Capitolo 28

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Era ora di cena quando tornammo a casa e Karen non era molto contenta -Siete stati via tutto il giorno! Michael, i tuoi zii volevano parlare un po' con te... non si trattano così gli ospiti- disse appena entrammo in casa -Mi dispiace, abbiamo perso la cognizione del tempo- -Non voglio sentire scuse, adesso venite giù che tra un po' si mangia- i ragazzi andarono al piano di sotto, mentre la donna mi trattenne ancora qualche istante -Come sta Luke?- chiese poggiandomi una mano sul braccio -Sta bene, si rimetterà presto. Per stanotte lo tengono in osservazione e se non ci sono problemi dovrebbero rimandarlo a casa domani pomeriggio- -Bene, adesso vai di sotto dagli altri- annuii e scesi le scale per andare in taverna -Addison- disse una delle zie di Michael avvicinandosi a me -Sei andata dal tuo ragazzo?- chiese sorridendo maliziosa -Sì- risposi arrossendo lievemente -Che avete fatto?- -Zia, non importunare Addison- disse Michael venendomi accanto -Spero abbiate usato precauzioni...- -Noi non abbiamo fatto niente di tutto ciò... sono andata a trovarlo in ospedale- dissi con un lieve sorriso sulle labbra -Oh.. non ne avevo idea, sta bene?- -Sì, domani pomeriggio dovrebbe uscire- -Sono contenta... posso chiederti un'ultima cosa?- -Certamente- -Come vi siete conosciuti?- sorrisi alla donna e iniziai a raccontarle tutto a grandi linee -Ero a casa di un amico, Calum, e ad un certo punto è arrivato, appena l'ho visto mi sono innamorata dei suoi occhi e del suo sorriso; quella sera, dopo essere tornata a casa, ho chiesto a Calum se poteva darmi il suo numero di telefono e appena me lo ha mandato ho scritto un messaggio a Luke chiedendogli se ci saremmo potuti rivedere. Dopo qualche giorno siamo usciti insieme e devo ammettere che da subito sono stata pazza di lui, quando mi ha riaccompagnato a casa mi ha fermata davanti alla porta e mi ha baciata... è stato fantastico. Ci siamo rivisti altre volte e un giorno ha detto di amarmi e non riuscire a stare senza di me, subito non sapevo bene cosa volessi veramente ma poi ho capito che lui era l'unica persona con cui averi voluto passare il resto della vita. Adesso è quasi un mese che stiamo insieme- -Mi piacerebbe conoscerlo, sembra un ragazzo davvero molto gentile...- -Lo è- Michael mi poggiò un braccio attorno alle spalle e mi sorrise

-Sono stanca, vado a dormire- dissi alzandomi dal divano per poi salire le scale -Buona notte Addison- dissero i genitori di Michael -Vado anche io- disse il rosso per poi seguirmi su per le scale -Qualcosa non va?- chiese -No, è tutto a posto- sorrisi lievemente per poi mettermi il pigiama -Sicura? Perché non sembra...- -Sicura, sono solo stanca. Tutto qua- sospirò e si sedette sul letto -Buona notte- sussurrai raggomitolandomi sotto le coperte. -Addison, sono le nove e mezza... come puoi essere stanca a quest'ora? Sono più che certo ci sia qualcosa che non va...- -No, sono solo stanca, lasciami dormire- mi si avvicinò e si sedette accanto a me -Ti conosco abbastanza da poter dire che qualcosa non va... con me ne puoi parlare- -Ti ho detto che non c'è niente che non va. Smettila di pensare il contrario, io sto bene- gridai per poi alzarmi dal letto e uscire infuriata dalla stanza, andando a chiudermi in bagno. Scivolai lungo la porta e mi sedetti sul pavimento avvolgendomi le ginocchia con le braccia -Addison, esci- disse Michael iniziando a bussare insistentemente, lo ignorai e iniziai a fissare il pavimento del bagno. Dopo diversi minuti, stanco di continuare a bussare, Michael se ne andò sospirando; lentamente stesi le gambe e poggiai la testa alla porta, portandomi le mani sul volto con un sospiro.

-Luke, non ho idea di cosa le stia succedendo ma sono sicurissimo che qualcosa non vada... perché non provi a parlarle te?- -Sei sicuro al centro per cento che qualcosa non vada?- chiese preoccupato -Stasera ha mangiato pochissimo e appena se ne sono andati via tutti è salita in camera... non è da lei- lo sentii sospirare dall'altro capo del telefono per poi vedere la porta della stanza aprirsi -Addison- dissi vedendo la ragazza entrare -Michael, posso parlarle un attimo?- chiese il biondo; misi in vivavoce e poggiai il telefono sul letto della ragazza che ne frattempo si era seduta su di esso a gambe incrociate -Hey principessa... come stai?- -Bene- sussurrò lei con voce spezzata -Cosa succede?- -Non è niente...- -Di qualunque cosa si tratti, parlamene. Ho bisogno di sapere se qualcosa non va perché non potendoti vedere non lo capisco dalla tua espressione...- -Ho solo un brutto presentimento e vorrei cercare di non pensarci- -Hai un brutto presentimento riguardo a cosa?- chiese lui con voce pacata -Riguardo... a noi due e alla nostra storia- sussurrò coprendosi il volto con le mani, cercando di trattenere le lacrime -Luke, promettimi che non mi lascerai mai. Qualunque cosa accada, non lasciarmi- -Non piangere piccola, va tutto bene. Non ti lascerò mai perché ti amo troppo per farlo... in questo momento vorrei essere lì per abbracciarti, ma purtroppo non è possibile. Michael tienila stretta tra le tue braccia finché non si addormenta, ha bisogno di qualcuno e in questo momento sei l'unico che può starle vicino- mi sedetti accanto alla ragazza e la strinsi a me -Adesso cerca di riposare e non pensarci. Buona notte principessa, ci vediamo domani- disse Luke per poi chiudere la chiamata. Dopo circa mezz'ora, Addison riuscì finalmente ad addormentarsi; la coprii con le coperte e le stampai un bacio sulla guancia -Buona notte Addison, dormi bene- sussurrai per poi uscire dalla stanza cercando di non fare troppo rumore -Prima abbiamo sentito Addison gridare... va tutto bene?- chiese mia madre salendo le scale -Sì, è tutto ok. Era solo molto stanca, adesso sta dormendo- -Tu dove stai andando?- -Devo fare un paio di telefonate e non voglio disturbare Addison quindi esco in giardino- -Va bene, ma copriti che fuori si sta alzando un po' di vento...- disse per poi andare in camera sua. Uscii in giardino e mi sedetti davanti alla porta per poi prendere il telefono e chiamare Luke -Allora, a che ristorante devo prenotare?-

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