Cap. 22⭐️

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Elena's POV
Sono seduta sul pavimento del bagno a piangere come una fontana, so che non dovrei ma ormai Giulio è ritornato ad essere un tassello fondamentale nella mia vita, con lui nella mia vita non gira più attorno a Camilla soltanto, sento di aver trovato l'amore; ma senza di lui è come se il mondo mi fosse collassato addosso ed io non avessi la forza si reggere tutti questo.

Per quattro anni sono stata la sua ancora, per quattro anni, ogni notte piangevo e mi davo della vigliacca perché non sono mai riuscita a dare la vita perfetta a mia figlia, la stessa che sognavo io fin da quando ne ho memoria; ora, con Giulio, pensavo che la mia croce, la mia sofferenza fosse terminata ma mi sono resa conto che non è così, la mia sofferenza non è terminata e so che dovrei soffrire ancora per molto.

Ero più che sicura che la notizia di essere incinta avrebbe causato una brutta reazione da parte di Giulio ma mai così esagerata, mai avrei pensato che riuscisse ad abbandonarmi in asso, così, dal nulla.

Basta piangersi addosso Elena, non fanno bene al bambino trattino bambina tutto questo stress e tutta quest'ansia.

Mi alzo dal pavimento freddo del bagno e mi specchio, dio ho il trucco colato fino alla mascella e alcune righe nere anche sul collo, dio quanto ho piango?

Tolgo completamente il trucco e levo questi scomodo jeans per mettermi una tuta di Giulio, per sentirlo vicino.
Profuma di lui, quel misto di erba, fumo di sigaretta e profumo di Giulio, quella fragranza ineguagliabile e buonissima.

Mi siedo sul divano, Camilla è in camera sua a giocare con le bambole, le voglio un bene infinito e so che certe cose farebbe meglio a non vederle, al contrario di me, per molte notti vedevo mio padre piangere seduto sullo sgabello del pianoforte che suonava mia madre e io mi sedevo lì con lui e lo consolavo, per essere una bambina ero davvero brava a far smettere di piangere la gente.

Accendo la televisione e cerco di concentrarmi su di essa, su un programma demenziale, ma non ci riesco, sono troppo preoccupata per Giulio.
Se gli fosse successo qualcosa?
Se fosse con una troia?
Se fosse quella dell'altra volta?
Dio, quanto troia era, e poi con che coraggio si era presentata qui a casa mia.

Sbuffo e cerco di non strapparmi i capelli dalla disperazione.
Sento le lacrime bagnarmi le guance, di nuovo, non può essere, ho la forza d'animo di un morto. [N/A: LOL😂]

Improvvisamente la porta si apre e rivela dietro di sè Giulio.
Asciugo immediatamente le lacrime dalle guance, non deve vedere che sto piangendo per lui.

Vorrei corregli incontro, abbracciarlo e dirgli che va tutto bene, non mi importa della sua scenata e che lo amo.
Ma so che devo resistergli, devo fargli capire che ha sbagliato e l'unica soluzione è l'indifferenza verso di lui.

Me ne sto seduta sul divano, con le ginocchia al petto, a fissarlo con uno sguardo contrariato.
Non dice nulla, spero che sappia di aver sbagliato e non dice nulla per questo.

-papà!- urla Camilla mentre corre proveniente dalla sua camera e lo abbraccia.
-Camilla non urlare- la rimprovero.
-scusa mammina- dice contro le gambe del riccio.
Giulio si inginocchia e dà qualcosa in mano alla piccola Cami.
-dai questo alla mamma- le sussurra all'orecchio ma abbastanza forte da poterlo sentire anche io.

Camilla mi porge un pacchetto rosa con un fiocchetto piccolino argento e mi incita ad aprirlo, lei adora le sorprese, al contrario di me che preferisco avere tutto sotto controllo.

-tesoro, va' in camera tua; io e papà dobbiamo parlare di una cosa seria-
Sbuffa teatralmente ma fa come le ho detto.

Rimaniamo solo io e Giulio, che è in silenzio da quando è rientrato.
-dovresti aprirlo in pacchetto- sussurra indicando con un'occhiata verso il pacchetto rosa.
-pensi che con un regalo tu possa essere perdonato, così?- schiocco le dita per rendere l'idea della velocità con cui lo dovrei perdonare.
-non è per farmi perdonare, so che per quello ci vorrà molto tempo-
-apri la scatoletta- continua.
Alzo gli occhi al cielo e faccio come mi dice.
Dentro c'è un anello. Deve aver speso una fortuna, è stupendo.

-e quindi?-
Ritorno con lo sguardo su Giulio e noto che è in ginocchio.
-si può sapere che stai a fa' sulle ginocchia?-
-saresti disponibile a passare il resto della nostra vita assieme?-
So cosa intende ma voglio farglielo dire dire e devo combattere contro la voglia di saltargli addosso e riempirlo di baci.
-eh?-
Fa una lunga pausa di silenzio.
-daje sai che non sono bravo con le parole... vorresti diventare mia moglie?- diventa rossissimo in viso per l'imbarazzo.
-non lo stai dicendo solo perché sono incinta ed hai già una figlia, vero?- lo guardo torva.
-secondo te?- domanda ovvio.
-secondo me sì-
Lo vedo lanciarmi uno sguardo carico d'odio.
-invece no, sennò me ne sarei andato molto tempo fa e soprattutto perché io ti amo principessina-
Ridacchio per il modo in cui mi ha chiamato.
-sai a Camilla potrà anche piacere questo soprannome ma io non riesco a sopportarlo: è così fastidioso-
Giulio mi guarda e sembra che aspetti una risposta.
-comunque sì, voglio passare il resto della mia vita con te e tutte quelle altre cose sdolcinate-
Infilo l'anello, calza alla perfezione.

Mi avvicino a lui e lo bacio.
-sei bellissima con i miei vestiti- sorride.
Mi bacia di nuovo.
-ti amo e non vedo l'ora di rubarti tutte le felpe-
Lo bacio a stampo e lui non contento riesce ad infilare la lingua nella mia bocca e finalmente le nostre lingue danzano.
-ah, quasi dimenticavo, se mai ti dovesse passare per la mente di fare l'enorme cazzata di andartene di casa, al ritorno potresti trovare le tue valigie sullo zerbino- dico con un sorriso più che finto.
-promesso, ti avviserò se devo uscire-
Mi bacia di nuovo.

Non riesco ad abituarmi ai suoi baci, ogni volta scopro un emozione diversa dall'altra.

-blah! Che schifo!-
Ci stacchiamo e Camilla ci guarda sconcertata.
-uhh principessa, io amo la tua regina, lasciamelo dimostrare-
-avevi detto che ero il tuo unico amore- protesta la piccolina.
-cos'è questa cosa?- domando a Giulio con un finto sguardo di rimprovero.
-okay, giuro che la prossima volta sto zitto- alza le mani in segno di resa e sorride sinceramente.

Certe sensazione trapassano il cuore. -LowLowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora