GIRLS TALK BOYS

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Camminavo lungo la via di casa di ritorno dalla discoteca, era buio e solo la luce fioca di qualche lampione illuminava la starda; una ventata di aria gelida mi fece rabbrividire, così iniziai a sfregare le mie mani sulle braccia nel tentativo di riscaldarmi. Calum era dovuto tornare a casa di fretta lasciandomi sola; non ero completamente lucida, avevo bevuto e non poco, barcollavo lungo la strada e la mia vista era offuscata tanto che andai a sbattere contro qualcuno e caddi a terra. Sotto l'effetto dell'alchool iniziai a ridere per poi scusarmi con la persona che avevo urtato -Sei ubriaca? - chiese, non riuscivo a vedere bene chi fosse quella persona, ma dalla voce dedussi fosse un ragazzo -Naah, sto bene- dissi continuando a ridere; il ragazzo mi aiutò ad alzarmi -Abiti qua vicino? - -No, ma tra venti minuti arrivo a casa, tranquillo amico- diedi una pacca sulla spalla al ragazzo e iniziai a camminare -Ti accompagno, non mi fido a lasciarti andare in giro da sola a quest'ora della notte in queste condizioni...- detto ciò mi affiancò e mi avvolse un braccio attorno alle spalle per tenrmi in equilibrio dal momento che non riuscivo a reggermi in piedi.

-È da quasi un ora che camminiamo, sicura di sapere dove stai andando?- -No- dissi iniziando a ridere, ci fermammo di colpo e iniziai a sbadigliare -Ti porto a casa mia, così ti fai una doccia e ti riposi- mi prese in braccio vedendo che a momenti mi sarei potuta addormentare ed iniziò a camminare. Le palpebre mi si fecero pesanti e, nel giro di poco tempo, mi addormentai tra le sue braccia.

-Dove sono? - chiesi aprendo gli occhi, la luce era talemente tanto forte che immediatamente li richiusi -Finalmente ti sei svegliata- disse il ragazzo venendomi accanto -Cos'è successo? Non ricordo niente- dissi massaggiandomi le tempie, la testa mi esplodeva e non mi sentivo tanto bene -Stavi tornando a casa ubriaca e mi sei venuta addosso e ti ho portata qua- -Noi non abbiamo fatto... non abbiamo mica fatto...- -No, tranquilla. Ti sei addormentata mentre ti portavo qua e hai dormito fino ad adesso- sorrise dolcemente -Io sono Ashton- disse allungando la mano -Addison- risposi stringendogliela -Come ti senti? - chiese sedendosi accanto a me -Non tanto bene, mi sta esplodendo la testa e mi viene da vomitare- -Vuoi qualcosa da bere? Un bicchiere d'acqua? - -Sì, grazie- risposi sorridendogli lievemente, stava per uscire dalla stanza quando la sensazione di vomito aumentò -Aspetta- dissi facendolo voltare -Dov'è il bagno? Penso che tra un po' potrei vomitare anche l'anima...- -Ti accompagno- mi  aiutò ad alzarmi dal letto e mi fece vedere dove si trovava il bagno -Per qualsiasi cosa non esitare a chiamarmi- sorrise ed uscì. I miei pensieri andarono a posarsi su quel ragazzo, non lo avevo osservato attentamente ma ricordavo i suoi capelli ricci e i suoi occhi nocciola, inoltre era molto gentile.

-Tieni- disse porgendomi il bicchiere d'acqua -Grazie- bevvi lentamente e, appena finii di bere, iniziai a vomitare tutto l'alchool che avevo in corpo; Ashton mi spostò i capelli dal viso e mi poggiò una mano sulla schiena -Devi aver bevuto davvero tanto per star così male- ipotizzò lui -Penso sia così, non ricordo...- dissi poggiandomi una mano sulla fronte -Sai dirmi che ore sono? - continuai poi -Le quattro del mattino- disse controllando il display del cellulare -Devo andare a casa- -Non penso sia il caso, è notte fonda e stai male... resta qua, domattina tornerai a casa tua- un sorriso imbarazzato si fece spazio sul suo volto insieme a due fossette che trovai adorabili -Appena ti senti meglio torniamo di là in camera così ti presto dei vestiti puliti per dormire anche se penso ti andranno un po' grandi- -Posso chiederti una cosa?- dissi guardandolo dritto negli occhi, notando in essi delle pagliuzze verdi -Dimmi tutto- -Perchè sei così gentile con me? Non ci conosciamo nemmeno...- -Mi sono sentito in dovere di farlo; eri tutta sola, vagavi per le strade senza sapere dove stavi andando e di sicuro sarebbe potuta finire male. In più mi sembrava di averti già vista da qualche parte... ad una festa se non sbaglio, eri con un mio amico- disse grattandosi la nuca -Calum Hood? - -Sì, siete amici? - annuii lievemente e mi alzai dal pavimento del bagno forse troppo in fretta dal momento che iniziò a girarmi la testa e a momenti sarei potuta cadere; prontamente, Ashton mi afferrò facendo comparire un rossore sul mio viso -Grazie- balbettai guardandolo negli occhi -Non c'è di che- sorrise -Devo chiamare Calum- balbettai allontanandomi da lui -A quest'ora penso stia dormendo, forse è meglio se lo chiami domani...- disse facendo qualche passo nella mia direnzione -Sono stanca, forse è meglio se vado a dormire...- sussurai abbassando lo sguardo. Uscimmo dal bagno e tornammo in camera sua dove prese dei vestiti dall'armadio e me li porse, lo fissai per qualche istante facendogli intuire che avessi bisogno di privacy per cambiarmi; sorrise e si voltò -Non guardo- disse poi, velocemente tolsi i miei vestiti ed infilai quelli che mi aveva prestato -Fatto? - -Sì- risposi rossa in viso, si avvicinò a me e mi sorrise -Adesso dormi, hai bisogno di riposare. Io vado in soggiorno, se hai bisogno di qualcosa mi trovi lì- -Non puoi dormire sul divano... non posso lasciartelo fare- sussurrai lievemente facendolo sedere accanto a me; sospirò e guardò dritto davanti a se sorridendo -Beh... se devo dire la verità ho dormito spesso sul divano e ormai mi sono abituato. Vedi, la mia ragazza odia dormirmi accanto, dice che di notte russo, così ogni volta mi manda in soggiorno- -La tua ragazza? - chiesi confusa sentendo una stretta al cuore -Sì, si chiama Clara. Stiamo insieme da tre mesi e siamo felici insieme- -Capisco- sussurrai abbassando lievemente lo sguardo -Penso che anche a te darebbe fastidio sentirmi russare quindi è meglio se vado di sotto; ci vediamo damani mattina, o meglio, tra qualche ora. Buona notte Addison- -Buona notte Ashton-

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