CAPITOLO 23

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Stavo dormendo relativamente bene, quando sentii dei rumori provenire dal balconcino della mia camera...la sera prima avevo chiuso la porta finestra perché quando ero andata a letto era salito il vento e odiavo avere freddo mentre dormivo, soprattutto quando lo facevo da sola. Se ci fosse stato Stephan la soluzione sarebbe stata quella di accoccolarmi contro di lui, ma ero sola nel mio letto...purtroppo...
Mi girai tentando di scacciare il rumore, un ticchettio insistente che batteva contro i vetri. Ma il rumore continuava e cosi guardai l'orologio...le sei..anzi se cinque e cinquanta...
"Che cazzo è?" la sera prima avevo indossato una vecchia maglietta di Stephan per dormire, quella del Genoa..ne avevo praticamente una collezione e alcune le avevo lasciate lì a casa dei miei. La maglia mi copriva a malapena le culotte nere...mi alzai dal letto e andai verso i vetri...la villetta dei miei genitori dava sulla spiaggia, in una delle zone di Savona considerate "da vip" e la mia cameretta dava sul giardino anteriore. La recinzione attorno alla casa era a prova di ladro ma non si poteva mai sapere. Sbirciai dalle tende e mi misi a ridere...aprii le finestre e mi affacciai al balconcino "Che ci fai qua?"
"Thermos di caffè, cornetti, coperta...alba...muoviti però"
"Te sei matto"
"Vieni a fare la matta con me?"
"Ovvio...fammi mettere un paio di leggins"
"Ti aspetto" rientrai in casa e misi un leggins nero, le infradito ed una felpa...poi mi legai distrattamente i capelli, presi il cellulare ed uscii di casa...quando chiusi la porta a chiave ed inserii l'allarme Stephan mi raggiunse "Sei bellissima"
"Proprio per niente...sembro una scappata di casa"
"Sei bella uguale..dai andiamo"
"Pensavo fossi un ladro...ma ti sei portato i sassolini da casa come al solito per tirarmeli contro il vetro?"
"Ovvio..hai dormito?" Stephan mi precedette fino alla spiaggia che stava proprio davanti a casa mia "Si...ho riposato...tu?"
"Si...mia mamma mi ha detto di averti portato la focaccia"
"Si, poi abbiamo parlato...se te lo stesso chiedendo abbiamo parlato di te" lui annuì e poi stese per terra la coperta, poi mise in un angolo i cornetti e il caffè..si sedette e poi mi porse la mano per mettermi vicino a lui "Hey...non abbiamo detto cose cattive eh..me lo dai il bacio del buongiorno?" Mi sporsi mostrandogli la guancia ma lui mi prese il mento e mi girò il viso verso di lui "Buongiorno piccola" poi mi baciò lentamente...io ricambiai posandogli una mano sul collo "Buongiorno" poi gli diedi un bacio sulla punta del naso "Grazie del caffè e dei cornetti..."
"Figurati...ti ho portato anche un'altra cosa...anzi altre due cose..."
"Ok...posso bere la mia droga prima? Adoro le tisane di tua mamma ma la caffeina è insostituibile..." presi il thermos e una delle due tazze poi mi versai il caffè, lui fece altrettanto e per qualche minuto rimanemmo in silenzio a fissare il cielo che pian piano si stava colorando di rosso "Quante volte abbiamo fatto questa cosa?"
"Tante..ma questa ha un sapore diverso no?"
"Certo..." presi un pezzo di brioche alla marmellata che lui mi porgeva e poi guardai la mia città che si stava risvegliando pian piano...qualche temerario correva sulla spiaggia, le mamme con i bimbi piccoli passeggiavano con i passeggini sul bagnasciuga ed io mi sentii...bene...dopo due settimane finalmente non sentivo più quell'oppressione al petto, non ero ancora completamente tranquilla ma almeno stavo bene...
"Cosa mi hai portato?" posai la tazza e mi misi a gambe incrociate. Stephan tirò fuori dalla tasca dei jeans la catenella con il pendente di onice e poi il nostro lucchetto "Non li devi prendere per forza..."
Fissai quei due oggetti e poi ripensai alla domanda che mi aveva fatto Lucia due settimane prima "Tua mamma mi ha chiesto se avrei potuto perdonarti...e io ho risposto che come fidanzata avrei anche potuto farlo..ma come amica no...poi ho capito che io non sono mai stata solo tua amica..perché quando ti sei avvicinato quel giorno e mi hai rivolto la parola..da quel momento sei stato molto altro...ti ho amato in mille modi diversi...ho provato ad odiarti e ha dirmi che quel giorno avrei preferito se tu non mi avessi mai parlato...ma non è così..perché se tu non mi avessi avvicinata quel giorno io mi sarei persa le emozioni più forti e vere che abbia mai vissuto...perché solo tu dai un senso alla mia vita..solo tu mi hai mostrato che...si può sbagliare ma si può anche perdonare...soprattutto se si ama una persona con tutto il cuore..io ti amo con tutto il cuore...ma..ci metterò un pò a perdonarti del tutto..."
"Mi basta.." lui strinse in mano quei due oggetti e fece per rimetterli in tasca "Aspetta...non avevo finito...ma voglio tornare a vivere per intero..perché senza di te vivo a metà.." il suo bellissimo sorriso fece capolino ed io mi morsi il labbro inferiore perché era spettacolare e avrei voluto vederlo sul suo viso ogni momento della giornata. Stephan prese la collana e me la agganciò al collo poi mi porse il lucchetto...non me ne ero accorta prima ma insieme c'era anche una chiave che non c'entrava nulla "Questa cos'è?" era una chiave attaccata ad un catenella d'argento..
"L'anno scorso mia mamma mi ha regalato questa chiave..ero in uno dei momenti più brutti di quel periodo nero e un giorno è venuta a Monaco e me l'ha regalata...mi ha detto che quando avrei capito la direzione giusta da prendere l'avrei dovuta regalare alla persona con cui volevo continuare quel pezzo di strada..quindi è tua..."
"Non so cosa dire" presi la chiave e la strinsi in mano mentre le lacrime cominciavano a scendermi sulle guance "Dimmi solo che ci credi di nuovo a noi due..dimmi che con il tempo mi perdonerai e torneremo ad essere quello che eravamo prima...dimmi che quel mese ha significato per te lo stesso che ha significato per me e queste due settimane sono state anche per te le più brutte della tua vita..dimmi che ricominciamo da qua...che il 18 settembre oltre che il tuo compleanno festeggeremo anche i due mesi assieme e ...dimmi che mi ami...come io amo te...perché amo solo te...te lo giuro"
"Io ci ho sempre creduto a noi due...e torneremo ad essere quello che eravamo prima, anzi saremo ancora meglio...quel mese ha significato tutto Stephan, tutto quello che ho sempre desiderato e ancora di più e questi ultimi quindici giorni sono stati...devastanti..ricominciamo da qua..e il 18 festeggeremo il mio compleanno e i due mesi assieme...e ti amo..."
"Hai la chiave del mio futuro, del nostro futuro...e del mio cuore"
"Sei un cretino lo sai? Mi fai sempre piangere...smettila" gli mollai uno schiaffo sul braccio ma un secondo dopo lo abbracciai di slancio facendolo cadere all'indietro sulla coperta..lo baciai sul naso, sul mento, sulle guance...sul collo..fino a baciarlo sulla bocca...sorrisi sulle sue labbra e poi mentre il sole faceva definitivamente la sua comparsa nel cielo di Savona gli sussurrai "Ti amo..."
"Anche io..." poi finalmente mi abbandonai sospirando sul suo petto e rimasi così, stretta fra le sue braccia..l'unico rifugio in cui mi sentivo completa..

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