CAPITOLO 15

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Sentii vibrare il cellulare sotto il cuscino, cercai di spegnerlo nel minor tempo possibile e poi mi misi seduta facendo piano "Dove vai?"
"Avevo messo la sveglia per vedere l'alba..torna a dormire, sono solo le 5 e mezza"
"E perdermi la possibilità di vedere l'alba insieme a te?" Stephan si infilò i boxer e poi mi allungò la sua camicia, mi aiutò ad allacciare i bottoni e mi porse le mutandine. Aprì la chiusura della tenda "Vieni" quando misi fuori la testa lo spettacolo che mi si parò davanti fu da restare senza fiato. La spiaggia recava ancora i segni dei falò ma per il resto era stata completamente ripulita..il mare azzurro e piatto era bellissimo...e il sole che iniziava a tingere di arancione il cielo e l'acqua dava un senso di pace e di tranquillità..guardai verso l'hotel e vidi che i camerieri stavano iniziando ad allestire i tavoli sul porticato che dava direttamente sulla spiaggia per la colazione.
"L'abbiamo vista spesso l'alba a Savona" capitava che io rimanessi a dormire a casa sua e puntassi la sveglia per ammirare quello spettacolo "A volte vorrei tornare ai nostri 15/16 anni...rivivere molte cose, cambiarne altre.."
"Viviamoci questo...adesso..." guardammo il sole che si alzava nel cielo...anche se avevamo dormito praticamente 4 ore ero pronta per affrontare quella giornata "Che si fa oggi?"
"Sabaudia"
"Andiamo a Sabaudia?"
"Siamo stati invitati alla casa al mare di Francesco"
"Francesco...Totti?"
"Lui...sai giochiamo assieme se te lo fossi dimenticato...ha invitato parecchi nostri compagni con fidanzate, mogli...saremo almeno 20 persone...pranziamo là poi a metà pomeriggio torniamo verso Roma.."
"Cioè...sarà una cosa ufficiale quindi...tutti con fidanzate e mogli..."
"Si Mar...poi comunque andremo anche alla grigliata di Ferragosto a Trigoria insieme ..e spero tu verrai a vedere i preliminari di Champions...e poi le partite di Campionato...insomma ce ne saranno di occasioni per ufficializzare la cosa...però te la devi sentire tu"
"Si..cioè conosco già tutti perché li ho incontrati lo scorso campionato...ma ora mi presenterai come la tua fidanzata...è importante"
"Se non te ne fossi accorta ogni cosa che sto facendo è per farti sentire la mia fidanzata e per farti capire quanto tu sia importante.."
"Sabaudia sia...ma che mi metto?"
"Una qualsiasi delle cose che hai portato andrà bene...ora che ne dici se ci rimettiamo a letto un pò e poi andiamo a farci una doccia prima di far colazione?"
"Sicuro che andrà bene qualsiasi cosa?"
"Sicuro...dai vieni qua" Stephan mi fece sdraiare di modo che, da un piccolo spiraglio della chiusura della tenda, riuscissi a vedere il mare ed il sole che pian piano saliva in cielo...mi rilassai fra le sue braccia e cullata dalle sue carezze e dai suoi baci sul collo mi riaddormentai..
Ci svegliammo alle nove e mezza quando attorno a noi iniziavano a fervere i preparativi per la nuova giornata. Uscimmo dalla tenda attirando gli sguardi sognanti di qualche ragazza che passava che sicuramente avrebbe tirato le orecchie al fidanzato per non averla portata a dormire in riva al mare. Mano nella mano con Stephan andammo nella nostra stanza, facemmo a turno la doccia dato che altrimenti non ci saremmo più scollati da quelle quattro mura e poi ci vestimmo. Ste, che sarebbe stato bene con qualsiasi cosa addosso, optò per un pantaloncino sportivo nero e una maglia verde militare...io misi il costume dato che la villa dava direttamente sul mare e ci sarebbe scappato quasi sicuramente un bagno ed un vestito a pantaloncino blu acceso, con un coulisse in vita. Infilai i sandali, mi tirai su i capelli e, senza trucco dato il gran caldo, mi misi davanti allo specchio "Stai benissimo..." Stephan mi abbracciò da dietro ed io gli sorrisi attraverso lo specchio "Sarai l'unica senza bimbi al seguito..quindi preparati ad un terzo grado su quando mi regalerai un erede"
"Dipende quando sarai pronto tu"
"Tu saresti pronta?"
"Verità? Si...anche domani"
"Sul serio?" Stephan mi fece girare verso di lui "Cioè...saresti pronta a diventare mamma? Ed il tuo lavoro?"
"Sarei pronta a diventare mamma dei tuoi figli...non dei figli del primo che passa..e il lavoro passerebbe in secondo piano...insomma tutte hanno una famiglia e lavorano..ma sarei anche pronta a fare solo la mamma...la carriera non ti da determinate sensazioni.."
"Ti amo Mar" Stephan mi strinse a sé affondando la mano fra i miei capelli "E sarai una splendida mamma per i nostri figli"
"Ti amo anche io..." lo baciai e senza neanche sapere come ci ritrovammo a strusciarci sul letto. La mia mano percorreva la sua schiena sotto la maglietta e lui mi teneva per i fianchi "Dobbiamo andare"
"Lo so" ridendo ci alzammo e dopo esserci risistemati uscimmo per fare colazione. Quando lasciammo Sperlonga il sole era alto nel cielo...avevo lasciato lì un pezzettino del mio cuore, così come successo in ogni luogo che era stato testimone della mia storia con Stephan..e poi lì gli avevo confessato che avrei voluto dei figli da lui...e lui non era scappato, anzi..sorrisi pronta a vivere quella nuova avventura. Ormai facevo parte della vita di Ste come fidanzata e quindi quei momenti sarebbero diventati sempre più frequenti...cene o inviti dai suoi compagni di squadra non sarebbero più stati una novità..dovevo solo pensare a quanto lui sembrasse tenere a quelle piccole cose, come se andasse rassicurato. Probabilmente quei posti e quelle occasioni non erano abbastanza chic per la sua ex fidanzata, per me invece erano il massimo che potessi chiedere.

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