Cap. 16☂️

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Allora, è passato un anno da tutto quello che è successo tra Elena e Giulio. Non si sono più visti per tutto questo tempo. Lei è all'università e lui un rapper famoso 🙂
È Natale, bisogna essere più buoni.
¡Feliz Navidad! Happy Xmas! *in tedesco non mi ricordo come si dice ma vvb*

-vieni in discoteca con me?- domanda Maddalena.
-no- rispondo categorica.

Non posso credere di essermi fatta trascinare in questa stupidaggine.
Insomma, non sono mai andata ad una festa in maschera, nemmeno quando avevo diciassette anni, perché iniziare ora.

Indosso uno dei vestiti meno provocanti di Maddalena.
In parole povere è un tubino nero con uno scollo stretto ma profondo tra i due seni.

-trucco leggero- dico alla mia amica.
-ovviamente, ora chiudi gli occhi-
Faccio come mi dice.

Poco dopo riapro gli mi guardo allo specchio.
Alla faccia del trucco leggero.
-ti sembro poco truccata?-
-mi sono lasciata prendere un po' la mano, sei una tela perfetta su cui lavorare- si scusa.

A dirla tutta non è poi così male; gli occhi sono tutto sommato  semplici, solo un filo di eyeliner, tanto saranno coperti dalla maschera, le labbra sono colorate con un rosso fuoco lucidissimo.
***
Da quanto non entravo in discoteca, letteralmente una vita.

-Alessandro dov'è?-
-oh non te l'ho detto? Non poteva venire- dice con un sorrisino.
-tu sei una persona malefica- sibilo tra i denti.
-daje come ai vecchi tempi, io e te da sole per una serata- mi fa lo sguardo da cucciolo.
-e poi secondo me, lui non è il ragazzo giusto per te- continua mentre noi ci sediamo accanto al bancone e ordiniamo da bere.

Non le va a genio il fatto che io sia tornata insieme ad Alessandro, in realtà non le è mai andato a genio nemmeno prima.

La fulmino con lo sguardo.
-da quant'è che ci conosciamo? Diciotto anni?-
-esattamente-
-ecco io ti conosco meglio di chiunque altro e so che lui non va bene per te-

Beviamo un paio di drink e finiamo con l'essere ubriache fradice.

Parliamo del più e del meno finché lei non va in bagno e io mi dirigo in pista per ballare.

In poco tempo mi ritrovo a ballare con un ragazzo, anch'esso con la maschera quindi non lo posso riconoscere o perlomeno descrivere; so solo che ha i capelli scuri.

Forse complice l'alcol inizio a ballare in modo forse un po' troppo provocante con questo Lui, o meglio, contro di lui.

Improvvisamente sento che prendermi per i polsi, da una presa gentile ma decisa.
Mi ritrovo maschera a maschera, ci fissiamo per qualche secondo e giuro di aver visto scintille di eccitazione attraversare in ogni direzione i suoi occhi scuri offuscati dal desiderio.

Si avvicina al mio collo; morde, lecca e lambisce una piccola porzione di pelle tra il collo e la spalla.

Cazzo... gemo di piacere nell'orecchio di 'sto tizio.

Sono troppo ubriaca per volere e per intendere.

Quando smette torturare il mio povero collo, rimane comunque vicino a me e lo sento sussurrare qualcosa al mio orecchio, non capisco nulla a causa della musica troppo alta.

-non pensi sia meglio andare da un altra parte? Mh?- domanda sensuale.
Annuisco, ormai sono completamente accecata dal desiderio.

Certe sensazione trapassano il cuore. -LowLowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora