Capitolo 1

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-Quindi hai dormito da lui senza sapere chi fosse? Addison ma che ti è saltato in mente! Non potevi sapere se fosse un manico, un pedofilo o... o- -Calum ti vuoi dare una calmata! - sbuffai affondando il viso nel cuscino -Sei stata fortunata ad aver incontrato un mio amico e non un serial killer... ma sei stata sciocca a bere così tanto. Ma si può sapere perchè fai così?! - -Smettila di urlare e datti una calmata! - lanciai un cuscino addosso al ragazzo che, da quaso un'ora, continuava a gridarmi di essere stata imprudente quella sera e in un certo senso aveva anche ragione. Non avevo idea di chi fosse ilragazzo contro la quale ero andata a sbattere, solo dopo aver saputo che era un suo amico mi ero tranquillizzata. -Va bene, mi calmo... allora, cos'è successo alla festa? - -Volevo divertirmi un po' e mi sono lasciata andare... tutto qui- dissi alzando le spalle -Hai visto Mark con un'altra e volevi toglierti quelle immagini dalla testa affogando la tua tristezza nell'alchool... dico bene? - mi poggiò una mano sulla spalla e mi guardò tristemente -Sì- sospirai facendo sprofondare nuovamente il viso nel cuscino, questa volta per nascondere le lacrime che avevano iniziato a scorrere rungo il mio viso -Peccato che non abbia dimenticato niente- dissi cercando di trattenere i singhiozzi -Ehi, Addison, non piangere; non ne vale a pena, te lo assicuro- -Lo so, ma quello che provavo per lui era qualcosa di forte... ancora non riesco a credere a ciò che ha fatto...- mi gettai tra le braccia del ragazzo e lasciai che le lacrime scorressero velocemente rigandomi gli zigomi -Vedrai che prima o poi incontrerai qualcuno che ti farà dimenticare Mark e ti amerà dieci volte tanto...- sussurrò dolcemente al mio orecchio stringendomi tra le sue braccia -Forse ho già incontrato una persona che, con uno sguardo, per un po' mi ha fatto dimenticare tutto e tutti ma è la persona più sbagliata da amare. È come un angelo, con una folta chioma riccia color miele e duo occhi nocciola con delle pagliuzze verdi che ti fanno sciogliere ad ogni sguardo e ti fanno innamorare...- -Ashton? - chiese confuso -Io non... forse- sospirai senza cercare di nasconderlo -Ma lui ha già una ragazza ed è felice... sapevi che la sua ragazza non vuole dormire con lui perchè russa? - continuai cercando di sviare il discorso -Ashton? Lui non russa mica- mi guardò corrugando la fronte -Ti posso assicurare che non russa, sono andato da lui diverse volte e non l'ho mai sentito russare... mi sembra strano. Comunque, tornando al discorso di prima, magari sei infatuata dalla sua gentilezza...- -Può essere, ma quando mi ha detto di avere una ragazza ho sentito una sorta di stretta al cuore e non riesco a spiegarmi il perchè. È così strano, non mi era mai successo prima- -Forse non eri veramente innamorata di Mark... forse eri attratta fisicamente da lui; io non lo posso sapere Addison, ma tu sì- Calum si alzò in piedi e si avvicinò alla finestra iniziando ad osservare la gente che passava in quel quartiere isolato della periferia di Sydney -Certe volte capita di sapere già tutto quello che vorremmo sapere, ma per paura fingiamo di non capire o di non saperne assolutamente niente. È tutto nella nostra testa- volse nuovamente lo sguardo a me e accennò un lieve sorriso -Cosa vorresti dire con questo? - -Tu sai perchè hai sentito una stretta al cuore quando Ashton ti ha detto della sua ragazza, tu sai perchè non ti era mai successo quando stavi con Mark. Tu, soltanto tu...- il silenzio calò tra noi, lui riprese a guardare fuori dalla finestra mentre io iniziai a mordicchiarmi nervosamente le unghie, rimproverandomi mentalmente di smetterla.

-Dimmi un po', come dovrebbe essere il tuo ragazzo uhm "ideale"? So che non abbiamo mai parlato di questo genere di cose, ma per questa volta potremmo se ti va- disse sedendosi accanto a me -Non ho uno stereotipo di "ragazzo perfetto"; quando me lo chiedono di solito rispondo "biondo, occhi azzurri, dolce e gentile" ma per quanto mi riguarda potrebbe avere i capelli e gli occhi scuri ed essere un vero bastardo, solo quando conosco un ragazzo e lo frequento capisco se è quello giusto o meno- -E se non gli piacessero i bambini? Voglio dire, chi non ama i bambini? Sono così carini...- -Per i bambini c'è tempo, Calum- ridacchiai poggiando la testa sulla spalla del mio amico -Il tempo passa in fretta... meglio iniziare a pensare subito al nostro futuro, non trovi? - sussurrò avvolgendomi un braccio attorno alle spalle. -Voglio viaggiare, andare in giro per il mondo... Voglio comprare una casa in campagna, lontana dai rumori della città, una casa rustica con un caminetto in pietra e i soffitti in legno in cui crescere i miei futuri figli, un maschio e una femmina, assieme al mio splendido futuro marito. Voglio far musica e portarla in tutto il mondo; voglio troppe cose, per questo mi preoccupo di vivere il presente. Anche a Mark piaceva l'idea del caminetto in pietra e i soffitti in legno, in particolar modo gli piaceva l'idea di avere due figli... li avrebbe iscritti a lezioni di musica e li avrebbe portati in vacanza in tutti i continenti almeno una volta; sognavamo in grande, forse troppo, ma era bello avere accanto qualcuno che la pensasse come me. Adesso invece mi sembra che tutti questi miei sogni, questi desideri, siano una grande nube di fumo grigio che si dissolve nell'aria ogni giorno sempre di più- -Basta parlare di Mark, Addison non ti fa affatto bene parlare di lui e lo sai. Piuttosto parlami di qualcos'altro, qualsiasi cosa mi va bene- sospirò passandosi una mano tra i capelli scuri -Quando sarò di nuovo felice con qualcuno? - -Da un momento all'altro potrebbe arrivare il ragazzo giusto per te, potrebbe arrivare anche adesso- -Dubito che un ragazzo perfetto adesso attraverserà quella porta...- socchiusi gli occhi e iniziai a fissare intensamente la porta davanti a me nell'attesa che qualcuno l'aprisse. Sentimmo bussare e, dopo qualche istante, la porta si aprì mostrando un ragazzo biondo con gli occhi azzurri e un piercing al labbro -Scusate, non pensavo che fossi con qualcuno Cal... forse sono arrivato in anticipo- -Tranquillo, nessun problema- mi raddrizzai con la schiena e scrutai il ragazzo che avevo davanti -Luke, lei è Addison, una mia cara amica; Addison, lui è Luke, un mio caro amico- disse Calum; continuavo ad osservare quel ragazzo, era troppo bello per esistere realmente -Piacere di conoscerti- disse sorridendo, ero come stordita da tanta bellezza, lo fissavo come fosse un angelo sceso in terra. Sbiascicai in modo incomprensibile un "piacere mio" perdendomi nei suoi profondi occhi azzurri.

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