Cap.10❄️

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Giulio's POV
Di controvoglia mi alzo da letto, ovviamente spostando la bionda; ormai abbiamo iniziato a dormire insieme anche se non facciamo nulla, ma non è il caso di ieri sera. Ci abbiamo dato dentro.

Mi dirigo al bagno dove mi faccio una veloce doccia e quando torna in stanza non trovo più la ragazza che dormiva sul letto.

Guardo con riluttanza il completo nero.
Non ci penso nemmeno ad indossare la cravatta.
A malincuore lo indosso.

Scendo le scale, sono in salotto, rispondo a qualche messaggio mentre cammino avanti ed indietro.

Alla mia destra vedo qualcosa muoversi, mi giro e vedo la Marchi scendere le scale.
Oh cazzo, è stupenda in quel vestito.

Se non fosse fidanzata non mi farei problemi a scoparmela, ma ieri notte dopo averlo fatto mi ha costretto a prometterle che non avremo mai più fattl sesso insieme; ovviamente subito dopo me ne sono pentito, insomma ci sapeva fare.

-sei bellissima-
Arrossisce e balbetta un 'grazie'.
Finisce la rampa di scale e si avvicina a me e subito vengo invaso dal suo profumo.
Solo ora noto la nostra differenza d'altezza. Sono basso ma almeno con lei posso sentirmi alto, forse oggi indossa dei trampoli non troppo alti.
-ti ricordavo più alta coi tacchi-
Alza di poco la gonna del vestito e mi mostra che non ha i tacchi bensì le Converse bianche.
-però shhh, tu non hai visto nulla- ridacchia.

Torno su e prendo un costume mio e uno di mia madre, li metto in una borsa.
Se il ricevimento sarà noioso farò una sorpresa alla bionda.
***
Mi accomodo
La musica inizia e la Marchi percorre tutta la navata centrale con un mazzolino di fiori in mano.
È rossissima in viso, il che la fa sembrare ancora più piccola e dolce di quelll che già è.

-è bellissima- sussurra il padre con gli occhi lucidi.
Sorrido istintivamente.
Mi è sembrato un buon padre fin da quando l'ho conosciuto; e un po' invidio la Marchi perché lei ha avuto una figura maschile di riferimento nella sua vita, mentre io no.
In realtà, in fondo al cuore, ho sempre invidiato un po' tutti i miei amici per questo motivo.

La cerimonia è molto noiosa ma per fortuna il momento 'puo baciare la sposa' arriva presto.

Dopo ci spostiamo nell hotel dove si svolgerà il ricevimento.

Hanno riservato una saletta solo per noi.
Mi siedo ad un tavolo solo per la 'famiglia' esclusi gli sposi.

Oltre alla bionda non c'è nessuno che conosco, ma ovviamente la Marchi sì.
Non mi sembrano italiani, forse sono i parenti russi.
Sono una signora anziana, un signore della stessa età, un uomo di trentanni e una donna coetanea; continuano a parlare nella loro lingua madre e non capisco nulla.

Parlano e ridono, volgo lo sguardo alla ragazza accanto a me e noto che sta contraendo la mascella a dismisura.
Ad un tratto stringe forte la mia mano, che era appoggiata sulla gamba.
Ommioddio, mi si sta bloccando la circolazione della mano.

Improvvisamente molla la mia mano e corre via; nel mentre i suoi parenti se la ridono.

Mormoro un 'con permesso' anche se dubito che capiscano la mia lingua.

Seguo la bionda fino ad un laghetto circondato da un piccolo bosco.

-ehi tutto okay?- domando mentre lei è girata verso il lago.
-ovvio- risponde alzando le braccia e facendole cadere rumorosamente contro le gambe.
Recepisco del sarcasmo.
-che dicevano?- le domando alludendo a poco fa.
-dicevano che ero la vergogna della famiglia, che non combinerò mai nulla nella vita e che era meglio se non fossi mai nata- si volta verso di me, ha gli occhi lucidi.

Certe sensazione trapassano il cuore. -LowLowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora