CAPITOLO 25

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Mi svegliai alle nove passate e decisi per una volta di organizzare qualcosa io per Stephan. Prenotava sempre lui gli alberghi, e quando aveva nominato Firenze avevo subito pensato ad un albergo sulle rive dell'Arno, con vista su Ponte Vecchio, che avevo visto durante la mia ultima gita nella città. Ero andata a vedere Fiorentina-Milan, ormai due anni prima e avevo visitato velocemente la città tutta da sola prima di andare al Franchi. Passando davanti a quell'albergo mi ero fermata ad ammirare la stanza con il terrazzino che dava direttamente sull' Arno, fantasticando un giorno di poterci andare...
Mi districai velocemente dalla coperta e dalle braccia di Ste che mi tenevano stretta...lui si mosse ma continuò a dormire per fortuna...mi avvolsi in un asciugamano e poi andai in stanza. Chiamai il servizio in camera e chiesi di portare una colazione per due, poi cercai su Internet il numero dell'albergo nel capoluogo toscano. Sborsando una cifra assurda prenotai per una notte nella suite "Ponte Vecchio". Poi mi feci una doccia veloce ed indossai un paio di shorts di jeans ed una maglietta bianca annodata in vita. Infilai le scarpe da ginnastica e poi aspettai che il servizio in camera consegnasse la colazione. Quando il cameriere arrivò con il carrellino gli lasciai una generosa mancia. Camminando velocemente tornai nella stanza con l'idromassaggio, il cielo stellato della notte prima ora era stato sostituito da un cielo azzurro senza nuvole e dato che il tetto era ancora aperto i raggi caldi inondavano la stanza...mi fermai a guardare Stephan ancora addormentato, stava su un fianco, con la coperta che gli copriva le gambe ed il sole che colpiva il suo viso. Mi misi dietro di lui e poi gli appoggiai le mani sulle spalle e il mento sulla testa "Amore mio"
"Mhm...dimmi che sei ancora nuda accanto a me e che abbiamo tempo per coccolarci un pò"
"In realtà sono già vestita e sono quasi le 10. Ho fatto portare la colazione in stanza...su alzati che Firenze ci aspetta..posso guidare io?"
"Puoi fare quello che vuoi, basta che adesso mi dai un bacio" mi sporsi per baciarlo a stampo ma lui mi fece cadere in braccio a lui e mi baciò facendomi scordare per un attimo il proposito di lasciare quella stanza in tempi brevi "Andiamo su" mi rialzai e lo precedetti verso la nostra stanza, che praticamente non avevamo usato, ma mi girai verso di lui per aspettarlo e per godermi lo spettacolo del mio ragazzo , con un asciugamano legato in vita che si stiracchiava pigramente al centro di una pozza di luce "Vieni in stanza va...prima che ci ripensi"
Lui si mise a ridere e poi mi seguì...facemmo colazione sul letto su cui erano ancora sparsi i petali di rosa..io ne presi uno in mano e poi lo guardai "Scusa per ieri sera..insomma a volte mi arrabbio ancora ripensando a quello che è successo..ma non devo rinfacciartelo ogni giorno..devo imparare a controllare sta cosa"
"È normale che ti arrabbi...e quasi quasi mi aspettavo che tu te ne andassi ieri sera"
"Ero incazzata a morte...poi ho visto questo e ho letto il tuo biglietto..e ho pensato che certi gesti non ti ho visto farli per nessun'altra.."
"Perché nessun'altra è te Mar..nessuna..anche quando eravamo solo amici ti avrei dato il mondo intero.."
"Io mi arrabbiavo quando mi regalavi qualcosa o prenotavi negli alberghi più costosi..tipo tutto questo ti sarà costato un occhio della testa.."
"Non mi importa..basta che tu sia felice, basta che tu sorrida Mar.basta che tu sappia che solo per te farei questo...certo anche a lei ho fatto regali costosi e l'ho portata in giro ma era perché sapevo che a lei piacevano queste cose..con te invece...è diverso..voglio condividere con te tutto questo..e non mi importa se non abbiamo neanche dormito qui stanotte...chi se ne frega..volevi dormire sotto le stelle e a me quello bastava"
"Ti amo...vieni qua" lo attirai a me e lo feci stendere sopra di me...gli intrecciai le braccia dietro al collo e lo fissai negli occhi "Forse abbiamo giusto qualche minuto prima di partire per Firenze" Stephan sorrise e poi mi slacciò velocemente i pantaloncini abbassandomeli leggermente insieme all'intimo...lui aveva ancora legato in vita l'asciugamano bianco...continuando a baciarlo glielo tolsi gettandolo di lato e poi lo feci entrare dentro di me....mentre i petali di rosa pian piano cadevano dal letto io e Stephan ci concedemmo un momento solo per noi...non ci importava del resto, bastava che io e lui fossimo assieme e tutto il resto spariva..

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