CAPITOLO 30

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Alle quattro di notte avevo ancora gli occhi aperti...avevo tentato di dormire sdraiata sulla poltrona, poi sul divano, avevo camminato avanti ed indietro dalla cucina al salotto e viceversa...alla fine, dopo aver speso tutte le lacrime che avevo, andai verso la camera da letto. Quando abbassai la maniglia temetti che Stephan avesse chiuso a chiave la porta, invece aprii e lo vidi in piedi davanti alla porta finestra "Ste"
"Dimmi"
"Ho bisogno che mi abbracci" rimasi sulla soglia della stanza fino a quando lui non si girò verso di me e poi spalancò le braccia. Quando mi rifugiai nel suo abbraccio finalmente buttai fuori l'aria che non mi ero neanche resa conto di aver trattenuto "Scusa..non volevo dire quelle cose...non sei un ragazzino viziato..."
"E tu non devi crescere Mar..sei perfetta così...scusa di averti detto quelle cose" Stephan mi baciò sulla testa ed io sorrisi "Scusa se ho rovinato il tuo compleanno. Dovevo tornare nel locale e...non hai neanche tagliato la torta..."
"Mi dispiace per tutto il lavoro che hai fatto...era tutto perfetto..ma non avrei mai potuto continuare a festeggiare senza di te..ho ringraziato tutti..e tutti hanno capito perché tu te ne sia andata..."
"Mi sento uno schifo..ti ho detto delle cose brutte..e non te le meritavi. Insomma non puoi impedirle di venire qua..ed io non devo sempre reagire così. Solo che lei mi dà sui nervi...è così.."
"Irritante..."
"Stavo per dire sempre così perfetta in tutto...il vestito, i capelli, il trucco..."
"Lei è solo costruita...tu sei perfetta...e quel vestito era favoloso. Ma mi piaci anche così...in maglietta e con i capelli tutti sconvolti...sei sempre uno schianto Mar..."
"Non è vero" affondai la testa nel suo petto e sospirai "Ho sempre paura di non essere abbastanza"
"Io non sono abbastanza per te...mi dispiace amore mio" Ste mi scostò da sé e mi baciò sulla fronte...aveva gli occhi lucidi così io lo riavvicinai a me mettendogli le mani dietro al collo "Tu sei la mia vita...capito? Senza di te non sono nulla Stephan. Tu mi stai dando il mondo intero ed io invece faccio i capricci come una bambina. Solo che quando la vedo mi sale il nervoso, perché per lei è una gara, lo è sempre stata invece io sono sempre stata legata a te come se dalla tua vita dipendesse la mia...io dipendo da te..è sempre stato così..se tu sei felice lo sono anche io, se tu sei triste anche io lo sono..se tu gioisci lo faccio anche io e quando piangi io piango con te...sarà sempre così...e anche se fra noi finirà io sarò sempre legata a te..perché tu mi hai insegnato cosa vuol dire essere felice..felice veramente..."
"Ti amo Mar...e non voglio che tu ti senta inferiore a nessuna, tantomeno a lei..perché tu sei la ragazza più favolosa e speciale che io conosca..sei dolce, forte, divertente, sincera, mi piace passare le mie giornate e le mie serate e le mie nottate con te...senza mai perdermi neanche una piccola sfumatura di te..perché ogni tuo sorriso è speciale...tu sei speciale Mar...e voglio che tu capisca che io non ti lascerò mai andare...mai..."
Ricominciai a piangere, questa volta di felicità e risi fra le lacrime perché non avevo mai ricevuto una dichiarazione del genere, così piena di amore e di devozione...
"Una volta Susy mi ha detto che tu mi hai sempre guardato come se fossi la cosa più preziosa per te...."
"Ed è così amore mio..è sempre stato così e lo sarà sempre...ho sempre cercato di trovare qualcosa di te nelle altre ragazze...poi ho capito che non riuscirò mai a ritrovare qualche cosa di te nelle altre..solo tu sei così..."
