Cap. 19🐙

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Giulio's POV
Mi sto preparando la 'valigia' che in realtà è un borsone da palestra ma sonl dettagli.
È ancora difficile da dire che sto per passare un weekend con mia figlia, non posso ancora crederci, mia figlia cazzo!

Ricapitolando tutto: un po' di vestiti lì ho, le cose della doccia le ho messe, il pigiama c'è e l'erba pure.

Guardo l'ora, okay sono in perfetto orario per andare a casa di Elena.
Prendo un taxi e arrivo a casa della bionda.

Trovo una vecchietta più bassa di me, [N/A: miracolo, qualcuno più basso di lui] mi sorride.
-buongiorno giovanotto-
-buongiorno signora-
-aspetta ti ho già visto, tu sei il fidanzato di quella giovane e bella ragazza con una figlia, sì ho proprio ragione: vi ho visti insieme l'altro giorno-

Fidanzato? Sembriamo fidanzati?
Non  sono ancora pronto per amare incondizionatamente qualcuno. Ho sempre avuto moltissima paura ad esternare le mie emozioni, è una cosa che ho sempre avuto paura di fare perché ho capito fin da piccolo che quando ci si affeziona ad una cosa, essa sparisce in un attimo.
Grazie alla musica, al rap, mi sono distaccato parecchio da tutto e tutti cercando di non affezionarmi a nulla e per qualche anno ci sono riuscito ma all'improvviso è arrivata Elena con Camilla a scombussolarmi i piani e a distruggere le barriere che mi ero creato.

-no signora, non siamo fidanzati-
-oh che gaffe, mi dispiace-
-non si preoccupi- sorrido.

Entriamo insieme nel condominio e saliamo le scale.
-è stato un piacere signora- dico quando sono arrivato difronte alla porta di Elena.
-anche per me, ciao ragazzo- continua a salire le scale.

Busso alla porta, la quale si apre subito dopo rivelando dietro la bionda.
-ciao- la saluto.
-ciao Giulio- mi bacia a stampo.
-Camilla sta abbastanza bene, se le si alza di nuovo la febbre tu chiamami. Chiamami se succede qualsiasi cosa, non esitare a farlo, okay?-
-ti chiameremo ogni sera, sei felice?-
-va bene. Ora devo proprio andare all'aeroporto. Ci vediamo domenica sera-
Mi lascia un bacio sulla guancia.

-Giulio!- sento urlare da dietro.
-ehy principessina- le accarezzo i capelli.
-che facciamo? Che facciamo?-
-giochiamo con le bambole?- continua.
-va bene principessa-

Mi trascina per la mano fino alla sua stanza, ommioddio è tutta così rosa ed è piena di bambole e unicorni.

Ci sediamo sul pavimento e mi passa Ken ed iniziamo a giocare. [N/A: ve lo immaginate un Sabatello, del tipo 'sono il male', 'faccio brutto a tutti', giocare con le Barbie? 😂Adoro troppo]

***

È domenica e tra un po', una decina di ore, dovrebbe tornare Elena.
In questi giorni ho pensato davvero tanto alla mia situazione con lei.
Da un lato mi sento perdutamente innamorato della bionda e sono pronto a riversare tutto il mio amore su di lei e su Camilla ma dall'altro io non posso innamorarmi, non devo e ho paura di fare addirittura il primo passo.

Mi è appena arrivato un messaggio, il numero non è salvato ma so benissimo a chi appartiene.
È Federica, una delle mie 'amiche', se capite quello che intendo.
Da Federica:
Mi manchi, ti voglio.

Potrebbe essere la mia occasione di dimostrare a me stesso che io non amo Elena.

A Federica:
Questo pomeriggio, vieni a questo indirizzo (allegata posizione)

Da Federica:
Mh, non vedo l'ora, piccolo

Quanto odio questo soprannome, però lei continua a chiamarmi così.
Visualizzo e non rispondo.

Certe sensazione trapassano il cuore. -LowLowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora