Capitolo 5

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Mancava mezz'ora all' "appuntamento" con Luke ed ero piuttosto nervosa; non avevo idea di cosa sarebbe successo quel pomeriggio... ero nel panico. -Posso entrare?- chiese mio padre bussando alla porta della mia stanza -Certo- dissi buttando altri vestiti sul mio letto -Sembra sia scoppiata una bomba in questa camera- osservò -Non so cosa mettermi...- presi un paio di magliette e le misi a confronto, ma nessuna delle due mi piaceva così le buttai su una sedia -Sto andando in crisi- dissi coprendomi il volto con le mani -Fermati un secondo e spiegami cosa succede- mi mise una mano sulla spalla e mi guardò negli occhi -Devo uscire con un ragazzo tra meno di mezz'ora e non ho idea di cosa mettermi. Non voglio mettermi un vestito perchè è troppo elegante e scomodo, non voglio nemmeno mettere i jeans blu perchè quelli neri sono tutti in lavatrice; non voglio mettere la canotta dei Misfits o quella dei Nirvana perchè magari a lui non piacciono, ma allo stesso tempo non voglio mettermi qualcosa di troppo colorato. Vogliamo parlare delle scarpe? Sono più adatte le Converse o le Vans?- -Addison prendi fiato, respira. So che non sono adatto a dare consigli in fatto di moda, ma penso che dovresti mostrarti per come sei; vuoi metterti la canotta dei Misfits o dei Nirvana? Fallo e basta, non pensare se a lui può o non può piacere. Facciamo così, provo a farti io l'abbinamento o quello che è insomma- -L'outfit- -Sì, quella cosa lì. Tu siediti un attimo e rilassati, ci penso io- iniziò a frugare nella pila di vestiti che c'erano sul letto e tirò fuori un paio di shorts a vita alta neri e la canotta dei Misfits -Con questi ci vedo bene le Vans- disse prendendo le Converse da terra -Quelle non sono le Vans- -Con questi ci vedo bene le Converse allora- presi i vestiti ridendo e andai in bagno a cambiarmi. -Non trovi che sia un po' lunghetta?- chiesi a mio padre tornando in camera -Trovo che sia perfetta... sei davvero bellissima Addison- mi abbracciò tenendomi stretta a sé -Vuoi che ti accompagni? Così hai un po' più di tempo per finire di prepararti- -Grazie mille- corsi di nuovo in bagno per truccarmi un po' e per sistemare i miei lunghi capelli castani che quel giorno avevano deciso di non restare al loro posto, così li raccolsi in uno chignon che riuscì comunque a venire disordinato; misi un po' di profumo e mi guardai allo specchio: ero finalmente pronta per uscire.

Erano le quattro e trentadue quando arrivai al parco, continuavo a dire a mio padre di fare in fretta perchè non volevo arrivare tardi, ma fatalità quel giorno beccammo tutti i semafori rossi e gente che continuava ad attraversare la strada -Arrivo in ritardo alla prima uscita... parto con il piede sbagliato- farfugliai scendendo dall'auto -Grazie per il passaggio papà- -Addison, esci con quel ragazzo biondo che sta venendo verso di noi?- -Sì- dissi arrossendo lievemente -Ciao Addison- disse sorridendo -Ciao Luke- risposi leggermente imbarazzata -Quindi si chiama Luke- -Sì papà- -Bene Luke, vedi di trattare bene la mia bambina sennò saranno guai- disse l'uomo con sguardo minaccioso -Certo, signore- rispose il ragazzo guardandolo intimidito -Ci vediamo a casa Addison- mio padre partì e finalmente fummo soli -Devo ammettere che tuo padre un po' mi spaventa- -Non è cattivo, è solo che sono la sua unica figlia e abbiamo un legame speciale...-

Andammo in un piccolo bar lì vicino per prendere qualcosa da bere; entrammo e ci andammo a sedere ad un tavolo in una zona un po' appartata. -Ciao ragazzi, cosa vi porto?- chiese una cameriera -Per me un thè freddo alla pesca- disse Luke -Anche per me grazie- -Due thè freddi alla pesca... arrivano subito- tornò poco dopo con le nostre ordinazioni -Allora, raccontami qualcosa di te- disse il biondo sorridendo per poi iniziare a bere -Non saprei... cosa vuoi sapere?- risposi imbarazzata -Qualsiasi cosa... anche la più banale- -Ehm... i miei colori preferiti sono il blu e il nero, mi piacciono i gatti e amo la musica- -Scommetto che ti piacciono i Misfits- disse indicando la mia maglietta, annuii per poi bere un sorso di thè -Adesso voglio sapere io qualcosa di te- sorrisi -Anche io amo la musica e il blu è anche il mio colore preferito, per quanto riguarda gli animali ho un debole per i pinguini- disse con un magnifico sorriso stampato in faccia.

Passammo l'intero pomeriggio a parlare del più e del meno, ridendo e scherzando; era arrivata l'ora di cena e sarei dovuta tornare a casa -Io devo tornare a casa...- -Se ti va puoi venire a cena da me, i miei sono fuori per lavoro e torneranno domani pomeriggio... potremmo ordinare una pizza o cinese o quello che vuoi insomma. Se vuoi potremmo guardare anche un film- -Non vorrei darti fastidio... e comunque non ci sono i tuoi fratelli a casa?- -Sì, ma sono certo non ci daranno alcun fastidio e noi non daremo alcun fastidio a loro- riflettei qualche istante per poi acconsentire; chiamai mio padre per avvisarlo che quella sera sarei andata a cena da Luke -Papà, non aspettatemi per cena, vado da Luke- -Fammi parlare un attimo con lui- -Aspetta, ti metto in vivavoce- dissi ridendo -Luke, vedi di riportarmi la mia bambina a casa prima di mezzanotte- -Come Cenerentola- disse il biondo ridendo -Non mi sembra il caso di scherzare, vedi di trattarla bene!- -Certo, signore- scoppiai a ridere vedendo la faccia terrorizzata di Luke -Dai papà, lo stai spaventando!- -Non è vero- disse il biondo cercando più che altro di convincere se stesso -Ci vediamo a casa tesoro e vedi di non fare tardi. Ti voglio bene- -Anch'io- chiusi la chiamata e guardai il ragazzo accanto a me -Andiamo- disse sorridendo avvolgendomi un braccio attorno alle spalle -Ordiniamo cinese?- chiesi -Tutto quello che vuoi- in quel momento le farfalle iniziarono a svolazzarmi nello stomaco e un enorme sorriso mi si stampò sul volto... questa volta ne ero certa: mi ero innamorata di Luke.

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