CAPITOLO 5

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Quando mi girai nel letto cercando il contatto con il corpo di Stephan non lo trovai...aprendo gli occhi e buttando un occhio all'orologio constatai che erano le undici passate..ormai il nostro ritmo era sballato, ci addormentavamo alle quattro di notte e ci svegliavamo quando il sole era già alto nel cielo. Mi misi seduta e vidi Stephan sul balconcino...era sdraiato sulla sdraio con lo sguardo perso nel vuoto ed il telefonino appoggiato vicino a lui...sentii che quell'aggeggio infernale vibrava e lui lo prendeva in mano sbuffando "Dimmi" girandosi verso di me si accorse che ero sveglia così mise il vivavoce "E quindi? Hai chiamato Manuel e lui ti ha detto che non sono con loro...quindi?"
"E me lo chiedi? Sei con lei vero?" alzai gli occhi al cielo e mi alzai cercando di sistemare la maglia...solo in quel momento capii quanto la sua voce mi irritasse "Si sono con lei..."
"Dormite assieme?"
"Dormiamo nello stesso letto..."
"Bene...mi devi dire qualcosa?"
"Io? No...al momento non ho voglia di parlare con te..."
"Te la porti a letto? No dimmelo perché..."
"Cosa fai? Parti da Milano e vieni qua? Ah no già sei troppo impegnata...e comunque non me la porto a letto..." raggiunsi Stephan sul balconcino e lo fissai facendogli cenno di togliere il vivavoce. Lui scosse la testa e mi tese la mano...io la afferrai e mi sedetti vicino a lui...
"Hai intenzione di farlo in futuro? Così chiudiamo qua..."
"Non meriti risposta...ci sentiamo quando torno dalla tournée..." senza aspettare che lei replicasse Stephan chiuse la telefonata "Ciao Mar"
"Ciao...ho appena assistito all'ennesimo "molla" del vostro eterno "tira e molla"?
"Credo che sia un "molla" definitivo"
"Lo fai per me?"
"Lo faccio per noi...per me e per te..."
Nonostante tutto sorrisi, sia per quello che mi aveva detto sia per la sua mano che si era posata sulla mia coscia nuda "Non devi Stephan...sul serio..insomma quello che ci siamo detti non cambia le cose"
"Questo le cambia eccome" Ste si tirò su a sedere e appoggiò il telefonino sul tavolino vicino poi mi prese il viso fra le mani e mi stampò un bacio sulle labbra "Buongiorno Mar...dormito bene?"
"Molto...tu?"
"Anche...abbracciato a te dormo sempre bene...quando mi sono svegliato dormivi così tranquilla che non ti ho voluta svegliare.."
"Pensavo che..insomma quando mi sono ritrovata sola a letto...pensavo che ti fossi pentito"
"Di cosa? Di averti detto che mi piaci? Di averti detto che ti voglio? No...tu?"
"No...quello che ti ho detto è la pura e semplice verità...ma è anche vero che non voglio essere la tua amante Stephan..."
"Senti Mar...io parlerò con lei quando tornerò a Roma dopo la tournée...sul serio...ma non mi chiedere di non baciarti o di stare fermo con te nei paraggi per questi tre giorni che rimangono...cioè se vuoi che non faccia nulla..allora torniamo dagli altri...perché io e te da soli per 48 ore..."
"Stephan...ricapitoliamo...vuoi provarci veramente?"
"Pensi che stessi scherzando? Sai che non scherzo su queste cose..."
"Lo so...ma..." mi coprii il viso con le mani perché non potevo credere di star facendo quel discorso con Stephan "Non so cosa dirti..."
"Dimmi di si...che ci proveremo...vuoi?"
"Certo..e..." guardai le mie mani posate sulle mie ginocchia perché stavo arrossendo come una quindicenne "...non voglio tornare dagli altri...voglio passare questi tre giorni con te...dovunque tu voglia andare e qualunque cosa tu voglia fare"
"Qualunque? Proprio tutto?"
"A parte lanciarmi da un paracadute...tutto..." Stephan mi prese per i fianchi e mi spostò più vicina a lui poi si avvicinò al mio orecchio e sussurrò "Ho voglia di baciarti...devo baciarti..."
"Ci siamo già baciati" poggiai le mani sul suo petto per sostenermi "Mar...voglio un bacio vero.."
"Baciami allora..." lo guardai negli occhi e vi lessi tutto il desiderio e la voglia...gli avevo dato carta bianca e non volevo tirarmi indietro...sentii il suo fiato solleticarmi il viso mentre le sue dita tracciavano il mio profilo...poggiò le sue labbra sulle mie ed io inclinai la testa...volevo di più...mi spostai leggermente e poi mi alzai in piedi...vidi la sua frustrazione..pensava che me ne stessi andando...con un sorrisino mi misi a cavalcioni su di lui "Volevo solo stare più comoda"
"Dio Mar...te mi uccidi così però" con una mano sul mio collo e l'altra alla base della mia schiena mi fece riavvicinare e riprese a baciarmi...disegnò il contorno delle mie labbra con la lingua ed mi avvicinai ancora di più...puntai le ginocchia ai lati dei suoi fianchi e mi inarcai leggermente, la sua mano si spostò dalla mia schiena verso il basso...dischiusi le labbra e feci incontrare le nostre lingue...avevo bisogno di sentire maggiormente ogni più piccola sensazione ma rischiavo di perdere la testa..continuammo a baciarci facendo incontrare e allontanare le labbra, giocando...le lingue si cercavano e scivolavano l'una sull'altra ed io non ne avevo mai abbastanza...le mie mani vagavano...il suo petto, le sue braccia, i suoi capelli...
Quando ci staccammo avevamo il fiato corto e ogni parte del mio corpo formicolava...sembravo fatta di energia pura e lui mi aveva appena accesa, come se fossi stata programmata per infiammarmi ad ogni suo singolo tocco...
"Lo rifaremo molto spesso..."
"Lo spero...adesso che ti ho finalmente baciato..."
"Allora fantasticavi su di me...."
"A volte è capitato" nascosi il viso nell'incavo del suo collo e lo baciai proprio lì...lui rabbrividì ed io girai il viso per guardarlo...i suoi occhi erano due pozzi scintillanti pieni di desiderio "Ho sempre sognato che mi guardassi così"
"Non te ne sei mai accorta ma io ti ho sempre guardata così...sempre..." fece scorrere un dito lunga la vene che pulsava sul mio collo ed io gemetti...mi riappropriai delle sue labbra e non le lasciai fino a quando la situazione stava per sfuggirci veramente di mano "Mangiamo qualcosa...intanto ti dico cosa ho pensato per oggi..."
"Ok...ho visto che mi hai preso qualche vestito"
"Anche se ti preferirei senza..."
"Stephan..." gli mollai uno schiaffo sul braccio e lui rise "Scherzavo....cioè no, non scherzavo.."
"Potrei dire lo stesso di te"
"Ci lavoreremo" 48 ore così e ci saremmo arrivati di sicuro...sorrisi e pensai che la vita andava vissuta...al massimo...

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