli altri. Qui scriverò qualcosa su Henrik che mai avrete letto. Spero  vi piaccia!

Mystic Falls: Mille anni fa...

Tutte le mattine era  la stessa storia: Niklaus che litigava ininterrottamente con nostro padre.

'' Vorrei sapere perché nostro padre ha tanto odio verso lui? Cosa avrà fatto Nik da scaturire la sua rabbia! '' pensai tra me e me.

Nostra madre Esther e i miei fratelli guardavano la scena. Non facevano nessun passo, nessun movimento,  da permettere a lui di smettere; continuava a picchiarlo, lo rendeva ridicolo davanti ai nostri vicini: non l'ho chiamava mai '' Figlio mio '' soltanto '' Ragazzo''

<< Non riesco a non guardare, devo fare qualcosa! >> dissi a bassa voce da non farmi sentire.

Entrai nella capanna e presi un pugnale forgiato da nostro padre, uscii  fuori e vidi ancora Nik disteso a terra.

<< Basta! >> urlai.  << Non ti permetterò di fargli ancora del male! >> dissi avvicinandomi con il pugnale.

<< Henrik! Che stai facendo? >> mormorò Esther scioccata. I miei fratelli non si muovevano, stavano fermi come se tutto quello che stava succedendo, per loro non valeva nulla.

<< Sono stufo padre della tua arroganza verso mio fratello! Lascialo andare! >> sbottai  puntando il pugnale contro di lui.

Mi guardò confuso e poi riprese: << Vattene via Henrik! E' una questione tra me e lui! >> disse puntandolo con gli occhi.

Nik non poteva scappare, o almeno combattere contro di lui, stava lì fermo a terra che chiedeva pietà verso colui, il quale odiava. Ogni lacrima versata di Nik, per nostro padre non era altro che un '' Rammollito '' eppure mio fratello lo adorava, lo stravedeva, gli faceva capire che esempio  gli aveva dato, ma a lui non interessava. Per lui esisteva la forza.

<< Ho detto...lascialo andare! >> urlai più forte.  << Padre...giuro che se non lasci stare Nik, qui davanti a tutti, non solo vedrai il suo sangue...ma anche il mio! >> dissi puntando il pugnale verso di me.

'' Non posso credere di averlo detto! '' parlò il mio conscio.

<< Henrik! Ti prego, vieni qui! >> disse Esther con un filo di voce e gli occhi lucidi.

<< No, madre! Deve smetterla! >> feci un respiro profondo e continuai: << Se tutti voi  guarderete Nik soffrire, allora mi aggiungo anche io allo spettacolo! Schifo! Siete un branco di umani senza diritti. Ho davanti a me, mio fratello, pestato a sangue e cosa fate voi? Guardate la scena come se nulla fosse! >> sbottai d'un fiato.

Le loro facce  tramutarono da spavento a odio. Ecco cosa speravo che accadesse. Volevo che loro reagissero al comportamento di mio padre. Un mostro senza pietà verso suo figlio.

<< Adesso smettila Henrik! Posa quel pugnale o te ne pentirai anche tu! >> sbottò mio padre infuriato.

<< Davvero? L'hai voluto tu allora...>> mormorai mentre mi taglio lentamente il palmo della mano.

<< Ok...ok! Smettila! >> si distaccò da Nik, facendolo respirare e riprendere le forze.

Mi voltai e gli andai incontro: << Scappa Nik! Scappa! >> sbottai e lui corse verso la foresta, nascondendosi dagli alberi.

Un filo di sollievo si mostrò nel viso di Esther e lo stesso vale anche per i miei fratelli.

<< Tu! Brutto figl- >> urlò mio padre facendomi cadere a terra.

The Originals: Il Ritorno di Henrik MikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora