CAPITOLO 27

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"Tienimi eh altrimenti mi ammazzo" strinsi la mano di Stephan e camminai lentamente perché non sapevo assolutamente dove stavo andando "Odio non vedere un cazzo..dai amore..ho su sta benda da un'ora" sbuffai soprattutto perché lui rideva prendendomi in giro "Manca poco"
Ste mi fece camminare ancora per pochi minuti poi mi fece fermare, si mise dietro di me appoggiandomi le mani sui fianchi e poi mi sussurrò "Buon compleanno amore mio" poi mi sfilò la benda nera dagli occhi ed io rimasi letteralmente incantata..
Ormai eravamo abituati a guardare insieme il tramonto, ne avevamo guardati di spettacolari a Ibiza e Formentera, a Savona, a Firenze o sulle colline toscane, ne avevamo ammirati di altrettanto belli a Milano e Roma ma quello che mi si presentò davanti quando riacquistai l'uso della vista fu da togliere il fiato..la città eterna si estendeva davanti a noi in tutta la sua bellezza e il sole che stava calando pian piano tingeva di rosso, arancione e oro i monumenti più belli di Roma..
"Il Giardino degli Aranci" ne avevo sentito parlare come una delle mete più ambite per un bacio al tramonto ed ora che mi trovavo lì non potevo che dare ragione a chi ne parlava come uno degli angoli di Roma più nascosti e suggestivi. Era un piccolo terrazzino sull'Aventino e si affacciava direttamente sul Tevere spaziando poi su tutta la città "È bellissimo" mi appoggiai a Stephan e sorrisi...quello era stato uno dei compleanni più belli della mia vita, anzi balzava direttamente al primo posto. Quella mattina mi ero alzata con il buongiorno di Ste al telefono dato che lui era in ritiro pre partita, poi mi erano arrivate a casa 24 rose rosse con al centro del mazzo una rosa gialla ed un biglietto "Auguri alla mia metà..alla parte più bella e vera di me...ti amo Mar" io avevo disposto i fiori nel vaso in soggiorno e poi mi ero preparata per andare a pranzo con Ilenia ed Ilary che avevano insistito per festeggiare con me quella giornata speciale. Anche se io avevo detto loro che non volevo assolutamente nessun regalo loro mi avevano regalato un bellissimo bracciale a spirale che ora portavo al polso e una borsa dato che avevano capito che avevo una mania per questo accessorio.
La partita con la Sampdoria era andata alla grande, la Roma aveva vinto per 3-0, Stephan aveva segnato e alla fine della partita sul megaschermo dello stadio era comparso un messaggio di auguri per me..insomma era stato tutto perfetto e poi quella sorpresa di Stephan era stata il giusto coronamento di una giornata che non avrei mai scordato.
"Ora mangiamo e poi c'è la tua vera sorpresa"
"Non era questa?"
"No...questa è un'anteprima..." lo guardai scuotendo la testa e poi lo seguii verso una panchina riparata da cui potevamo vedere Roma, che pian piano stava diventando la nostra città. Stephan tirò fuori da un cestino dei tramezzini e una piccola bottiglietta di champagne, di quelle tascabili e che riuscivano a riempire giusto due bicchieri "Preferivi un ristorante sofisticato?"
"Ma secondo te? È tutto perfetto..è il compleanno più bello della mia vita...le rose, il pranzo con le ragazze, lo stadio, questo...poi ci sei tu" mi sporsi per baciarlo ed intanto gli fregai un pezzo di tramezzino "Cioè ci sei sempre stato ai miei compleanni ma non tutti sono andati tutti bene"
"Se ti riferisci a quello di tre anni fa sai che non è stata colpa mia"
"Lo so...ma alla fine l'abbiamo raddrizzato quel compleanno no?"
"Direi di si" sorrisi ripensando a quel 18 settembre quando la ex ragazza di Stephan mi aveva organizzato una festa in un locale e aveva invitato un ragazzo che pensava fosse perfetto per me. Alla fine io ero letteralmente scappata dopo che lui aveva tentato di baciarmi e mettermi la mano sotto il vestito. Stephan mi aveva portata a casa, dove avevamo festeggiato da soli con una torta comprata al supermercato ed il suo telefono che continuava a suonare per i messaggi incazzati della sua ex ragazza.
"Sarà il tredicesimo o quattordicesimo compleanno che passiamo assieme..ed è sempre stato tutto perfetto..mi hai sempre fatto gli auguri per primo, mi hai sempre fatto i regali più azzeccati.."
"Molti suggeriti da mia madre..questo invece è stato tutta opera mia"
"Qualche indizio?"
"No...ma fra poco vedrai con i tuoi occhi il mio regalo...prima però ogni tuo compleanno deve avere per forza una torta.." Stephan tirò fuori dal cestino un mini tiramisù, coperto da una cupoletta di plastica, giusto per due persone..tolse la copertura e poi mise sulla sommità un due ed un quattro accompagnati da una candelina. Mi misi a ridere facendomi scappare una lacrima per la scena che avevo davanti...Stephan con sullo sfondo il panorama unico di Roma, con in mano il mini tiramisù con la candelina che lui aveva acceso con un accendino e che intonava la canzone "tanti auguri a te"...alcune persone che giravano per la terrazza che fra poco avrebbe chiuso si fermarono ad applaudire ed io accennai un inchino poi presi il viso di Stephan fra le mani e lo baciai "Grazie...è bellissimo"
"Per te questo ed altro..." tagliò a metà il tiramisù e lo mangiammo mentre io stavo in braccio a lui "Com'è andata questa prima settimana a Roma dopo...bhe dopo quello che è successo?"
"Bene..insomma il lavoro mi piace..e vivere con te è...bello...cioè non è solo bello...è quello che sognavo da un sacco di tempo.."
"Perché non volevi venire ad abitare con me allora?"
"Perché...comunque è un bel cambiamento..abitare con il proprio fidanzato può essere anche controproducente soprattutto se due persone stanno assieme da così poco come noi due.."
"Ma noi ci conosciamo da un secolo Mar..io so tutti i tuoi difetti.."
"Che non ho..." gli sorrisi..
"Certo..convinta tu..."
"Parla quello che sta 4 ore in bagno...che va dal parrucchiere una volta a settimana..e che ha più magliette che un negozio di abbigliamento"
"Ma se hai..quante paia di scarpe? E quante borse? Per non parlare dei tuoi completini...hai due cassetti pieni di mutandine e reggiseni..."
"Non ti lamenti mai quando ne indosso uno nuovo però..."
"Lo ammetto..." mi baciò mettendomi una mano dietro al collo ed io risi "È possibile che ne indossi uno nuovo anche adesso"
"Colore?"
"Verde smeraldo" dato che indossavo ancora la sua maglietta della Roma non aveva potuto notare che effettivamente indossavo un completino verde smeraldo che avevo comprato il giorno prima "Se fai il bravo potresti anche avere l'onore di vederlo...."
"Non vedo l'ora...adesso vuoi il tuo regalo?"
"Si...assolutamente" pensavo che Stephan mi consegnasse un pacchetto, una scatola o qualcosa del genere invece mi fece alzare, mise a posto la nostra cena, e poi mi prese per mano..quando mi fece salire in macchina l'ansia mi salì a tremila "Pronta amore mio?"
"Pronta..." intrecciai la mia mano alla sua e poi mi appoggiai al sedile...

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