CAPITOLO 36

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"Sei fantastica...Claudia ha fatto un lavoro fantastico con il tuo abito"
"È lei che è favolosa..l'abito è solo la confezione esterna...quello che è fantastico è il contenuto"
"Cla smettila che altrimenti non smettiamo un secondo di piangere..e alla fine di questa giornata già ci saranno fiumi di lacrime, per fortuna saremo in mezzo al mare..." risi abbracciando Ilenia ed Ilary "Ora ritocco al trucco e poi andiamo che sei già in mega ritardo.."
"La sposa deve essere in ritardo...tu con quanto ritardo sei arrivata in Chiesa?"
"Un'ora e passa" rispose Ilary " ma Stephan mi ha già mandato 28 messaggi...evitiamo che non arrivi vivo alle promesse matrimoniali"
"Non oso immaginare quando dovrai partorire.." Ilenia mi sistemò i capelli mentre Claudia dava l'ultima ricontrollata al vestito...io presi un bel respiro e poi guardai fuori dalla finestra della mia stanzetta a Savona. Erano 24 ore che non vedevo Stephan, perché le mie amiche erano state irremovibili sulla tradizione che lo sposo non potesse passare con la sposa la notte prima del matrimonio. Quindi mentre lui era a casa dei suoi io ero rimasta a casa dei miei a Savona, con quelle che erano diventate le mie migliori amiche in quegli ultimi mesi...mi avevano aiutata ad organizzare quello che avevano definito "il matrimonio dell'anno". Claudia aveva disegnato il mio abito..l'avevamo modificato tipo 30 volte ma alla fine ero veramente soddisfatta del risultato. Avevo scelto un colore particolare, niente bianco o avorio anche perché ero quasi nell'ultimo mese di gravidanza e, anche se avevo preso "solo" una decina di chili, in bianco sarei sembrata una balenottera. Dopo lunghe discussioni Claudia ed io avevamo optato per un blu che sfumava in varie tonalità fino ad arrivare ad un azzurro cielo sul fondo..niente abito lungo fino ai piedi ma una lunghezza media, con una gonna leggermente più lunga dietro...il corpetto era tempestato di strass e cristalli Swarovski, con una scollatura a cuore ed un taglio ad impero che metteva se possibile ancora più in risalto la mia pancia. Ai piedi sandali alla schiava bassi, niente tacchi anche se in quel modo i 10 centimetri che mi separavano da Stephan si sarebbero fatti sentire..ma Claudia aveva detto che lui sarebbe stato contentissimo perché per lui sarei sempre rimasta la sua piccolina ed io ero stata d'accordo. Avevo i capelli raccolti con qualche fiore bianco appuntato qua e là che riprendeva quelli del mio bouquet. Poco trucco perché avrei pianto fiumi di lacrime sicuramente e poi, per essere il 31 maggio a Savona faceva già abbastanza caldo...
"Ragazze..andiamo.." Susy entrò nella mia stanza sventolandosi la mano davanti al viso "Stephan mi ha mandato il decimo messaggio"
"Beata te che sei al decimo..io sono arrivata a 30 quasi...usciamo dai..." Ilary sbuffò nascondendo a fatica un sorriso però ed io la presi a braccetto per raggiungere il giardino davanti a casa mia. Mia madre e mio padre erano già al porto, così chiusi a chiave la porta ed inserii l'allarme poi salii sulla macchina bianca decappottabile che aveva noleggiato Ilary per portarmi al porto di Savona. Ne aveva noleggiate due in realtà, la prima dove stavamo io, lei, Ilenia e Susy. La seconda dove c'erano Claudia e Giulia la fidanzata di Manuel. Il resto degli invitati era già a bordo della Costa Romantica, che per l'occasione avrebbe ospitato i nostri 75 invitati più parecchi bambini. Avevamo deciso che il matrimonio sarebbe stato celebrato con la nave attraccata al porto, alle cinque di pomeriggio che con il mio ritardo erano diventate quasi le sei ormai. Poi la nave sarebbe salpata con destinazione prima Barcellona e poi Palma di Maiorca per poi fare ritorno verso l'Italia. Sarebbe ritornata a Civitavecchia risparmiando a molti in viaggio da Savona verso la capitale, dato che la maggior parte degli invitati abitava lì. Ilary e Francesco poi avrebbero dato una festa per noi nella loro villa a Sabaudia..
"Nervosa?"
"Abbastanza...ma non vedo l'ora di vederlo" quando arrivammo vicino al porto vidi la nave che per l'occasione aveva sulla fiancata la scritta dorata "Mar & Ste 31 Maggio 2017"
"Ma che bella" esclamò Ilenia e si mise a scattare foto a raffica "Sicura che tu voglia che ti accompagnamo noi e non tuo papà?"
"Sicura" vidi che al di là delle transenne che tenevano a bada i curiosi c'erano un sacco di persone e alzai la mano per salutarli....anche se a volte facevo ancora fatica a capire che ero diventata una mezza vip anche io adoravo l'affetto che loro dimostravano verso me e Stephan. Mi girai verso la nave e poi prendendo a braccetto Ilary misi un piede davanti all'altro..io e Ste avevamo deciso di celebrare il rito civile invece che nel salone delle cerimonie della nave, sul ponte più alto, quello dove c'era la piscina. Mettemmo piede sulla nave e subito un applauso partì dalle persone che erano venute ad assistere al mio arrivo..capivo che per loro era un pò come vivere di riflesso il mio sogno d'amore che finalmente si stava per realizzare. Camminammo fino al ponte superiore "Ora quando usciremo lo vedrai...prendi un bel respiro e poi...congratulazioni tesoro...goditi questa magica serata" annuii e poi strinsi ad una ad una le mani delle ragazze che mi avevano sostenuta ed aiutata in quei mesi, senza di loro non sarei riuscita ad affrontare nel migliore dei modi quel giorno. Perché c'erano stati momenti di crisi, non fra me e Stephan ma momenti in cui la mia cronica paura di essere poco o niente riaffiorava...ma loro erano state sempre lì a dirmi che ero fantastica, che Stephan non avrebbe potuto avere una fidanzata migliore di me..volevo loro un bene dell'anima...
Attraversammo la porta che ci avrebbe condotto sul ponte e rimasi a bocca aperta..avevo curato ogni dettaglio del matrimonio personalmente ma vedere tutto realizzato e assolutamente in modo impeccabile fu una cosa magnifica. Dalle sedie con gli schienali di tulle azzurro, alla passatoia bianca, alle candele che galleggiavano sull'acqua della piscina fino al piccolo podio dove l'ufficiale di bordo avrebbe celebrato il matrimonio. La cosa assolutamente perfetta fu che "Vivere a colori" di Alessandra Amoroso accompagnò il mio lento incedere verso quello che sarebbe diventato a breve mio marito..naturalmente lui fu assolutamente la cosa più perfetta..in quegli ultimi mesi, da quando avevamo scoperto che ero incinta di due gemelli, che avevamo poi saputo essere un maschio ed una femmina, lui mi aveva trattata come una principessa...come la sua principessa, che era diventato il mio secondo nomignolo dopo piccola e dopo il diminutivo Mar..
Stephan mi aspettava con le mani che non smettevano di muoversi...era spettacolare in jeans azzurro chiaro e camicia di lino blu, colori che rispecchiavano quelli del mio abito...in quei mesi era diventato se possibile ancora più bello ed io non mi sarei mai stancata di ammirarlo. Quando arrivammo davanti a lui Ilary mi abbracciò e poi sussurrò a Stephan "Vedi che te l'ho portata sana e salva?" lui le diede un bacio sulla guancia poi si girò verso di me e mi baciò sulla fronte "Amore mio"
"Scusa il ritardo...scusate il ritardo.." sorrisi ai presenti e loro fecero lo stesso "Caz...cavolo lo stavi facendo morire" Daniele, corretto in extremis da una gomitata di Sarah, fece scappare una risata a tutti.
"Dillo che l'hai fatto per il tramonto" Francesco indicò il cielo che iniziava a tingersi di rosso ed arancione "Era tutto calcolato" rispose Ilary facendo un breve inchino...
Scossi la testa e poi intrecciai la mano alla sua "Possiamo cominciare"
La cerimonia fu come l'avevo sognata, niente di troppo pomposo o pesante, niente discorsi lunghi e melensi...la cosa più importante furono le promesse "Rispetto alle promesse che ci siamo fatti ad ottobre scorso ho aggiunto qualche cosa...prometto che sarò la persona su cui tu potrai sempre contare...la persona che troverai al tuo fianco durante i periodi di difficoltà...quella che ti tirerà su quando cadrai e quella che ti regalerà un sorriso quando penserai che sorridere è troppo difficile...prometto che sarò assieme a te in ogni momento  e che ogni giorno sarà unico, speciale e bello da togliere il fiato...ti amo Mar e quello che ho sempre cercato di farti capire è che tu sei l'unica persona che vorrò sempre vicino a me...e a cui donerei la mia vita ...ti amo"
"Avrei 300 cose da dirti...credo che la cosa migliore per spiegare quello che sei per me è raccontare qualcosa successo ormai 15 anni fa..ero seduta in palestra, a scuola e come al solito ero da sola...tu ti sei avvicinato e quando ho alzato gli occhi mi hai guardato e mi hai detto 'Ciao sono Stephan El Shaarawy' ed io ho pensato 'puoi ripetere?'...ho storpiato il tuo cognome per anni, per me eri solo Ste..quello che mi teneva libero il banco vicino al suo il primo giorno di scuola...quello a cui non andava a genio nessun ragazzo che frequentassi...quello che minha fatto vivere le emozioni più forti nel corso della mia vita...non solo positive ma anche negative...ti ho amato, odiato, ti ho urlato dietro da quanto mi hai fatto salire il nervoso...ma sei sempre stato l'unico con cui da quel giorno in una palestra di una scuola elementare di Savona ho voluto passare il resto della mia vita...perché senza te non saprei cosa fare, perché senza te non saprei dove andare...perché tu sei sempre stato quel qualcosa da seguire per essere veramente e completamente felice...e prometto che questo non cambierà mai...ti amo" mi asciugai una lacrima e poi strinsi le sue mani fra le mie..le fedi che avevamo scelto erano molto semplici, di oro satinato con l'incisione interna della data del matrimonio..
Tutti stavano piangendo praticamente mentre il cielo si colorava di una miriade di tonalità di rosso, arancione e oro..nessuno sfondo sarebbe stato più perfetto nel momento in cui l'ufficiale pronunciò le parole "Vi dichiaro marito e moglie..può baciare la sposa" Stephan mi prese il viso fra le mani e mi baciò lentamente mentre da dietro provenivano applausi e grida..quando ci staccammo sentii uno schiocco e poi trattenni il fiato mentre da una nave che non avevo notato fino a quel momento partivano i fuochi d'artificio "Ho preferito farli adesso...e devo dire che è spettacolare" il tramonto sul mare, i fuochi, la sua mano che mi accarezzava la pancia..tutte le persone più importanti per noi che erano lì riunite per quel giorno così speciale..ed io potei finalmente lasciarmi andare al pensiero che si, la vita ti metteva davanti a mille ostacoli, a volte insormontabili ma quanto più era difficile salire in cima più ero spettacolare la vista dal punto più alto..io ora ero esattamente lì..
Dopo la fine dello spettacolo pirotecnico aspettammo che fossero sbrigate tutte le formalità tecniche, poi potemmo lasciare il porto di Savona. Quando la nave si staccò dall'imbarco un applauso di levò dalla folla che aveva aspettato fino a quel momento a ridosso delle transenne e da noi che eravamo sul ponte, ognuno con un calice di champagne in mano tranne me che avevo una normale bicchiere d'acqua "È andata come te l'eri immaginata?"
"Ancora meglio..il tramonto, la brezza che muoveva le candele e tutto il resto, la musica, tu...i fuochi..."
"Il tuo vestito è...sei favolosa" mi fece fare un giro su me stessa ed io mi inchinai leggermente "Ti amo"
"Anche io" la foto che sarebbe diventata quella più famosa del nostro matrimonio fu scattata in quel momento..io e lui con il cielo sullo sfondo, con il solo che ormai stava scomparendo sotto il pelo dell'acqua, mentre ci baciavamo...nessun momento avrebbe rappresentato al meglio quello che eravamo....

La nave seguiva la sua rotta senza intoppi e fino a quel momento il ricevimento o forse era meglio chiamarla la mega festa sulla Costa Romantica era stata favolosa. Io e Stephan avevamo girato fra gli invitati che mangiavano, bevevano e che ad un certo punto avevano deciso di buttarsi in piscina, chi vestito e chi andando a recuperare un costume in cabina...anche mio marito alla fine aveva deciso di lanciarsi nell'acqua mentre io ero rimasta seduta su una sdraio insieme alle ragazze a mangiare la seconda fetta di torta..
Quando andai a posare il piatto, decisi di farmi due passi lontano dalla pazza folla che ballava e che avrebbe continuato a farlo probabilmente per il resto della notte...mi appoggiai al parapetto della nave e guardai il mare calmo che ci circondava "Che ci fai qua tutta sola?"
"Stavo pensando" mi appoggiai al suo petto e mi girai leggermente per baciarlo...un asciugamano legato in vita e nient'altro...al chiaro di luna, con i capelli bagnati e la fede al dito era fin troppo bello per essere vero "A cosa?" la sua bocca percorse la curva del mio collo ed io mi lasciai cullare dalle sue braccia "A nulla in particolare...al fatto che spesso ho pensato che avrei partecipato al tuo matrimonio come tua testimone o come damigella della sposa...invece sono tua moglie...e..sono felice, non sai neanche quanto"
"Ce ne andiamo in stanza? Diciamo che sei stanca...sei stanca vero?"
"Un pochino" risi perché non lo ero assolutamente, anzi...avevo dentro un"energia che probabilmente mi avrebbe tenuta sveglia tutta notte "Allora fai la faccia stanca" annuii e poi cercai di non ridere quando lui annunciò che andavamo nella nostra cabina...salutai tutti e poi seguii Stephan fino alla suite Samsara Spa...tutta nei toni dell'avorio e del rosso aveva petali di rosa sparsi sul letto e sulla superficie della piccola ma assolutamente favolosa vasca idromassaggio incassata nel pavimento, aveva un balconcino privato ed ogni dettaglio era curato nei minimi particolari, tipo le nostre iniziali sparse un pò dappertutto, per esempio sugli asciugamani...
"Ti piace?"
"Molto..." mi sedetti sul letto e poi lo fissai mentre si inginocchiava davanti a me per sfilarmi i sandali e poi massaggiarmi le caviglie ed i polpacci "Allora..ora che siamo marito e moglie"..mi baciò all'altezza del ginocchio e poi appoggiò la testa sulla mie gambe "....come si sta?"
"Benissimo..." mi lasciai cadere all'indietro e sorrisi quando lui mi sollevò parzialmente l'abito per darmi un bacio sulla pancia "Se accendessi l'idromassaggio?"
"Sarebbe ancora meglio"
"Te la senti? Se sei stanca..."
"Stephan...smettila...vieni qua un attimo"...lui si sdraiò vicino a me dato che la mia pancia gli impediva di sdraiarsi sopra di me "Ti amo...ma veramente tanto"
"Anche io" ci spogliammo lentamente, senza fretta...avevamo imparato negli ultimi mesi che il sesso pigro e lento era a volte molto più appagante e poi la mia pancia ingombrava parecchio. Quando scendemmo nell'acqua dell'idromassaggio però facemmo predominare la passione e la voglia che avevamo l'uno dell'altra...in fondo era la nostra prima notte da marito e moglie e la sfruttammo al meglio..fra coccole, baci lunghi, lenti, che incendiavano i sensi....mani che percorrevano i nostri corpi che ormai conoscevamo in ogni millimetro ma che non ci scancavamo mai di esplorare...lingue che si scontravano e che si rincorrevano...sussurri  e gemiti...dall'idro ritornammo sul letto...dove passammo la notte a coccolarci, mai sazi di dimostrarci quanto quel matrimonio ci avesse uniti ancora di più se possibile..
"Una parte della promessa l'ho tenuta da dirti in privato...ti ricordi la notte di San Lorenzo?"
"Certo..a Sperlonga"
"Ho espresso il desiderio di poterti mettere un anello al dito un giorno e di poterti dimostrare che nessuna ragazza ha mai significato così tanto per me..prometto che sarai sempre la persona che guarderò come si guarda un regalo che il destino ti ha fatto...sei il mio regalo..."
"Tu sei il mio...per sempre"
"Per sempre" sapevo che sarebbe stato per sempre...perché solo quando non fossi più stata su quella terra avrei smesso di amarlo...anzi probabilmente avrei continuato a farlo ancora oltre...

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