CAPITOLO 9

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Ritornammo alla barca mentre il cielo pian piano si scuriva. Ci infilammo le felpe perché navigando l'aria era abbastanza fredda ora che non c'era più il sole a riscaldarci. Ci mettemmo circa un'oretta e mezza e quando arrivammo al porticciolo ad Ibiza erano ormai le dieci di sera. Navigare praticamente al buio fu un'esperienza strana, probabilmente se avessi avuto accanto a me qualcun'altro avrei avuto anche paura ma dato che c'era Stephan tutto assumeva un'aria diversa..quelle due paroline, quelle che lui mi aveva detto mentre guardavamo il tramonto insieme erano giunte inaspettate. Pensavo che lui provasse sicuramente attrazione e coinvolgimento verso di me, ci conoscevamo da una vita e quello che avevamo costruito negli anni era un rapporto basato sulla fiducia e su un'estrema confidenza reciproca. Solo lui sapeva quanto rancore avessi dentro, quanto fossi stata male nel corso degli anni, quanto il menefreghismo che professassi verso chi mi prendeva in giro in realtà mascherasse un grande dolore. Solo io sapevo quanto lui fosse stato male quando le cose erano andate male al Milan...solo io sapevo quante volte avesse pianto sulla mia spalla, quanto avesse sofferto pensando che il suo sogno non si sarebbe mai avverato. Avevo passato giorni accanto a lui a dirgli di non mollare, perché lui avrebbe dimostrato a tutti di cosa era capace. E alla fine lui si era rialzato, aveva cambiato città nonostante il Milan fosse la sua squadra del cuore fin da piccolo. Solo io sapevo ogni cosa di lui...solo lui sapeva molte cose di me...ed ora che ci eravamo confessati a vicenda quello che provavamo era da vedere se la nostra storia sarebbe stata la classica favola oppure se alla fine saremmo stati meglio come semplici amici...
Camminammo verso il bungalow mano nella mano, in silenzio...quello che era successo in barca e poi al faro era una svolta fondamentale e dovevamo capire bene dove ci avrebbe portato. Quando entrammo sorrisi a Stephan "Piccola..che succede?"
"Nulla Ste...sono solo un pò stordita da tutto quanto..."
"Ti va di parlarne?"
"Ti va di abbracciarmi e basta per un pochetto?"
"Certo...andiamo in spiaggia?" annuii con la testa e poi lo seguii prendendo un telo che adagiai in riva al mare. Mi sedetti e aspettai che Ste si mettesse accanto a me..lui prese il cestino che ci avevano preparato e lo mise vicino a noi "Hai fame? Vuoi un pò di frutta? Un toast?"
"Prendo un toast...e poi della frutta...anche se avrei voglia di qualcosa di dolce"
"C'è una fetta di torta al cioccolato...se fai la brava la dividiamo"
"Se faccio la brava?"
"Se mi dici cosa c'è in quella tua testolina"
"Prima mangiamo" tenendomi fra le sue braccia Ste mi passò il toast, ne prese uno per sé e poi mangiammo in silenzio. Dividemmo anche le due porzioni di frutta prima di arrivare alla torta al cioccolato...Ste prese una forchetta e tagliò un piccolo pezzetto avvicinandolo alle mie labbra. Quando quella delizia mi arrivò sul palato mi lasciai scappare un gemito "Ti fa lo stesso effetto di un mio bacio?"
"È meglio...molto meglio" lo presi in giro e lui mi schiaffeggiò un braccio "Allora...che ti passa per questa tua bellissima testolina?"
"Nulla...solo che è come se fossi in un altro pianeta...quello che è successo, quello che mi hai detto..tutto...insomma non mi sembra vero...e ho paura di risvegliarmi...e che questo risveglio sia molto traumatico...me ne dai un altro pò?"
"Tieni" mi diede un altro pezzo di torta "Sai che ogni cosa che dico la penso veramente...e penso veramente quello che ti ho detto al faro. Non potrei mai mentirti su quello che provo per te..e so che tu stai pensando soprattutto alla frase che ti ha detto lei al telefono ma ti giuro che ti proteggerò come ho sempre fatto. Quando ho detto che avrei scelto sempre te, lo avrei fatto a prescindere da quello che stiamo vivendo adesso...perché tu sei e sarai sempre la persona più importante per me...ti ricordi quando ero in ospedale?"
"Si...mi sono fatta ore di volo solo per essere vicino al tuo letto quando ti saresti svegliato"
"Lei c'era?"
"No Stephan...ma è stata la tua ragazza per tre anni praticamente e questo dovrà pur significare qualcosa"
"Ma ora chi c'è qua accanto a me? Ci sei tu e ci sarai sempre tu...perché voglio che ci sia tu..."
"Dici sempre le cose che mi voglio sentir dire..."
"Perché ti amo..."
"Ora...ci starebbe quella cosa che mi ripeti da qualche giorno" gli baciai il collo prima di abbracciarlo facendolo sbilanciare all'indietro...ci ritrovammo io sopra di lui sul telo che avevamo appoggiato sulla sabbia "Anche io ti amo..." Stephan mi tracciò il profilo del viso con la punta delle dita prima di passarmi la mano nei capelli ed inclinarmi il viso..io appoggiai la testa sul suo palmo poi lasciai che lui mi baciasse come solo lui sapeva fare...a fondo ma senza mai forzarmi in alcun modo...posai le mani ai lati della sua testa e poi mi alzai...sotto il cielo stellato mi sfilai la felpa, la canotta ed i pantaloncini...lui rimase sdraiato guardandomi dal basso con un sorrisino soddisfatto...la sua mano mi percorse la caviglia...
"Vieni?" Mi slacciai il reggiseno e lo feci cadere a terra...quando misi i pollici sull'elastico delle mutandine per tirarle giù lui scosse la testa...si mise in ginocchio e me le sfilò lui prima di giocherellare con la lingua con il mio piercing..mi baciò la pancia affondando le dita nei fianchi ed io buttai la testa indietro...gli presi le mani e mi mossi all'indietro invitandolo ad alzarsi...
"Devo spogliarmi anche io?"
"Ovvio..." mi fermai e lo guardai mentre si alzava in piedi...si tolse la felpa, la maglia ed i pantaloncini...io gli tolsi i boxer e poi mi strusciai contro di lui "Ho bisogno di te"
"Non sai quanto io ho bisogno di te" mi prese in braccio e mentre io gli circondavo il collo con le braccia accoccolandomi contro di lui, mi portò in bagno...la doccia era esattamente quello che ci voleva...
Stephan mi depositò poco fuori dalla doccia, si sporse per aprire l"acqua e quando fu alla temperatura giusta entrò e mi porse la mano per raggiungerlo...ci mettemmo entrambi sotto il getto e sorridemmo quando facemmo lo stesso gesto...buttare la testa all'indietro e aprire la bocca per catturare le goccioline d'acqua...
Presi il bagnoschiuma ed iniziai a passarglielo sul corpo, lui fece lo stesso e quelli praticamente furono dei lenti e snervanti preliminari...sentire le sue mani su di me...poter passare le mani sul suo corpo...sentire le sue dita che mi massaggiavano pian piano i capelli con lo shampoo e poter fare lo stesso....Stephan mi fece girare lentamente e mi mise sotto il getto sciaquandomi...quando tentai di rigirarmi lui mi bloccò "Ora...chiudi gli occhi" iniziò a toccarmi partendo dalla gola, passando per i seni e scendendo verso la pancia...quando mi sfiorò esattamente lì posai le mani sulle piastrelle davanti a me...la sua bocca tracciò una scia di baci lungo il mio collo prima di spingermi ancora di più contro la parete della doccia...ero intrappolata fra le piastrelle e il suo corpo...
"Stephan..."
"Dimmi...."
"Ho bisogno..." faticavo a connettere da quanto ero su di giri "Di cosa?"
"Di te...per favore" mi fece girare e mi posò le mani sul fondoschiena...gli agganciai i piedi dietro e poi sentii che mi riempiva...completamente...l'acqua rendeva tutto più peccaminoso e pensai che così eccitata e un pò folle non mi ero mai sentita...quando raggiunsi quel punto che solo lui mi faceva toccare avevo il cuore a tremila...
"Ancora meglio di quanto immaginassi"
"Hai pienamente ragione" uscimmo dalla doccia e ci avvolgemmo negli accappatoi bianchi prima di raggiungere la camera e crollare sul letto...lasciammo i capelli bagnati...ci mettemmo sotto il lenzuolo e ci coccolammo mentre guardavamo un film alla tv...l'avevamo già visto assieme ma quella sera fece solo da sottofondo a quel nostro momento di tranquillità ...ci addormentammo con la tele accesa, che io spensi quando aprii gli occhi alle quattro prima di accoccolarmi di nuovo contro il suo fianco...gli baciai il petto e poi mi riaddormentai...

Alle nove la sveglia ci ricordò che pian piano dovevamo tornare alla normalità ma normali noi due in quei giorni non lo eravamo proprio e visto che avevamo ancora tempo ci concedemmo di rifare l'amore lentamente e dolcemente...alle undici ci alzammo finalmente e, raccolte le nostre cose, uscimmo, facemmo colazione e poi riprendemmo lo scooter...Non parlammo molto perché sapevamo che avremmo dovuto rispondere all"interrogatorio dei nostri amici che ci aspettavano all'aeroporto...lasciammo lo scooter a Punta Galera, prendemmo il resto delle nostre cose e poi salimmo in auto. Fra poco meno di tre ore saremmo stati sul volo che ci avrebbe ricondotti in Italia...ero pronta? Psicologicamente, mentalmente e fisicamente no...assolutamente...ma la sua mano che non lasciò mai la mia e i suoi 'ti amo' mi tranquillizzarono parecchio "Senti ma...Manuel sarà contento?"
"Mi darà del cretino perché probabilmente, anzi sicuramente, avrei potuto e dovuto gestire la cosa in modo diverso ma...insomma ti vuole bene"
"I tuoi?"
"Ti stenderanno un tappeto rosso e mia madre ti butterà pure i petali di rosa al tuo passaggio"
"Stephan...ma sono a Savona?"
"Non lo so...so che ci sono Aurel e Salvo...devo passare da lui"
"Te pareva...Dio come sei fissato oh"
"Finiscila va" ci mettemmo a ridere prima che io gli scompigliassi i capelli e poi mi pizzicasse il fianco..quando arrivammo all'aeroporto lasciammo l'auto all'addetto del noleggio..mentre Stephan sbrigava alcune formalità io mi guardai attorno e notai il gruppetto capitanato da Manuel e Susy. Quando Ste mi raggiunse mi prese la mano e poi ci dirigemmo verso di loro...i nostri amici ci guardarono da lontano sbracciandosi e Susy mi corse incontro "Marzia...mi sei mancata" poi abbracciò Stephan "Anche tu naturalmente...ma ora te la rapisco...mi deve aggiornare..."
"Visto che la rapirai fino a quando non partiremo posso salutarla?"
"Certo..." lei si allontanò e Stephan mi prese il viso fra le mani e mi baciò teatralmente...loro fischiarono e Susy cacciò un urlo "Ti amo..."
"Anche io" poi la mia amica mi prese per mano "Andiamo a fare il check-in..."
"Vi raggiungiamo...sparlate intanto..." a parlare fu Manuel che mi diede un pizzicotto sulla guancia prima di avvicinarsi e sussurrarmi "Poi parliamo"
"Sei arrabbiato?"
"Assolutamente no..." io sorrisi e poi seguii Susy...

Dopo aver fatto il check-in lei mi trascinò in un bar dove ordinò il solito per noi due...triplo caffè e muffin al cioccolato. Mancava un'ora al nostro volo e sapevo che avrei passato sessanta minuti a rispondere alle sue domande "Allora?"
"Cosa?" le sorrisi e lei mi fulminò "Ho sentito le due paroline...e avete il viso soddisfatto di due che hanno fatto sesso"
"Cosa vuoi che ti dica? Mi ha detto 'ti amo' e...abbiamo fatto l'amore...in barca...e poi nella doccia...e poi a letto..."
"Porca vacca...com'è?"
"Bello...bellissimo...mi ha trattata da principessa...e mi ha coccolata...e mi ha fatta sentire...amata..."
"È bravo a letto?"
"Susy...ma sei scema?"
"Ho il diritto sacrosanto di farti questa domanda...mica l'ho mai potuto chiedere alla sua ex" calcò l'accento su quell'ultima parola ed io la guardai male "È bravo...molto..."
"Non pensare a lei..insomma ci stai pensando no?"
"Ovvio che si...siamo partiti che lui era fidanzato ed io..bhe stavo di merda...ora sto con lui ma so che lei non si arrenderà facilmente.."
"Vi amate...ma non è solo amore il vostro...è molto altro...lo sai tu e lo sa pure lei..l'ha sempre saputo in fondo...il vostro modo di guardarvi...di toccarvi...era palese Marzia..."
"Lo amo...e lo sai...ma non mi sono mai reputata alla sua altezza..."
"Perché sei scema...lui ti ha sempre amata ma...ne parlavo con Manuel ieri...insomma lui sapeva che dicendoti quello che provava si sarebbe dovuto mettere in gioco con te...in un modo diverso da quanto si è messo in gioco con le altre sue ragazze...perché loro...bhe la maggior parte se ne fregavano di come fosse lui realmente...a loro importava altro...tu invece..insomma l'hai visto nei suoi momenti peggiori e sei comunque rimasta con lui...l'hai spronato...anche se a volte si è comportato da stronzo..."
"Lo so...facendosi le tipe davanti a me...ma anche io mi facevo i tipi davanti a lui..."
"Ed intanto pensavate...che voglia ho di baciarlo o baciarla...no?"
"È andata così...basta che lui sia sincero...io ci credo a noi due"
"E lui non riesce a starti lontana..." sentii le sue mani posarsi sulle mie spalle e Susy sospirò estasiata "Quanto siete belli...posso farvi una foto? E postarla?"
"No Susy..."
"Certo..."
"Cosa..certo?...."
"Sei la mia ragazza...quindi se Susy vuole postare una nostra foto...perché non può farlo?"
"Perché...non voglio"
"Mar..per favore...ti amo...e fottiamocene di tutti per mezza volta...ok?"
"Ok...scatta va"
"Un bacetto?" la mia amica mi fece le mani giunte ed io allora presi Stephan passandogli la mano dietro al collo...mi girai leggermente e lo baciai...e mentre la gente ci sfilava attorno ed i nostri amici sorridevano io pensai solo a quanto stessi mettendo nelle mani di Ste la mia intera esistenza...ci credevo a quello che c'era fra di noi e speravo che reggesse agli inevitabili urti...

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