Alex ed io rimanemmo in quella macchina a lungo, l'uno stretto all'altro, immersi in un sogno più reale che mai; non ricordo con certezza fin quando piansi e neppure cosa ci dicemmo di preciso seppur furono molte le dolci parole che rivolgemmo l'uno all'altro… Eravamo insieme, questo era l'importante, e dunque tutto il resto passò in secondo piano: il tempo, il luogo, i timori o le avversità non furono niente messe a confronto con l'immensità di quel nostro momento. Tutto quello che posso dirvi è che fu a dir poco illuminante, quella mattina riuscii a far breccia nell'animo di Alexandra e quest'ultimo non si rivelò altro che lo specchio del mio.
Ad ogni modo, quando il sole fu alto nel cielo, fummo costretti a scappare spaventati dall'idea che sua madre ci avrebbe potuto scovare in quell'insolito nascondiglio, abbracciati l'uno all'altra, vestiti così trasandati; lei salì a casa e finse d'essersi appena svegliata, poi si vestì e corse di nuovo da me, poi andammo via.
Durante tutto il tragitto Alex non fece altro che danzare e divertirsi sulle note di canzoni trasmesse alla radio, molte delle quali - di genere country- erano anche le mie favorite, e sfoggiò talmente tanta della sua spontaneità e bellezza che arrivai quasi ad accendermi d'invidia; tutte queste sue doti mi trascinarono in questa sua danza folle, finalmente, dopo ben cinque lunghi ed infernali mesi, mi sentii leggero come una volta, carico d'un peso in meno. Nel mio pianto infatti, le avevo raccontato per filo e per segno tutto quello che aveva preceduto l'incidente, le mie sensazioni, il peso della mia coscienza, le mie paure, i miei incubi… mi ero lasciato andare completamente. E, agli occhi miei, non ostante fosse solo il due di gennaio, l'inverno e tutto quel periodo cupo, triste e intenso di dolore era stato già spazzato via dalla primavera e quel bel cielo, quei bei prati, e quella magica atmosfera non potevano far altro che confermarlo.
Come già detto, il sole era alto nel cielo e, scherzando e ridendo, si erano già fatte le dodici e mezza; continuavo a guidare senza avere in mente una meta precisa e, trasportati dalla corrente, finimmo sull'autostrada, o HighWay, come diremmo noi americani; affamati ci fermammo ad una stazione di servizio dove sostammo per un paio d'ore, stravaccati sulle sedie del nostro tavolo sazi dopo un abbondante pranzo di cibo malsano. Poi ci balenò un'idea allettante in mente e decidemmo di fare una pazzia, un giorno di pura follia… Il tutto divenne estremamente eccitante, per non dire un vero e proprio gioco intrigante: eravamo dispersi sull'autostrada, avevamo la carta di credito di mio padre, era vacanza, e nessuno sapeva dove ci saremmo potuti dirigere - nemmeno noi -.
Dove andiamo? Ci sono così tanti bei posti vicino Boston che neppure immaginiamo! Comprai una mappa ed iniziammo a sfogliarla assieme.
Volevamo fare qualcosa al di fuori dell'ordinario, qualcosa di speciale ed unico, qualcosa degna del nostro amore che in quel giorno era più forte e vivo che mai: ma cosa? Troppe idee, troppi itinerari, volevamo andare in un posto vicino, ma non troppo, in un posto confortevole e romantico, ma non in un banale nido d'amore per coppie smielate che avrebbero alloggiato in un albergo le cui suite erano tutti in tema con San Valentino: stanze deprimenti e stucchevoli.
Credo che passarono delle ore, o comunque innumerevoli minuti, prima che prendemmo una decisione definitiva, ahimè azzardata - lo so - ma allo stesso tempo originale ed intrigante. Inoltre a soli 185km da Boston, il che era fantastico!
« Cape Cod: è perfetto! » ripeté ancora una volta lei con un tono a metà fra il sognatore e l'esploratore, « non ci crederai mai ma i miei genitori si sono conosciuti proprio a Ptown! »
« perfetto: andiamo a ProvinceTown! » esclamai io, « paura? »
« con te al mio fianco niente mi spaventa » disse Alex con un tono provocatorio mentre ammiccava con l'occhio destro.
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L'ULTIMA OCCASIONE (completo)
Teen FictionÉ quando meno te lo aspetti che il mondo decide di caderti addosso. La vita di Jake si trasforma in un attimo nell'Inferno. Non ha via di scampo. É sicuro di aver perso tutto, é sul punto di cedere... Poi incontra Alex. © 2014 Virginia della Torre...