Capitolo 35

16 0 0
                                    

A malincuore, tornai dai miei genitori che si stavano per avviare verso l'imbarco. Tutti i ragazzi vennero a salutarmi per l'ultima volta, tranne Luke che mi guardava tristemente da lontano -Mi dispiace tanto che le cose tra voi non si siano sistemate- sussurrò Michael abbracciandomi -Anche a me dispiace- -Vedrò di parlargli e farlo ragionare... magari capirà di essere stato un perfetto idiota a lasciarti andare così- -Non ce n'è bisogno, niente dura per sempre, niente resta lo stesso... sarà questione di giorni o forse settimane prima che lui trovi un'altra migliore di me, forse non era destino che stessimo insieme- -Non dire così Addison- intervenne Calum -Lui ti ama talmente tanto da lasciarti andare per farti vivere una vita più serena, perché lui vuole il meglio per te. Scommetto che domani ti chiamerà per sapere com'è andato il viaggio... a proposito, appena atterri mandami un messaggio. Ti prometto che ci sentiremo tutti i giorni, magari anche su Skype...- strinsi un'ultima volta a me il mio migliore amico, per poi andare dal riccio che mi guardava sorridendo -A quanto pare è giunto il momento di salutarsi- disse guardandosi la punta delle scarpe -Luke non sa cos'ha appena fatto... non vi meritavate tutto questo- sussurrò al mio orecchio mentre mi abbracciava -So anche che è inopportuno dirtelo adesso ma... penso di essermi innamorato di te- in quel momento trattenni il respiro per qualche istante per poi sussurrare -Adesso devo andare- si staccò dall'abbraccio e mi stampò un bacio sulla guancia -Spero che quando ci rivedremo sia tutto passato, non voglio farti stare male- lo guardai un'ultima volta per poi prendere le mie valigie e avviarmi verso la zona di imbarco. Il cellulare iniziò a squillare, lo presi dalla tasca dei jeans e risposi senza guardare chi mi stesse chiamando -Voltati- disse la persona dall'altro capo del telefono che riconobbi a fatica, data l'immensa confusione dell'aeroporto -Luke?- -Ti prego, voltati un istante- chiuse la chiamata e, confusa, mi voltai per poi sentire premere le sue labbra sulle mie -Non potevo lasciarti andare prima di averlo fatto...- sussurrò facendo sfiorare i nostri nasi -Quindi adesso cosa faremo? Perché io non voglio proprio lasciarti, non ci penso nemmeno a farlo- sussurrai poggiando una mano sul suo petto -Potremmo provarci, perché non riuscirei proprio a stare senza di te- lo abbracciai e lo tenni stretto a me -Ti prometto che tornerò, prima o poi sarò di nuovo qua a Sydney- -No, non promettermi nulla, assicurami solo di fare il possibile per tornare e non andartene mai più- -Te lo assicuro- -Addison, dobbiamo andare- disse mio padre afferrandomi per un braccio -Aspetta solo un secondo, adesso arrivo- mi liberai dalla sua presa e abbracciai il ragazzo davanti a me -Mi mancherai davvero tanto...- -Anche tu... mi ricorderò per sempre di te- premetti le mie labbra sulle sue e lasciai che le lacrime scorressero sul mio volto, Luke staccò le sue labbra dalle mie e passò i suoi pollici sulle mie guance per asciugarmi il volto -Hey piccola, non voglio ricordarti con le lacrime agli occhi... voglio ricordare il tuo bellissimo sorriso, quello di quando sei felice perché è il più bello che io abbia mai visto. Quindi adesso sorridi e sii felice di ricominciare una vita migliore senza preoccupazioni... fammi un bel sorriso- mi coprii il volto con le mani per poi sentire le sue braccia stringermi nuovamente e una lieve risata uscire dalle sue labbra -Non piangere, sennò piango anche io...- mi staccai dal suo abbraccio e gli sorrisi lievemente -Chiamami appena arrivi a casa, così saprò che stai bene- -Addison, sbrigati!- disse mia madre facendomi segno di raggiungere lei e mio padre -Adesso devo proprio andare... ti amo Luke, ti amerò per sempre- premetti un'ultima volta le mie labbra sulle sue per poi voltarmi e iniziare a camminare -Addison- mi voltai a guardarlo e mi asciugai le lacrime -Ti amo- sorrisi per poi riprendere a camminare e tornare dai miei. -Sbrigati, sennò facciamo tardi- raccolsi da terra il mio bagaglio a mano e seguii i miei genitori verso l'autobus che ci avrebbe portati al nostro aereo. Fu questione di minuti che l'aereo decollò e iniziò il mio viaggio verso l'Italia.

