Cap. 1🌸

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Drrriiiiinnnn
Lancio contro l'armadio la mia bellissima sveglia.

Qualcuno mi dica che è tutto uno scherzo e che siamo a luglio.
Vi prego le vacanze non possono essere passate così in fretta.

-forza Elena o farai tardi a scuola!- urla mio padre dal piano di sotto.

Con moltissima calma vado in bagno per una doccia veloce, e poi torno nella mia stanza per decidere che indossare.
Alla fine opto per un paio di skinny neri e una maglia bianca,morbida sui fianchi con le maniche corte; benché l'autunno sia alle porte fa ancora molto caldo qui a Roma.
Passo di nuovo per il bagno e mi trucco per sembrare decente, metto il fondotinta, la matita nera, l'eyeliner e il mascara per far risaltare ancora di più i miei occhi scuri.
Passo la spazzola sui miei capelli biondi e scendo le scale a due a due con lo zaino nero in spalla, infilo le Coverse di corsa, prendo la fetta di pane e nutella preparata da mio padre e mi dirigo alla fermata del pullman.

Quando attacco le cuffie al telefono capisco di essere in anticipo di dieci minuti, quindi mi siedo sulla panchina e metto la riproduzione casuale, la quale mi fa ascoltare No church in the wild di Jay-Z e Kanye West.

Dopo un paio di minuti arriva l'autobus e la mia amica Maddalena non è ancora arrivata.

Proprio mentre sto per salire sul mezzo arriva Maddalena di corsa.
Prendiamo posto vicino.
-qualcuno non ha sentito la sveglia- la sfotto.
Mi alza il terzo dito.
-per tua informazione l'ho sentita la sveglia, solo che l'ho apertamente ignorata-

Arriviamo davanti all'inferno, comunemente chiamato scuola, e scendiamo insieme agl'altri ragazzi che erano con noi sul pullman.
Appena metto il piede a terra, tutti mi fissano; come se non si fossero abituaiti della mia presenza in cinque anni liceo.

Dovete sapere che io e Maddalena facciamo parte di uno dei gruppetti più noti in tutta la scuola, perciò siamo molto popolari.
Il mio fidanzato Alessandro ne è una specie di capo e il suo migliore amico Filippo è il suo fedele braccio destro.

L'altro gruppo popolare è 'capitanato' da Giulio Elia, meglio noto Sabatello.
Per quel poco che so è uno stronzo, arrogante e puttaniere. Anche se, ammetto che in prima superiore avevo un cottarella per lui, ma nulla di importante. Per carità, bello come l'inferno, con quei suoi capelli ricci e scuri e gli occhi color mogano.
Di quella banda fanno parte Giorgio, o meglio Ferrario, Valerio Apa, Luca Saccone, Mattia Bellegrandi e un harem di galline, con cui non voglio nemmeno sapere quel che fanno; tra di loro la più famosa è Martina ed è gelosissima del suo Giulio, come se lui la calcolasse minimamente.
Puah, illusa!

Ci dirigiamo nella nostra vecchia classe.
Essendo noi le prime arrivate, abbiamo il diritto di prendere posto nella tanto ambita ultima fila.

Poco dopo arriva Filippo e noi ci alziamo per andare a salutarlo con un abbraccio e due baci sulle guance.
-signorine vi trovo in splendida forma-
Mette un braccio attorno alle mie spalle e l'altro sopra alle spalle di Maddalena.

-Bonelli leva subito quel braccio dalla mia fidanzata-
Ed eccolo lì, in tutta la sua bellezza: Alessandro.
Con il suo fisico palestrato da giocatore di rugby, gli occhi azzurri come il mare e i capelli biondo cenere tenuti in una cresta.

-ciao amore- lo saluto prima di avvicinarmi a lui e stampargli un bacio a fior di labbra che, non contento approfondisce.
-cazzo se dovete fare quelle robe andate nello sgabuzzino del bidello- ride Filippo.
-scusami se io sono fidanzata e tu sei single-
-wooo, spento- dice con un certo entusiasmo Maddalena.

Suona la campanella e arrivano in clesse altri alunni di cui non so e non voglio sapere il loro nome, tra cui Ferrario.
Tutti prendono posto ed entra la professoressa di lettere.

-buongiono ragazzi, passate bene le vacanze?-
Si leva un brusio generale dalla classe.
-perfetto...ora vorrei fare...-
-scusi prof. non ho sentito la sveglia- dice con il fiatone Sabatello.
-ti giustifico solo perché è il primo giorno-
Il riccio si va a sedere accanto al suo amico Ferrario.
-stavo dicendo, vorrei fare dei cambiamenti nella vostra disposizione. Iniziamo da... Marchi vieni qui in primo banco-
-la prego prof, non faccio confusione, giuro che sono cambiata- la supplico, non voglio andare in primo banco, probabilmente accanto al secchione della classe.
-non discutere-
Sbuffo sonoramente, prendo le mie cose e vado in primo banco. Avrei giurato di sentire Sabatello sghignazzare.
Non ascolto con molta attenzione gli altri spostamenti tranne uno.
-Sabatello, vicino a Marchi-
-ma prof...-
-non voglio sentire una parola: il lupo perde il pelo ma non il vizio-
Sbuffa anche lui e si siede sulla sedia accanto alla mia.

La professoressa spiega il programma dell'anno assicurandoci di non iniziarlo prima della fine di questa settimana.
****
Finalmente questa giornata è finita.
Io e il riccio non abbiamo spiccicato parola in tutto il giorno.
Meglio, non avrei sopportato le sue frecciatine.

Chiudo la porta di casa alle mie spalle.
-Papà!- urlo.
Nessuna risposta.
-papà!-
Ancora nulla.

Capisco di essere sola in casa.
Forse mio padre sta lavorando, è un avvocato molto conosciuto in Italia e molto spesso deve restare in ufficio fino a tardi.

Per pranzo mi preparo un panino con il prosciutto.
Poi salgo in camera mia, prendo il computer portatile da sopra la scrivania, mi corico sul letto con il computer sulle cosce.
Metto una delle mie serie tv preferite: Scream Queens.

La solita suoneria dell'iphone mi desta dallo leggero stato di trance in cui ero.
-pronto?-
-ciao tesoro, come stai?- dice mia madre con il suo accento russo misto ad italiano.
-io bene, tu mamma come stai?-
-non mi lamento-
-cosa volevi dirmi?-
-oh giusto, Fernando ha trovato la tua piastra per i capelli, ti sei dimenticata di prenderla la settimana scorsa-
-oh, ecco dov'era finita. Per fortuna ne ho una seconda, spediscimi l'altra per posta-
-sarà fatto, ora devo andare-
Ci salutiamo e riattacco.

Mia madre e mio padre hanno divorziato circa quattordici anni fa, quindi io ho a malapena il ricordo di una famiglia felice. Ma sono comunque contenta del rapporto 'd'amicizia'che hanno sviluppato in questi anni.
Mamma dopo il divorzio pensava di tornare a Stalingrado, in Russia ma, circa due anni fa a Venezia conobbe Fernando con cui è fidanzata, un tipo a posto ma estremamente noioso.
Invece, ogni tanto, salta fuori una nuova fidanzata di papà, una peggio dell'altra. Tutte più attaccate al suo portafoglio che al suo cuore.

Dopo quattro episodi di Scream Queens, si sono fatte le cinque del pomeriggio: tra mezz'ora ho l'allenamento.
Pratico ginnastica artistica da quando avevo sei anni, sono arrivata perfino a partecipare a delle competizioni regionali, come quella che dovrò affrontare tra tre settimane e per la quale mi sto allenando da fine agosto.

Prendo la sacca da sotto il letto e corro alla fermata dell'autobus.

So che volevate un'altra mia ff, quindi sono tornata.
Vi avverto in questa, a differenza delle altre mie storie, saranno più frequenti le scene di sesso.

Certe sensazione trapassano il cuore. -LowLowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora