Capitolo 15

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Quella sera restai a cena da Luke e mi sentii parecchio in imbarazzo. I suoi genitori parlavano di politica, mentre lui e i suoi fratelli parlavano di cose loro; mangiavo in silenzio, guardando solo ciò che c'era nel mio piatto. -Addison- mi sussurrò Luke -Dopo ti va di guardare un film?- annuii finendo di mangiare, senza togliere lo sguardo dal piatto -Qualcosa non va?- chiese, mi limitai a scuotere la testa in segno di negazione -Addison, dai dimmi che succede, non mi parli nemmeno...- -Va tutto bene- dissi poggiando la forchetta, mi afferrò la mano e iniziò ad accarezzarne il dorso con il pollice -Dopo ne riparliamo- sorrise guardando le nostre mani.

-Che film vuoi guardare Addison?- chiese Jack -Uh... è uguale- -Prima di guardare il film, devi dirmi cosa c'era che non andava prima- sussurrò Luke, guardai verso i suoi fratelli per poi tornare a guardare lui -Vieni con me- mi prese per mano e mi portò in camera sua -Adesso siamo soli... allora?- -Non mi sento a mio agio... Ben mi guardava male, Jack mi fissava e tu non mi hai calcolata- dissi finendo la frase in un sussurro -Mi dispiace Addison... non pensavo che ti sentissi così. Se non vuoi guardare un film insieme ai miei fratelli possiamo restare qua, da soli- -No, mi va bene guardare un film- sorrisi, mi abbracciò tenendomi stretta; inaspettatamente, mi prese in spalla e iniziò a correre già dalle scale -Luke, ma che fai?- dissi aggrappandomi alla sua maglietta -Ti rapisco- rise andando verso il soggiorno -Mettimi giù- delicatamente mi poggiò sul divano e si sedette accanto a me -Hey piccioncini, abbiamo scelto il film- disse Jack -Quale?- chiesi curiosa -Saw l'enigmista, è un horror... se hai paura puoi stringerti a me- disse sorridendo -Comunque Ben è andato a preparare dei pop corn, appena torna iniziamo- -Se ha paura lei si stringe a me- disse Luke stringendomi -Luke... mi stai stringendo troppo forte- dissi ridendo -Scusa- allentò la presa e mi baciò -Comunque non mi spaventano gli horror, ma mi stringerò lo stesso a te- dissi sorridendo e poggiando la testa sulla spalla di Luke; nel frattempo arrivò anche Ben, prendemmo posto e iniziammo a guardare il film.

-Bello- disse Jack appena il film finì -Sì non era male...- commentò Ben -Luke, si è fatto tardi e devo tornare a casa- dissi guardando l'ora sul display del telefono -Ti accompagno, non mi fido a lasciarti andare in giro da sola a quest'ora...- si alzò dal divano e mi porse la mano -Accompagno a casa Addison- disse Luke affacciandosi in cucina dove sua madre stava bevendo una tisana e il padre lavorava al computer -Ciao Addison, spero di rivederti presto- disse sua madre sorridendo -Sicuramente, arrivederci- dissi per poi essere trascinata fuori dal biondo -Finalmente siamo soli- disse avvolgendomi un braccio attorno alle spalle -Luke- dissi quasi in un sussurro -Stanotte potresti ricevere una chiamata- -Una chiamata? Non capisco- -Gli horror mi tengono sveglia la notte... quindi potrei chiamarti- dissi stringendomi nelle spalle -Ti ha spaventata?- -Un pochino-sorrisi -Tranquilla chiamami pure quando vuoi, per qualsiasi cosa- Nel giro di un quarto d'ora arrivai a casa -Allora... ci sentiamo domani- dissi davanti alla porta di casa -Buona notte principessa- mi baciò per poi sorridere e voltarsi -Buona notte- dissi per poi entrare in casa. Le luci erano tutte spente e mi affrettai ad accenderle; corsi su per le scale e mi fiondai in camera dove chiusi le finestre e accesi ogni luce, compresa la torcia del telefono -Addison perché tieni accese tutte queste luci? Consumano un sacco di corrente- disse mia madre entrando in camera -Sì, adesso le spengo- -Hai lasciato tutte le luci accese al piano di sotto... è meglio che le vada a spegnere- uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle; mi misi il pigiama e iniziai a spegnere alcune luci, lasciando accese quella del telefono e quella del comodino. Mi infilai sotto le coperte e le tirai fin sopra il collo; il telefono si era scaricato e si spense, così mi affrettai a metterlo in carica e a riaccenderlo... quel film mi aveva davvero terrorizzata.

Erano le tre e mezza quando uno strano rumore mi fece sobbalzare, accesi la lampada sul comodino e guardai ogni singolo angolo della stanza; non trovai niente di "sospetto" così mi convinsi fosse stato un colpo di vento a far sbattere un ramo contro la finestra. Poco dopo sentii di nuovo quel rumore, ma sembrava provenisse dal corridoio; afferrai il cellulare e mi affrettai a chiamare Luke. -Addison, va tutto bene?- chiese assonnato -Ho paura- -Per il film? Se è per quello, era tutta finzione ovviamente nella realtà non succedono quelle cose- -Penso ci sia qualcuno in casa- sussurrai nascondendomi sotto le coperte -Sento rumore di passi- -Sicura non sia tua madre? Magari stava andando al bagno- -No, non penso sia lei... Luke io ho paura- -Ok, uh vengo lì da te, cerco di fare più in fretta che posso- -Non riattaccare, ti prego- -Va bene- sospirò e da quel momento sentii soltanto i suoi passi veloci sull'asfalto -Come entro in casa? Dubito che tu scenda le scale e mi venga ad aprire la porta- -Dalla finestra della mia stanza... hai presente l'albero che c'è nel mio giardino? Quello che ha dei rami che sporgono verso la finestra della mia stanza, potresti salire da lì- -Ok, ci proverò. Tra due minuti dovrei arrivare- disse accelerando il passo. -Addison, avete un pick-up nero?- -No... perché?- -Nemmeno tua zia?- -No, lei è venuta in taxi. Non c'era la sua macchina... Luke che sta succedendo?- -Non preoccuparti, sto arrivando, sono sull'albero- lentamente mi alzai e andai ad aprire la finestra per poi tornare a letto, vidi una sagoma scura entrare dalla finestra -Luke, sei tu?- -Sì- disse chiudendo la finestra alle sue spalle per poi avvicinarsi al mio letto. Gli feci spazio e si sdraiò accanto a me -Addison, promettimi che non ti farai prendere dal panico- -Luke cosa diamine sta succedendo?- -Qui fuori c'è un pick-up nero parcheggiato qua davanti con a bordo un uomo... penso ci sia davvero qualcuno in casa- sussurrò -Che facciamo?- chiesi spaventata stringendomi a lui, prese il cellulare dalla tasca della felpa e chiamò la polizia -Salve, penso ci sia qualcuno in casa...-

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