-Le hai parlato?- chiese Calum poggiandomi una mano sulla spalla -Sì- annuii in un sussurro -Vi prego, non parlatemi di lei perché mi manca già... voglio solo tornarmene a casa- uscimmo dall'aeroporto e prendemmo il primo autobus che ci riportò a casa.

-Vi va di venire da me? Giusto per stare insieme... penso sia un momento difficile per tutti, soprattutto per Luke, e stare uniti penso sia la cosa migliore da fare- disse Michael -Io me ne voglio tornare a casa, sono stanco- sussurrai passandomi una mano tra i capelli -Luke, non pensi sia meglio restare insieme? Insomma, la tua ragazza è su un aereo che la porterà dall'altra parte del pianeta...- -Grazie per avermelo ricordato. Lasciatemi solo del tempo per pensare- gridai per poi passarmi le mani sul volto e cercando di trattenere le lacrime -Tutto bene?- -Lasciatemi solo...- iniziai a camminare verso casa, ignorando i continui richiami dei miei amici -Luke aspetta!- disse Ashton raggiungendomi -Cosa posso fare per aiutarti? Voglio che tu stia bene...- -Vuoi aiutarmi? Comprami delle sigarette e della birra- -Non comprerò niente di tutto ciò. Tu non ti rovinerai in questo modo, preferisco vederti grasso e ricoperto di brufoli perché hai mangiato troppa cioccolata anziché vederti ubriaco e fatto tutto il giorno- sbraitò -Allora puoi anche andartene- accelerai il passo ed entrai in una tabaccheria -Un pacchetto di Marlboro rosse- dissi all'uomo dietro al bancone -Anzi due- presi i soldi dal portafogli ma, mentre glieli porgevo, qualcuno mi precedette. Mi voltai e vidi Ashton con un lieve sorriso sulle labbra mentre mi prendeva le sigarette -Non dire agli altri che te le ho comprate io e soprattutto vacci piano, queste sono piuttosto forti- -Grazie- sbiascicai mettendo i due pacchetti in tasca per poi uscire -Ti accompagno a casa, giusto per assicurarmi che tu ci arrivi tutto intero- sorrisi e iniziai a camminare al fianco del mio amico. -Ne vuoi una?- chiesi allungando il pacchetto verso di lui -Ho le mie, tranquillo- ne presi una dal pacchetto e la portai alle labbra, Ashton mi passò l'accendino dopo aver acceso la sua e, dopo aver fatto un tiro, ripresi a camminare verso casa.

-Vuoi che resti con te? Giusto per farti un po' di compagnia e non lasciarti solo- chiese buttando a terra la sigaretta ormai finita per poi schiacciarla con il piede e spegnerla -Non ce n'è bisogno, tranquillo- -E invece sì- rispose secco. Lo guardai confuso per poi fare un ultimo tiro e gettare a terra pure la mia sigaretta -Tu non stai bene e hai bisogno di parlarne con qualcuno, te lo leggo in faccia. Resterò con te fino a quando lei non ti chiamerà, così saprò che stai bene e che anche lei sta bene; hai bisogno di qualcuno e io sono qui, non sprecare quest'occasione. Hai respinto l'aiuto degli altri ma non farai lo stesso anche con il mio, ti aiuterò a superare tutto ciò- -Va bene- sussurrai per poi aprire la porta di casa ed entrare seguito da lui -Luke, cos'è questa puzza di fumo?- chiese mia madre venendomi incontro; rimasi in silenzio e guardai Ashton al mio fianco -Hai intenzione di dirmi perché c'è tutta questa puzza di fumo o no?- aprii la bocca per rispondere, ma le parole mi morirono in gola -Mi dispiace Liz, prima di venire qua mi sono fumato una sigaretta... le prometto che non si ripeterà un'altra volta- disse velocemente Ashton, guardando dispiaciuto la donna davanti a noi -Per un momento ho pensato che tu avessi iniziato a fumare... tranquillo Ashton, non hai nulla di cui scusarti- sorrise per poi sparire in cucina. -Grazie- sussurrai mentre salivamo le scale -I tuoi non lo sanno?- chiese confuso -No- dissi quasi in un sussurro; entrammo in camera e ci sedemmo sul letto -Come fanno a non saperlo? Insomma era già successo...- -Non lo hanno mai scoperto, tenevo i pacchetti sotto il letto e fumavo solo quando uscivo- dissi affondando il viso nel cuscino -Tu fumi?-

GIRLS TALK BOYSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora