CAPITOLO EXTRA - VIVERE A COLORI

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Metto la maschera nera ed argento, la appunto cercando di mascherare il filo nero fra i capelli che ho acconciato in morbide onde che mi cadono parzialmente su una spalla. Il vestito rosso, con un profondo scollo sulla schiena ed uno spacco laterale, è tempestato di paillettes e cristalli. Ai piedi porto sandali gioiello tacco 18..mi giro verso destra e poi verso sinistra per guardarmi allo specchio della stanza da letto di Stephan a Savona. Lui si sta preparando a casa di un suo amico, io invece ho utilizzato la cameretta che lui occupava da piccolo. I suoi non ci sono, per capodanno hanno deciso di stare a Roma e di badare ai quattro nipotini, che sono il loro vanto e la loro gioia. Io e Stephan abbiamo pensato parecchio se accettare o meno quell'invito per una festa di capodanno lontano da Roma, lontano dai nostri figli..alla fine abbiamo deciso di concederci quei due giorni da soli, lui il 2 gennaio dovrà riprendere gli allenamenti ed io mi ritufferò nel mio ruolo di mamma di 4 figli. I gemelli Thomas e Nadira hanno ormai 6 anni, frequentano la prima elementare, Zahira ha 4 anni ed un amore profondo per tutto quello che poteva disegnare, comprese le pareti di casa, Daniel è il piccolino di casa, ha da poco compiuto due anni e sembra dei due maschi quello con la predisposizione a intraprendere la carriera del papà. Già da piccolissimo vive con il pallone perennemente attaccato ai piedi. Io e Stephan siamo sposati da 6 anni e abbiamo rinnovato l'anno precedente le promesse matrimoniali nella spiaggetta di Punta Galera ad Ibiza.
L'invito a quella festa di capodanno ultra chic organizzata presso il Faro di Capo Mele ad Andora in provincia di Savona era giunto gradito perché almeno avremmo potuto rivedere tutti i nostri vecchi amici. Cercavamo di vederci in ogni occasione possibile ma la nostra vita a Roma ci assorbiva parecchio e così erano ormai rare le occasioni in cui potevamo ricreare la compagnia che ormai 7 anni prima aveva fatto quella famosa vacanza ad Ibiza. Sento un clacson risuonare, finisco di prepararmi e poi prendo la borsetta. Esco dalla villetta e scoppio a ridere...Susy non ha badato a spese e così mi ritrovo davanti una limousine nera, lucidissima che ci porterà a destinazione. Io e la ragazza che era stata una delle artefici di quella lontana vacanza, era ancora una delle mie migliori amiche anche se ormai ci vedevamo poco. Lei era sempre alla ricerca dell'amore della sua vita, ma fra delusioni e scelte sbagliate, ora era single ma desiderosa di iniziare l'anno nuovo in compagnia di un nuovo ragazzo. Salgo sulla limo e ci trovo Susy e le altre nostre amiche che scolano flute di champagne come se non ci fosse un domani e cantano a squarciagola le vecchie canzoni di Lady Gaga "Eccola la nostra vip..ammazza che abito...vuoi fare una strage stasera?"
"Ma figurati...piuttosto tu? Sei a caccia stanotte?"
"Sempre tesoro...voglio vedere la faccia di tuo marito quando ti vedrà..come al solito vi imbuscherete in qualche angolino buio e non vi vedremo più..." la spintono e poi accetto da bere. La limousine raggiunge ben presto le vicinanze del faro, la festa è off limits per chi non ha l'invito ma tutt'intorno ci sono comunque parecchie persone che cercano di imbucarsi in qualche modo. L'esterno del faro è totalmente illuminato e l'atmosfera è magica. Sarà che io adoro in generale i fari dato che Stephan mi ha detto per la prima volta "ti amo" davanti al faro ad Ibiza..sarà che quella è la mia terra, anzi la nostra, sarà che non vedo l'ora di rivederlo perché fatico a stare lontana da lui anche solo per mezza giornata. La serata prevede obbligatoriamente di indossare una maschera, ma naturalmente io e mio marito ci riconosceremo all'istante. Susy invece punta a cercare un ragazzo bello da togliere il fiato e a farselo nel minor tempo possibile tenendosi addosso la maschera. Credo che aggiunga la giusta dose di mistero ed eccitazione. Quando il nostro gruppo entra la sala principale del faro, che per l'occasione è addobbata di oro e rosso è già piena di gente, con camerieri mascherati che girano ad offrire champagne e stuzzichini. Io rimango ferma a guardare le decorazioni, è tutto bellissimo e credo che la serata alla fine sarà un successone. Susy punta subito un ragazzo che sembra ricambiare in pieno il suo interesse. Io sorrido e spero che fra poche ore il nuovo anno inizi per lei con il botto, in senso letterale. La mia amica merita di incontrare l'amore vero o almeno un ragazzo che non la prenda in giro e la tratti in modo adeguato. Quando sento una corrente elettrica atttaversarmi so che lui è nei paraggi...nessun altro ragazzo mi fa quell'effetto. Infatti quando mi giro lui è poco lontano da me e mi fissa..alza il bicchiere, rigorosamente di una bibita analcolica, che sta bevendo e fa un cenno verso di me. Io alzo il mio bicchiere di champagne in risposta...mi muovo fra la folla diretta verso di lui fino a trovarmi davanti un ragazzo che mi sbarra la strada. È molto bello nel suo smoking grigio fumo, con i capelli tirati indietro con il gel e l'aria sicura "Hey bellissima" alzo gli occhi al cielo, impercettibilmente e con discrezione sperando di non offenderlo troppo ma il suo tentativo di abbordaggio è assolutamente bocciato. Sento risuonare accanto a me la sua risata...Stephan si aggira per la sala non togliendo mai lo sguardo da me e dal ragazzo che intanto dice di chiamarsi Ludovico e di fare il manager. Io gli dico semplicemente di chiamarmi Marzia ma non faccio in tempo a dirgli altro che lui inizia un lungo monologo su di sé..io lo ascolto annoiata ed intanto seguo con lo sguardo mio maritp che piano piano si avvicina sempre di più a noi. Quando è esattamente dietro di me, mentre Ludovico continua a parlare praticamente da solo, mi mette una mano sul fianco e mi sfiora con le labbra la curva del collo "Scusa posso rubartela?"
"In verità stavamo parlando...vero?....scusa mi è sfuggito il tuo nome"
"Marzia...per me Mar..ed è mia moglie...se non ti spiace credo che la salverò da un tuo ennesimo monologo...buon anno" io faccio un cenno di scuse mentre lui ci fissa shoccato "Ste...sei stato pessimo..."
"Dai era assolutamente impossibile stare a sentirlo..." scuoto la testa e lo seguo lungo la sala affollata fino a quando imbocca una scala che sale "Dove stiamo andando?"
"Ti rapisco" lui mi fa l'occhiolino ed io scoppio a ridere. Quella sera indossa uno smoking nero, con la camicia bianca lasciata leggermente aperta e senza cravatta. La maschera è nera, molto semplice a differenza della mia che è di pizzo e tutta elaborata "Ah proposito non mi hai detto se ti piace il vestito"
"Giusto" si blocca a metà della rampa di scale che sale e mi spinge contro il muro di pietra grezza. La pietra è particolarmente gelida ma non mi importa assolutamente dato che lui mi avvolge fra le sue braccia e mi bacia lentamente. Penso che potrei andare a fuoco...quando fa cadere il bicchiere che teneva in mano per insinuare la mano nello spacco del mio vestito mi lascio sfuggire un gemito. Lo attiro ancora di più verso di me "Il vestito è molto bello...veramente bellissimo" la sua voce roca mi fa ribollire il sangue nelle vene. Ridacchio e poi lo spingo via "Sei...pensavo che con l'età diventassi più maturo...ma ci ritroviamo sempre a sgattaiolare in qualche angoletto buio, come quando avevamo 24 anni..."
"Non è mica colpa mia se sei sempre più bella.." mi da un bacio sul naso "..e scopabile amore mio" mi da un'ultimo bacio poi continuiamo la salita. Ci fermiamo quando incontriamo un'apertura con una balaustra da cui si può ammirare il mare e lo spettacolo unico delle località liguri pronte per l'ultima ora dell'anno e per accogliere quello nuovo "Che bello" mi appoggio alla struttura di ferro e lui mi abbraccia da dietro poggiando il mento sulla mia spalla "Sapevo ti sarebbe piaciuto Mar" è l'unico che mi chiama Mar, è il diminutivo che mi porto dietro da quando ci siamo conosciuti ormai 20 anni prima. Pensare che lo conosco da così tanto tempo mi fa capire che ci sono persone che sono destinate ad incrociare la tua strada e a sconvolgerti la vita senza che praticamente tu possa fare nulla per evitarlo. Non che mi penta di qualsiasi cosa abbia fatto con Stephan in quei due decenni "Ci pensi che ci conosciamo da così tanto tempo?"
"Che ti sopporto Ste vorrai dire" lo prendo in giro...lui mi pizzica il fianco ed io scoppio a ridere "Eri già cotta di me a 10 anni, a 30 continui ad esserlo..quindi..." ha assolutamente ragione. Credo che lui mi abbia conquistata con quel primo scambio di battute nella palestra della scuola a Savona. Da allora siamo sempre stati Ste e Mar, che sono diventati inseparabili prima da amici, poi da fidanzati ed infine da sposati "Sai sempre come stupirmi...capodanno al faro è l'idea perfetta...anche se la festa è giù..."
"La nostra festa è qua" le sue mani mi slacciano il cordino nero e la maschera cade a terra...sorrido anche se lui non mi può vedere, tutto preso a baciarmi il collo e a farmi definitivamente perdere la testa. Non che possa pensare di resistergli. Non che voglia resistergli soprattutto..quando la sua mano risale lungo la mia coscia nuda non lo fermo stavolta...quelle serate, quelle situazioni, sono fatte per essere vissute...non importa se tu abbia 20 o 30 anni. Mi abbandono al suo tocco, che mi sfiora e mi fa eccitare "Che intenzioni hai Stephan?"
"Dipende da te...cosa vuoi?"
"Te..." ho sempre voluto lui e nonostante siano passati 6 anni e passa da quando ci siamo scambiati il nostro primo bacio ad Ibiza non ho mai pensato di poter cambiare idea. Stephan mi fa voltare e poi mi prende il viso fra le mani "Ti amo piccola"
"Anche io..." gli sfilo la maschera nera e finalmente posso ammirare il suo viso...lo conosco a memoria, conosco ogni sua espressione e ogni sua più piccola sfumatura..quando è stanco, arrabbiato, triste, felice, imbarazzato...il modo unico in cui si morde il labbro oppure le smorfie che fa con la bocca...gli traccio il profilo con le dita e gli sfioro la mascella. Lui mi bacia la punta delle dita ed io sorrido "Sei la mia vita sai?"
"Anche tu Mar" mi alza la gonna dell'abito rosso, sapevo che lo spacco sarebbe servito quella sera..intanto io gli faccio scorrere le mani lungo la camicia bianca per arrivare ai pantaloni eleganti. Gli slaccio il bottone e poi glieli abbasso. I suoi bellissimi occhi si scuriscono di desiderio ed io mi mordo il labbro inferiore...quando mi tocca scostandomi il tessuto delle mutandine gli nascondo il viso nell'incavo del collo...ci tocchiamo lentamente pregustando quello che succederà fra poco "Non verrà nessuno qua vero?"
"Ho la chiave nella tasca...credi che non abbia programmato tutto?"
"Ammetti che anche quella fuga ad Ibiza era solo per stare da solo con me"
"Non l'ho mai negato Mar...ti desideravo un sacco...come adesso" gli abbasso i boxer e poi gli aggancio i piedi dietro la schiena quando lui mi solleva mettendomi le mani a coppa sul fondoschiena...ci amiamo come abbiamo imparato a fare in quei 6 anni..andando contro chi ci ha messo i bastoni fra le ruote, contro chi non credeva in noi...ci amiamo come solo noi potremmo fare. Perché lui conosce ogni mio desiderio, ogni mia debolezza, ogni mia più piccola sfumatura ed io lo stesso...solo con lui potrei lasciarmi andare in quel modo, fare l'amore in cima ad un faro, con l'aria fredda che arriva dal mare ed una festa con mille invitati almeno poco lontano. Solo noi possiamo amarci così..

Scendiamo le scale verso il cuore della festa quando ormai manca pochissimo a mezzanotte. Ci siamo presi tutto il tempo per rimetterci in sesto, per indossare di nuovo le maschere e per riprendere fiato dopo la sveltina consumata in cima al faro. Quando usciamo discretamente dalla porta nessuno ci nota, ci sono molte coppie che stanno replicando, almeno in parte, quello che abbiamo fatto noi poco prima. Stephan prende dal guardaroba la giacchina, mi aiuta ad indossarla sopra al vestito e poi mi prende la mano. Andiamo nel prato antistante il faro, dove ci sono delle sdraio. Fra poco ci sarà lo spettacolo di fuochi d'artificio, e allo scoccare della mezzanotte partirà il brindisi. I nostri amici sono sparsi per il prato, spero di riuscire a rivedere almeno Susy prima di ripartire per Roma. Quella doveva essere l'occasione per stare un pò assieme, ma Stephan mi ha letteralmente rapita ed io quando si tratta di lui non so proprio resistere. Lui mi porta verso una sdraio libera, si siede e poi mi accoglie fra le sue braccia. Cerca di coprirmi le gambe con la gonna del vestito ed io lo prendo in giro, fino a quando in suo aiuto vengono distribuite delle coperte e lui mi ci avvolge dentro praticamente "Ho dei pensieri su quelle tue lunghe gambe e non vorrei farli venire ad altri"
"Sono tutti impegnati Stephan.." lo prendo in  giro ma lui non vuole sentire ragioni. Mi abbraccia e poi seguiamo gli altri che intonano il classico conto alla rovescia...quando arriviamo all'1 e poi allo 0 lui mi prende il viso fra le mani e mi bacia teneramente "Buon anno Mar"
"Buon anno amore mio" gli scoppi sopra la nostra testa mi riportano indietro di 6 anni quando sulla barca al largo di Ibiza abbiamo fatto l'amore la prima volta mentre c'era lo spettacolo pirotecnico. Siamo sempre gli stessi e lo saremo sempre...e come dice la nostra canzone "...lui è il mio re..ed io la sua regina"...per sempre...

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