CAPITOLO 1

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"Quando ti deciderai a dirglielo?"
"Cosa scusa?"
"Che sei innamorata di lui"
"Non sono innamorata di lui..."
"Certo...ed io domani mi scopo George Clooney...non so neanche come abbia fatto lui a non capirlo visto che è tipo 15 anni che gli muori dietro..oppure l'ha capito ma aspetta che sia tu a fare il primo passo...e se la sua speranza è questa può pure morire..attenta Marzietta, non aspettare che lui annunci il suo matrimonio con lei..a parte che se dovesse mai succedere ti chiederebbe di essere la sua testimone di nozze e lì ti vorrei proprio vedere.."
"Senti ma sei ubriaca per caso?"
"No sono perfettamente sobria...senti Marzia ci conosciamo da 10 anni, siamo andate alle medie assieme a Savona..e già quando avevate quell'età ti piaceva...poi lui ha seguito la sua strada e guarda caso dopo il liceo tu ti sei trasferita a Milano per fare dei corsi...ora che lui va a Roma tu accetti un lavoro a Roma...lo segui come un cagnolino fedele e questo ti fa onore Marzia...ma io so e come me lo sanno altre mille persone che tu sei innamorata di lui...solo lui non lo sa..o fa finta di non saperlo...e anche lei o è scema o fa buon viso a cattivo gioco..ha capito che tu non farai mai il primo passo e preferisce tenerti come amica...ma questa corda prima o poi si spezzerà. Tu ti ritroverai senza il tuo migliore amico e soprattutto senza il ragazzo che ami e lui perderà la ragazza di cui si fida da una vita praticamente...quindi diglielo"
"Hai detto un sacco di stronzate Susy.."
"Certo...poi non dire che non ti avevo avvertita" Susanna, Susy per gli amici, si alzò dalla sdraio e si diresse verso l'acqua cristallina di Las Salinas, una delle spiagge più belle e frequentate di Ibiza. Io mi sdraiai cercando di sgombrare la mente ma mi risultava difficile dato che attorno a me c'era solo casino e la musica a palla sparata dagli altoparlanti. Avrei preferito una sperduta caletta dove l'unico rumore era lo sciabordio delle onde ma i miei amici la pensavano diversamente..schermata dagli occhiali da sole potei osservare indisturbata la marea di persone accanto a me..erano le tre di pomeriggio e molti si erano probabilmente svegliati tre minuti prima.
La spiaggia si stava popolano pian piano e avrebbe raggiunto la sua capienza massima verso le 19, giusto in tempo per l'aperitivo e poi per l'inizio della serata. Io avevo ancora un residuo di mal di testa per il poco sonno della notte precedente e sapevo che mi si prospettavano due nottate in bianco. Il mio gruppo di amici era scatenato dir poco...dieci personaggi uno diverso dall'altro ma a cui volevo un mondo di bene. Io mi ero aggregata all'ultimo, trascinata da Susy che sembrava avere per quella vacanza un unico obiettivo..farmi ammettere di essere innamorata del mio migliore amico. Faticavo ad ammetterlo a me stessa quindi sicuramente non lo avrei ammesso a terzi...ma alla fine era la pura e semplice verità.
"Hey...tieni il primo spritz di una lunghissima serie..." Manuel mi allungò il bicchiere ghiacciato ed io buttai giù un sorso "Se tuo fratello non tiene il pallone fra i piedi almeno due ore al giorno pure il spiaggia non è contento"
"Sai come è fatto no? Da quanto lo conosci?"
"Quattordici anni...avevamo dieci anni no?"
"E quando mai non ha tenuto un pallone a portata di mano?"
"Mai..." sorrisi mio malgrado e poi sentii Manuel che mi dava un buffetto sulla guancia "Tutto ok? Mi sembri pensierosa"
"Sai che non sono molto da Ibiza...preferirei una spiaggetta isolata, un libro e il mio cellulare con la playlist..."
"Ti ha invitata per farti distrarre un pò...sembri triste ultimamente"
"Mi ha invitato mosso da compassione praticamente"
"Sai che non è così..sei come una sorella per lui...ti vuole un bene dell'anima..e sei una delle persone a cui non rinuncerebbe mai..."
"Lo so..." abbassai la testa e rigirai fra le dita la cannuccia dello spritz.
Poco dopo Manuel si alzò lasciandomi sola ed io sbuffai...finito il mio cocktail portai il bicchiere al bar e poi feci un cenno a Susy facendole capire che andavo a farmi una passeggiata. Lasciai il tratto di spiaggia più affollato e mi spostai verso un angoletto più tranquillo. Anche lì mi arrivava la musica e potevo vedere i miei amici ballare, una su tutte Susanna, o giocare a calcio..lui monopolizzava l'attenzione naturalmente...
La spiaggia ora era super affollata..ragazze in ridottissimi bikini colorati, cappelli di paglia in testa e bicchieri in mano che muovevano il bacino e la testa al ritmo delle canzoni. Molte in piedi sui lettini...il pomeriggio/sera/notte di Ibiza era appena iniziato e loro sarebbero state le indiscusse protagoniste. I ragazzi erano super abbronzati, il corpo cosparso di olio abbronzante e gli occhiali a specchio a schermargli lo sguardo e probabilmente le occhiaie che si portavano dietro. C'erano ragazzi veramente belli...alti e palestrati, con la classica tartaruga ben definita e la V sensuale che scompariva nell'elastico dei pantaloncini..tutti depilati, alcuni, la maggior parte che esibivano i loro tatuaggi...capelli biondi, scuri, alcuni rasati, altri con i capelli più lunghi...molti con il taglio più in voga al momento, rasato ai lati e più lungo sopra, in varie declinazioni e con diversi gradi di riuscita. Quelli che uscivano dall'acqua, con le goccioline che scendevano dal petto e che scorrevano verso il basso, si guardavano attorno sfoggiando un sorriso, sapendo di essere belli e sapendo di essere notati..uno di quelli stava correndo sulla spiaggia e mi sorrise..io ricambiai ma poi spostai lo sguardo verso il mare calmo e lui si allontanò. Non ero lì per un'avventura estiva né tantomeno per una scopata con un ragazzo di cui non avrei neanche ricordato il nome. Non sapevo neanche perché ero lì...Non ero tipa da Ibiza ma i miei amici avevano tanto insistito..lui aveva tanto insistito ed io avevo accettato. La settimana successiva mi sarei trasferita a Roma dove a Settembre avrei iniziato a lavorare come istruttrice in una nota catena di palestre della capitale. Quando mi avevano offerto di iniziare subito a lavorare ma cambiando città avevo accettato immediatamente...a Roma ci sarebbe stato lui ed a me questo bastava e avanzava. Come aveva detto Susy ero il suo fedele cagnolino che lo seguiva dappertutto..ma era il mio migliore amico, uno di quelli che mi avevano tenuto indietro i capelli quando vomitavo l'anima dopo le prime sbronze, quello che aveva minacciato il mio ragazzino quando avevo 16 anni dicendogli che non mi meritava, quello che aveva asciugato le mie lacrime dopo le delusioni d'amore...quello a cui avevo raccontato i miei segreti più inconfessabili..e lui aveva fatto lo stesso...avevo ascoltato i suoi interminabili monologhi su quella ragazza di cui si era innamorato tre anni prima, avevo seguito i loro tira e molla fino a quando lui mi aveva detto che sembravano aver risolto tutte le loro divergenze. E dall'altra parte anche lei mi raccontava della loro storia perché io ero anche una delle sue più care amiche anche se ci eravamo conosciute tramite lui e all'inizio lei sembrava gelosa del nostro rapporto. Poi aveva capito che io non sarei mai stata una minaccia alla loro felicità...
All'epoca, quattro anni prima, pesavo venti chili in più e il mio unico passatempo era fare da tappezzeria dovunque andassi...non mi piacevo e sinceramente non avevo mai avuto la spinta necessaria che mi facesse cambiare..poi mi ero guardata allo specchio un giorno e mi ero semplicemente detta "fanculo..." così mi ero trasferita a Milano, avevo iniziato a frequentare una palestra e poi un corso per diventare istruttrice di zumba e fitness. Avevo perso esattamente 23 chili ma quella che ero prima, quello che ero stata per tutta la mia vita...bhe quella era rimasta..non bastava dimagrire o cambiare tutto l'armadio, o taglio di capelli...alla fine io ero sempre io...la ragazza che ora vestiva meglio, ma che alla fine sempre tappezzeria era. Non sapevo neanche perché facessi parte di quella compagnia di amici...loro erano tutti bellissimi e fighissimi e simpaticissimi...io ero io...una farfalla che non aveva ancora spiccato il volo, semplicemente perché avevo troppa paura per ammettere la verità...preferivo essere semplicemente la migliora amica di Stephan piuttosto che affrontare di petto la situazione e ammettere che mi piacesse...anzi no che fossi totalmente, follemente, irrimediabilmente innamorata di lui...

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