"Davvero?" sorridevo come una scema, piangendo ancora perché quelle parole erano le più belle che lui mi avesse mai detto "Davvero..ora vuoi continuare a dormire sul divano o vieni nel nostro letto?"
"Vengo di qua con te..." lo presi per mano e poi mi sdraiai facendogli cenno di raggiungermi. Ci mettemmo fronte contro fronte, con le mani intrecciate e le mie gambe incastrate alle sue "Ti amo..." lui mi baciò la punta del naso "Ora dormi"
"Non ti ho dato il tuo regalo"
"Se sei tu il mio regalo va più che bene"
"In verità..si sono io il tuo regalo..non riuscivo a scegliere nulla di materiale, e così ho pensato di regalarti idealmente la nostra vita assieme...è una cavolata ma odio quei regali che non racchiudono un significato..."
"Quindi posso avere adesso il mio regalo?"
"Mi vuoi adesso?" lo guardai socchiudendo gli occhi e lui si avvicinò "Se non sei troppo stanca"
"Non direi...e visto che è il tuo regalo di compleanno puoi fare quello che vuoi"
"Davvero?" il suo sorriso si allargò soprattutto quando io annuii con la testa "Allora prima di tutto via questa maglia" si mise seduto e poi mi sfilò la maglietta che cadde a terra seguita poco dopo dalla sua...sotto il suo sguardo infuocato andai a fuoco pian piano e serrai leggermente le gambe per alleviare almeno parzialmente l'eccitazione che mi serpeggiava dentro..lui rise e come al solito la sua risata mi eccheggiò dentro scaldandomi il cuore e facendomi capire che avremmo superato qualsiasi cosa assieme...
Stephan mi fece scorrere le mutandine lungo le gambe e poi si spogliò...quando si sdraiò sopra di me facendo combaciare ogni parte del mio corpo con il suo mi allungai per baciarlo ma lui si allontanò "Stai ferma..." tenendo le sue dita intrecciate alle mie mi baciò lentamente mandandomi in paradiso solo con la bocca e la lingua...era una lenta tortura anche perché praticamente non potevo muovermi..quando cercavo di spostare le mani lui si fermava "Stephan...ti prego"
"Cosa?" lui faceva rigirare con la lingua il mio piercing "Se non mi dici cosa vuoi..."
"Mi stai torturando..." mi mossi cercando di sfuggire alla sua presa, non perché mi desse fastidio ma perché praticamente ero arrivata al limite..
"Hai detto che potevo fare qualsiasi cosa" il suo respiro scese ancora più in basso "Ti lascio le mani ma stai ferma" mossi la testa e quando lui mi liberò le mani mi alzai leggermente appoggiandomi sulle braccia..guardare lui mentre mi mandava letteralmente all'inferno fu fin troppo...ricaddi sulla schiena e la inarcai cercando di stabilizzare il battito forsennato del mio povero cuore..
"Ora...se do carta bianca a te cosa fai?" scoppiai a ridere poi lo afferrai per le spalle e lo attirai a me per baciarlo..poi lo spinsi sulla schiena e salii sopra di lui "Buon compleanno amore mio" poi lo feci entrare dentro di me..lentamente per poi accelerare...quando lui si mise a sedere e mi mise una mano alla base della schiena per guidare i nostri movimenti buttai indietro la testa...ci muovemmo all'unisono come avevamo imparato a fare...per raggiungere insieme quel luogo dove solo noi due potevamo andare insieme...ci sorridemmo prima di baciarci e poi ricadere ancora abbracciati sul letto "Il regalo perfetto direi"
"Ora dormi...che domattina ti devi allenare...per fortuna che le tue prestazioni in campo non risentono di quello che facciamo praticamente ogni notte"
"Non sono mai stato meglio sai? Quindi tranquilla...tu mi fai solo bene" gli lasciai un bacio sul collo prima di chiudere gli occhi e scivolare lentamente in un sonno tranquillo e senza pensieri...una piccola tempesta si era abbattuta su di noi ma era passata velocemente...io e lui eravamo più uniti che mai...

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